Infatti le mie perplessità non sono sul materiale (le scocche di F1 sono in carbonio e ci sarà un perchè i piloti si salvano da schianti a 300 km/h) ma sulla capacità di una azienda di bici di saperlo utilizzarlo/progettare correttamente e, non da meno, di saper replicare tale corretta applicazione in una produzione di massa.
Poichè il "verso" delle fibre fa nettamente la differenza io non ce li vedo i nostri amici cinesini a piazzare per benino "... questa pezzuola va così ... quest'altra pezzuola va cosa ... questa come la dovevo mettere ??? ... boh, la metto così ...".
Santacruz il singolo telaio lo possono fare anche antinucleare, non sono sicuro che gli altri n-mila saranno tutti altrettanto di qualità (ribadisco non per fraudolenza ma per oggettiva criticità nella lavorazione "ottimale" e non "casereccia" del materiale da parte dell'omino che stende gli strati).
Contemporaneamente c'è da dire questo. La mia personale maggior preoccupazione sul carbonio era " ... magari sono anche bravi ... magari hanno ottimizzato le fibre per le sollecitazioni caratteristiche di un telaio (come i primi due test) ... ma se io cado (ed io cado
purtroppo) e becco la pietra di mea di traverso sul telaio, non in linea con le sollecitazioni caratteristiche, ecco che lo rompo o peggio lo sfibro senza accorgermene ...". Poi però vedo le immagini di un tipo a tirare mazzate su un blocco di cemento sull'obliquo di taglio e devo dire che tranquillizzano ...