Pratomagno Full-Montain
(cronaca di una Totterata nata in 5 minuti)
è ieri sera (Venerdi) le temperature sono quelli ideali per andare in mountain bike e io sono quasi un mese che non rimonto in sella (dopo la caduta alle Cannicciaie) a parte qualche km su sterro in questa settimana , nulla di più e la voglia di fare una bella pedalata è tanta.
Alluscita del lavoro passo da Francesco, chissà se anche lui è disponibile.
Lui mi dice subito .. ok, ma andiamo in Pratomagno, mi si sgranano gli occhi , hai avuto la mia stessa idea. Mettiamo insieme un programma e domani mattina partiamo .
Siamo andati con lauto sino a Rassina , dove poi abbiamo preso il trenino della LFI che porta in casentino.
Stazione di arrivo: Porrena
Scendiamo le bici e iniziamo a pedalare su asfalto, 2 biker XC ci fanno compagnia per un paio di km, poi li perdiamo , il nostro ritmo è blando.
Passato strada iniziamo a salire sino a Cetica, poi imbuchiamo la strada sterrata che ci porta sino a Bagni di Cetica.
Ammiriamo i primi scorci panoramici , ancora la strada da fare è tanta e la croce è solo un puntolino nellorizzonte
A Bagni di Cetica facciamo la prima sost a a bere la famosa acqua sulfurea (dice che fa bene anche ai reni ), una visitina ai bagni termali (è una parola considerarli tale visto che la temperatura costante dellacqua è 10 gradi) e poi riprendiamo a salire,verso il crinale impedisco a Francesco di leggere il menu del ristorante esposto allesterno, lui già si voleva fermare a pranzare , ma erano ancora le 11,30 e la salita da fare era ancora tanta.
(le terme già famose nel medioevo e alle quali venivano in pellegrinaggio perchè considerate miracolose)
Arrivati al crinale , decidiamo di raggiungere lunico rifugio in zona , il ristorante di secchieta, cosi da allungare 12km il nostro itinerario previsto , ma per un piatto di pasta , si fa questo e altro.
Nel frattempo sono quasi le 2 e velocemente riprendiamo la strada verso la croce.
Decidiamo di evitare lUomo di Sasso , aggiradolo sullo stradone sterrato per non perdere ulteriore tempo prezioso e rincrociamo il sentiero 00 allaltezza della galleria che avrebbe riportato in valdarno.
Adesso la croce è piu vicina, anche la stanchezza comincia a farsi sentire ..
uno sguardo ai crinali alle spalle
a questo punto Fra.ar spende le ultime energie per uno scatto verso la Meta, io lo perdo e mi fermo ad ammirare il panorama, raggiungo la vetta e mi metto proprio sotto alla croce per fare un altro scatto, lui era già dallaltra parte seduto sulla terrazza sopra il Valdarno in meditazione.
10 minuti e ripartiamo..... adesso inizia il bello , dopo 6 ore di salita e pianura , finalmente la discesa .
Percorriamo tutto lo 00 sino ai Prati di Lori, 7km di crinale puro, poi incrociamo il sentiero 38 che ci porta a S.Trinità e infine il bellissimo single Track, in mezza costa con tratti anche esposti e scorci dul Pratomagno a destra . Tratti Tecnici, sali scendi sempre sul tecnico e tratti di discesine inisdiose che ci portano dritti a Capraia , è sentiero CAI32 (non individuabile in tutte le carte)
Poi asfalto sino a Talla e poi di nuovo a Rassina a riprendere le auto.
Birra di rito con gli occhi ancora luccicanti dallemozione quanto è bello il nostro Pratomagno.
Alla fine , uno sguardo al Garmin .. 70km per 1700 metri di dislivello (niente male per riprendere il ritmo giusto)
(cronaca di una Totterata nata in 5 minuti)
è ieri sera (Venerdi) le temperature sono quelli ideali per andare in mountain bike e io sono quasi un mese che non rimonto in sella (dopo la caduta alle Cannicciaie) a parte qualche km su sterro in questa settimana , nulla di più e la voglia di fare una bella pedalata è tanta.
Alluscita del lavoro passo da Francesco, chissà se anche lui è disponibile.
Lui mi dice subito .. ok, ma andiamo in Pratomagno, mi si sgranano gli occhi , hai avuto la mia stessa idea. Mettiamo insieme un programma e domani mattina partiamo .
Siamo andati con lauto sino a Rassina , dove poi abbiamo preso il trenino della LFI che porta in casentino.
Stazione di arrivo: Porrena
Scendiamo le bici e iniziamo a pedalare su asfalto, 2 biker XC ci fanno compagnia per un paio di km, poi li perdiamo , il nostro ritmo è blando.
Passato strada iniziamo a salire sino a Cetica, poi imbuchiamo la strada sterrata che ci porta sino a Bagni di Cetica.
Ammiriamo i primi scorci panoramici , ancora la strada da fare è tanta e la croce è solo un puntolino nellorizzonte
A Bagni di Cetica facciamo la prima sost a a bere la famosa acqua sulfurea (dice che fa bene anche ai reni ), una visitina ai bagni termali (è una parola considerarli tale visto che la temperatura costante dellacqua è 10 gradi) e poi riprendiamo a salire,verso il crinale impedisco a Francesco di leggere il menu del ristorante esposto allesterno, lui già si voleva fermare a pranzare , ma erano ancora le 11,30 e la salita da fare era ancora tanta.
(le terme già famose nel medioevo e alle quali venivano in pellegrinaggio perchè considerate miracolose)
Arrivati al crinale , decidiamo di raggiungere lunico rifugio in zona , il ristorante di secchieta, cosi da allungare 12km il nostro itinerario previsto , ma per un piatto di pasta , si fa questo e altro.
Nel frattempo sono quasi le 2 e velocemente riprendiamo la strada verso la croce.
Decidiamo di evitare lUomo di Sasso , aggiradolo sullo stradone sterrato per non perdere ulteriore tempo prezioso e rincrociamo il sentiero 00 allaltezza della galleria che avrebbe riportato in valdarno.
Adesso la croce è piu vicina, anche la stanchezza comincia a farsi sentire ..
uno sguardo ai crinali alle spalle
a questo punto Fra.ar spende le ultime energie per uno scatto verso la Meta, io lo perdo e mi fermo ad ammirare il panorama, raggiungo la vetta e mi metto proprio sotto alla croce per fare un altro scatto, lui era già dallaltra parte seduto sulla terrazza sopra il Valdarno in meditazione.
10 minuti e ripartiamo..... adesso inizia il bello , dopo 6 ore di salita e pianura , finalmente la discesa .
Percorriamo tutto lo 00 sino ai Prati di Lori, 7km di crinale puro, poi incrociamo il sentiero 38 che ci porta a S.Trinità e infine il bellissimo single Track, in mezza costa con tratti anche esposti e scorci dul Pratomagno a destra . Tratti Tecnici, sali scendi sempre sul tecnico e tratti di discesine inisdiose che ci portano dritti a Capraia , è sentiero CAI32 (non individuabile in tutte le carte)
Poi asfalto sino a Talla e poi di nuovo a Rassina a riprendere le auto.
Birra di rito con gli occhi ancora luccicanti dallemozione quanto è bello il nostro Pratomagno.
Alla fine , uno sguardo al Garmin .. 70km per 1700 metri di dislivello (niente male per riprendere il ritmo giusto)