ok, noleggiamo un elicottero
Per chi vuole uscire Sabato mattina, mi hanno contattato Paola e Gino che vorrebbero venire a fare il giro del catillo.
Magara..........domani mattina che fai, io faccio un giretto dalle parti di guidonia......
ok, noleggiamo un elicottero
Per chi vuole uscire Sabato mattina, mi hanno contattato Paola e Gino che vorrebbero venire a fare il giro del catillo.
Magara..........domani mattina che fai, io faccio un giretto dalle parti di guidonia......
concordo, come tutte le discese particolarmente tecniche, la prima volta è dura.. ma poi diventa una sfida, e come tutte le sfide, si cerca sempre di vincerlaTornando alla Scarpellata, poichè la faccio almeno 3/4 volte durante l'anno, posso dirvi con assoluta certezza che cambia continuamente.
Il motivo è evidentemente da individuare nelle caratteristiche del territorio, caratterizzato da una quantità infinita di pietre le cui dimensioni sono tali da poter essere spostate dagli agenti atmosferici. Di conseguenza, durante l'inverno, la neve e la pioggia trascinano le pietre lungo il sentiero, rendendolo particolarmente difficile per gli amanti della MTB.
In primavera, nonostante i divieti, qualcuno fa pulizia e libera il sentiero da sassi e rami. Ecco quindi che il sentiero diventa meno insidioso.
Tornando alla discesa, per quelli che sono i miei limiti, la prima parte (quella appena superato il grosso albero con ramo trasversale) è difficile, e a rischio impuntata. Però, una volta entratti nell'imbocco da cui inizia il sentiero "aperto" (quello con vista a valle), diventa bellissimo e sfidante. Anche qui la prima parte è più difficile, ma comunque fattibile, magari aiutandosi in qualche punto con il piede, poi è pura goduria.
Come ho avuto modo di dire più volte, la prima volta che affrontai la Scarpellata, fu un tormendo: credo di aver fatto in sella non più del 5/10% del percorso. Il bello è proprio tornarci e cercare di fare sempre qualcosa in più in sella.
Ora è una delle discese che più amo.
concordo, come tutte le discese particolarmente tecniche, la prima volta è dura.. ma poi diventa una sfida, e come tutte le sfide, si cerca sempre di vincerle
Anche io la vorrei rifare, ma evitando il più possibile lo spingismo per arrivare in cima
domattina lavoro
Allora ci stai eventualmente per sabato mattina?
domattina lavoro
Allora ci stai eventualmente per sabato mattina?
Cosa proponete per sabato mattina???
Catillo AM e a seguire per contorno un sacco di risate
domattina lavoro
Allora ci stai eventualmente per sabato mattina?
Salita da stazzano?? Io sto ad antidolorifici causa colpo della strega ma se mi rimetto vengo anche io
S
Stazzano!? Ma non centra nulla stazzano
Il catillo si fa partendo da la botte, poi si passa marcellina, San polo tivoli e di nuovo la botte
Non sto parlando di lastricare o fare una gettata di cemento sulla Scarpellata ma di dare una sistemata in modo che sia piu fruibile e divertente per tutti. Sia per chi è bravo che per chi lo è meno, perchè ritengo sia piu giusto che tutti ne possano usufruire in sicurezza.
In primavera voglio organizzare un bel giro enduro in Abruzzo, (1ora di macchina da Roma) spero che sarai dei nostriTornando alla Scarpellata, poichè la faccio almeno 3/4 volte durante l'anno, posso dirvi con assoluta certezza che cambia continuamente.
Il motivo è evidentemente da individuare nelle caratteristiche del territorio, caratterizzato da una quantità infinita di pietre le cui dimensioni sono tali da poter essere spostate dagli agenti atmosferici. Di conseguenza, durante l'inverno, la neve e la pioggia trascinano le pietre lungo il sentiero, rendendolo particolarmente difficile per gli amanti della MTB.
In primavera, nonostante i divieti, qualcuno fa pulizia e libera il sentiero da sassi e rami. Ecco quindi che il sentiero diventa meno insidioso.
Tornando alla discesa, per quelli che sono i miei limiti, la prima parte (quella appena superato il grosso albero con ramo trasversale) è difficile, e a rischio impuntata. Però, una volta entratti nell'imbocco da cui inizia il sentiero "aperto" (quello con vista a valle), diventa bellissimo e sfidante. Anche qui la prima parte è più difficile, ma comunque fattibile, magari aiutandosi in qualche punto con il piede, poi è pura goduria.
Come ho avuto modo di dire più volte, la prima volta che affrontai la Scarpellata, fu un tormendo: credo di aver fatto in sella non più del 5/10% del percorso. Il bello è proprio tornarci e cercare di fare sempre qualcosa in più in sella.
Ora è una delle discese che più amo.
Grazie per la drittaMeno spingismo?
Mmmmmmmmmmmm.....
Diciamo che forse si spinge meno in termini di distanza, ma sicuramente di più in termini di dislivello.
Due le possibilità, ma per entrambe conviene partire da Palombara, arrivare a Stazzano e salire lungo lo sterratone che conduce alla Torretta; si prende il solito breve sentiero roccioso a destra dopo i ramponi cementati e si continua a salire verso la Torretta. Ad un certo punto si raggiunge un trivio e da qui si può scegliere:
1) proseguire per la Torretta e, da qui, continuare verso il vecchio complesso alberghiero abbandonato. Qui c'è un bel tratto molto ripido da fare a spinta tra spuntoni di roccia. Poi comincia un bel sentiero tecnico che porta all'imbocco della Scarpellata che abbiamo fatto insieme.
2) andare dritti, dove si continua a salire ma con pendenze molto più contenute. Sali-scendi vari fino ad un cancelletto di legno che immette nel bosco. Da qui si spinge parecchio e si pedala poco fino al pratone. Il resto è cosa nota.
Ho capito quello che parlavi semplicemente di una pulita ma ho espresso una mia preferenza che poi non vuol dire che i percorsi puliti non mi piacciono
Coloro che fanno manutenzione dei sentieri non possono che esser applauditi.
Preferisco bastonare la biga, che farmi fare il c........fedex il 26 mattina che fai? vieni con noi a fare un po di gamba?
si, intendevo meno spingismo in termini di distanza
Tornando alla Scarpellata, poichè la faccio almeno 3/4 volte durante l'anno, posso dirvi con assoluta certezza che cambia continuamente.
Il motivo è evidentemente da individuare nelle caratteristiche del territorio, caratterizzato da una quantità infinita di pietre le cui dimensioni sono tali da poter essere spostate dagli agenti atmosferici. Di conseguenza, durante l'inverno, la neve e la pioggia trascinano le pietre lungo il sentiero, rendendolo particolarmente difficile per gli amanti della MTB.
In primavera, nonostante i divieti, qualcuno fa pulizia e libera il sentiero da sassi e rami. Ecco quindi che il sentiero diventa meno insidioso.
Tornando alla discesa, per quelli che sono i miei limiti, la prima parte (quella appena superato il grosso albero con ramo trasversale) è difficile, e a rischio impuntata. Però, una volta entratti nell'imbocco da cui inizia il sentiero "aperto" (quello con vista a valle), diventa bellissimo e sfidante. Anche qui la prima parte è più difficile, ma comunque fattibile, magari aiutandosi in qualche punto con il piede, poi è pura goduria.
Come ho avuto modo di dire più volte, la prima volta che affrontai la Scarpellata, fu un tormendo: credo di aver fatto in sella non più del 5/10% del percorso. Il bello è proprio tornarci e cercare di fare sempre qualcosa in più in sella.
Ora è una delle discese che più amo.
Hai presente dove ti sei fermato a fare le foto?
quel passaggio era la prima volta che lo facevo in sella
azzzz dobbiamo cercare di rimanere il più possibile in gruppo quando si fanno questi giri.. anche se con me in salita è difficilec'è una variante che ci evita tutta la vallata di spingismo...però domenica c'era gente che era andata avanti e così nn mi è venuto in mente...è un po più ripida nel tratto iniziale ma si può riuscire a pedalarla