Era la prima volta che vedevo le cascate del Serio. Anzi, la mia prima volta in Val Seriana.
Andarci in bici contro il parere dei local forumendoli, è stato un vero e proprio azzardo e per un motivo o per laltro, dei bikers di bs, non è venuto nessuno. Ogni volta che esco in bici con Top Fuel, bergamasco doc, rimedio sempre delle magre figure. Lui votato al XC più classico (anche se non lo ammette),
zaino da microbo, arriverà si e no a 60 kg compresa la bici. Io pedalatore domenicale, il mio zaino che contiene mezza casa (potrebbe comodamente ospitare anche Top Fuel) il peso della mia bici, in totale si supera il quintale. Arrivo al casello di BG, puntualissimo alle 7.30 e
non cè nessuno
dopo pochi minuti mi chiama Top che ha solo 15 min. di ritardo. Dopo altri quaranta e passa km in direzione Val Seriana, lasciamo le auto in prossimità di Fiumenero. Caffettino veloce al bar e qui la prima sorpresa: scopro che è il compleanno di Top (auguri vecio); torneremo poi nello stesso bar per festeggiare davanti ad una bella birrozza.
In sella! Si parte. Prendiamo una pista ciclabile bellissima, fatta di quel ghiaino chiaro, tenuta benissimo, con qualche passerella in legno in prossimità dei guadi, un aria freschina di montagna, insomma tutte quelle cose che ti fanno esclamare: che bello andare in MTB
In breve raggiungiamo Bondione, paese dal quale parte il sentiero verso le cascate e qui cominciano a vedersi gli scarpinatori che vanno a godersi lo spettacolo. E vero, sono tanti, ma la montagna è talmente grande che cè posto per tutti, senza dover fare code.
Inizia la salita su stradello sterrato ed è da subito veramente dura: pendenza media del 15,8 con tratti che arrivano al 18 per cento (lo dice compeGPS). Parto subito bello carico e allegrotto: salve, ngiorno, come va? Presto lo zaino comincia a farsi pesantissimo
Ma come fate a venir su con la bici? Azz, che fiatone
non riesco nemmeno a rispondere
solo un flebile buon giorno.
Papà papà, guarda che bici, cha i
freni a disco come la moto! Il fondo sembra (è) ancora più dissestato e vorrei avere labilità di evitare anche il più piccolo sasso
Quando incontro un gruppetto di persone a piedi non domando nemmeno permesso e preferisco salire a passo duomo. AVANTI BARTALI!! Mi invita a passarlo uno scarpinatore. Ma proprio adesso che avevo deciso di mollare? E no! Non posso scendere proprio adesso dalla bici
che figura di ----- ci faccio? Al massimo scendo dopo la curva così il mio fans non mi vede
Dopo la curva, la prima sosta; la prima delle quattro (ha tenuto il conto Top Fuel) che mi permetteranno di arrivare in vista delle cascate. Qui cè un punto di ristoro, ci sono lauto e i ragazzi della protezione civile, mi sembra un bel punto per prendere posto e godersi lo spettacolo, ma Top Fuel bello come il sole dice: Saliamo ancora un chilometrino che si vede meglio. Acc... dannaz... malediz
va bene! Finalmente ci siamo e aveva ragione; si vede meglio. Siamo in largo anticipo e mi ascolto pure un pezzo del concerto dei ciellini saliti con le chitarre. Suona la sirena; tra cinque minuti apriranno le cascate e tutti cominciano a puntare le macchine fotografiche per cogliere lattimo. Dopo cinque minuti esatti ecco lacqua accolta da un fragoroso applauso dei presenti. Lo spettacolo è piacevolmente impressionante da vedersi! Altrettanto impressionante è il suono delle cascate: un rumblemumble grave, forte e continuo, che si diffonde per tutta la vallata. Avremmo voluto salire al rifugio Curò, ma non me la sono sentita. Il fondo e la pendenza sarebbero ulteriormente peggiorati e mi sa che lavrei fatta quasi tutta a piedi, ma tanto ci si torna (anche a cascate chiuse).
Iniziamo a scendere e non si risparmiano i freni, cè tanta gente a piedi, ma poco dopo ecco la sorpresona. Deviamo a dx verso il ponte medioevale su un bel single track e i pedoni sono già molti di meno. Poco dopo il ponte, un ulteriore deviazione su un sentiero STUPENDO, a tratti molto tecnico e reso ancora più ostico dal bagnato. Qui i pedoni sono rari e se nella salita il limite erano le gambe e il fiato, qui sono il pelo e il manico. Tornantini stretti, rocce bagnate, radici affioranti, un vero parco giochi naturale che ci porterà fino a Sambughera. Qui ho baciato i Fat Albert da 2,35. Un veloce passaggio su asfalto per raggiungere nuovamente Bondione. Credevo che avremmo ripreso la pista ciclabile per tornare a Fiumenero. Invece no! Altro bel single track immerso nel verde che passa sopra la ciclabile, anche questo molto divertente ma da pedalare, fondo compatto con andamento tipo montagne russe e una cifra di guadi e guadini da fare.
Rieccoci al bar della partenza (ogni punto di partenza che si rispetti ha un bar) a festeggiare il compleanno del mitico Top Fuel. Senti Top: tanto lo so che vieni qui sul forum a lurkare, quando inizi a postare??
![Icon Wink ;-) ;-)](/styles/uix/xenforo/smilies1/icon_wink.gif)
Grazie della magnifica giornata.
Alla prossima
Milzo