Bici più costosa = bici migliore?

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rob.cri

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Mòlle;5341193 ha scritto:
direi che si stanno riscattando alla grande invece, senza contare che la tua affermazione mi lascia perplesso. Vorresti forse dire che se fossero state assemblate in Italia (a parità di progetto e materiali) avrebbero funzionato meglio? Se il progetto è sbagliato poco può farci il povero Wong.
si stanno riscattando, ma a caro prezzo si sono dovuti fare assorbire da un gruppo americano la tenneco, ricominciare da zero.
ma a quanto ho sentito non era il progetto a non funzionare ma l'assemblaggio.
 

cencio

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Discussione sterile e conoscendo entrambi ( Rob e Marco )da finire davanti ad un bel boccale di birra che metterebbe daccordo entrambi... Sono sicuro che Rob abbia aperto il topic senza fini polemici e le sue intenzioni (benchè il suo approccio fin troppo diretto possa irritare chi non lo conosce) sono sicuramente sincere. A mio parere se si dà un approccio
esclusivamente razionale , le tesi di Rob.Cri hanno le fondamenta sulla sabbia.
Per fortuna oltre la ragione esiste anche il cuore e il bello è anche che ciascuno di noi la interpreta a suo modo : ci si emoziona davanti ad un bel tramonto , ad un quadro oppure a leggere una poesia e perchè nò davanti ad un bel manufatto pensando al lavoro che ci può essere dietro , a colui che lo ha fabbricato e a tante altre cose , che magari non rispecchiano la realtà ....Ma questo cosa conta ? Se si hanno le possibilità ognuno è libero di spendere i propri soldi come vuole e credere che le abilità artigianali di qualcuno siano superiori a quelle di un altro.
Personalmente io cerco , con il filtro di un minimo di raziocinio , di avere un approccio emozionale a tutto quello che faccio . Ciò che ci spinge è la passione e anche un oggetto deve piacere per una qualsiasi ragione.
Odio le marche ma mi piace riconoscere quando una cosa è fatta bene e con professionalità . Per quanto riguarda gli artigiani , probabilmente nel campo delle bici ne sono rimasti ben pochi per i quali convenga spendere di più ma comunque ci sono. A mio modesto parere , un telaio da corsa
saldato da un maestro artigiano italiano tipo Masi , Colnago , Pegoretti , fatto su misura ha un valore nettamente superiore come oggetto in se di un top di gamma Trek , giant o Specialized, magari tecnologicamente superiori , ma questo è solo un mio parere personale.
 

Mòlle

Biker imperialis
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che te frega
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Discussione sterile e conoscendo entrambi ( Rob e Marco )da finire davanti ad un bel boccale di birra che metterebbe daccordo entrambi... Sono sicuro che Rob abbia aperto il topic senza fini polemici e le sue intenzioni (benchè il suo approccio fin troppo diretto possa irritare chi non lo conosce) sono sicuramente sincere. A mio parere se si dà un approccio
esclusivamente razionale , le tesi di Rob.Cri hanno le fondamenta sulla sabbia.
Per fortuna oltre la ragione esiste anche il cuore e il bello è anche che ciascuno di noi la interpreta a suo modo : ci si emoziona davanti ad un bel tramonto , ad un quadro oppure a leggere una poesia e perchè nò davanti ad un bel manufatto pensando al lavoro che ci può essere dietro , a colui che lo ha fabbricato e a tante altre cose , che magari non rispecchiano la realtà ....Ma questo cosa conta ? Se si hanno le possibilità ognuno è libero di spendere i propri soldi come vuole e credere che le abilità artigianali di qualcuno siano superiori a quelle di un altro.
Personalmente io cerco , con il filtro di un minimo di raziocinio , di avere un approccio emozionale a tutto quello che faccio . Ciò che ci spinge è la passione e anche un oggetto deve piacere per una qualsiasi ragione.
Odio le marche ma mi piace riconoscere quando una cosa è fatta bene e con professionalità . Per quanto riguarda gli artigiani , probabilmente nel campo delle bici ne sono rimasti ben pochi per i quali convenga spendere di più ma comunque ci sono. A mio modesto parere , un telaio da corsa
saldato da un maestro artigiano italiano tipo Masi , Colnago , Pegoretti , fatto su misura ha un valore nettamente superiore come oggetto in se di un top di gamma Trek , giant o Specialized, magari tecnologicamente superiori , ma questo è solo un mio parere personale.


effettivamente dispiace un pò la piega che ha preso la conversazione, Rob.cri non è sicuramente una cattiva persona, magari ha il suo modo personalissimo di esprimersi... Beh speriamo che dopo un periodo di meditazione possano chiarirsi, magari in via privata, per poterci poi un giorno ridere sù davanti a una buona birra.
 
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Ser pecora

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saldato da un maestro artigiano italiano tipo Masi , Colnago , Pegoretti , fatto su misura ha un valore nettamente superiore come oggetto in se di un top di gamma Trek , giant o Specialized, magari tecnologicamente superiori , ma questo è solo un mio parere personale.

Si, pero' anche qui senza un minimo di razionalità si perdono di vista proprio i contenuti imho.

Che Colnago sia "artigiano" quanto Pegoretti non saprei mica...uno fa milioni di fatturato all'anno l'altro un migliaio di telai se va bene nello stesso periodo.

E' proprio per questo che secondo me bisogna valutare bene caso per caso ed intendersi su cosa si intenda per "artigiano".
Perchè un telaio top di gamma monoscocca da 3000eu di Colnago è fatto a Taiwan nello stesso capannone di altri.
E' solo la scritta sull'obliquo che fa accendere la passione?

E con questo non sto dicendo che uno sia superiore o inferiore.
Non sempre "artigiano" vuol dire migliore, in particolare se il prodotto è sofisticato.
Che poi un Pegoretti abbia più "fascino" di un Giant ci sta (almeno per me).

Ma visto che il titolo del topic è "più costoso = migliore?" Io direi che è meglio valutare ogni prodotto per quello che è.

E non solo in base al "nome". Perchè secondo me di bici costose che non valgono quello che costano ce ne sono in giro.
Se poi uno lo sa e la vuole lo stesso perchè il suo sogno è sempre stato quello di possedere una Xyz per carità...

ps
il mio discorso è in generale, non contro Ellsworth (ne ho pure una) come forse potrebbe apparire a qualcuno.
 

cencio

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Si, pero' anche qui senza un minimo di razionalità si perdono di vista proprio i contenuti imho.

Che Colnago sia "artigiano" quanto Pegoretti non saprei mica...uno fa milioni di fatturato all'anno l'altro un migliaio di telai se va bene nello stesso periodo.

E' proprio per questo che secondo me bisogna valutare bene caso per caso ed intendersi su cosa si intenda per "artigiano".
Perchè un telaio top di gamma monoscocca da 3000eu di Colnago è fatto a Taiwan nello stesso capannone di altri.
E' solo la scritta sull'obliquo che fa accendere la passione?

E con questo non sto dicendo che uno sia superiore o inferiore.
Non sempre "artigiano" vuol dire migliore, in particolare se il prodotto è sofisticato.
Che poi un Pegoretti abbia più "fascino" di un Giant ci sta (almeno per me).

Ma visto che il titolo del topic è "più costoso = migliore?" Io direi che è meglio valutare ogni prodotto per quello che è.

E non solo in base al "nome". Perchè secondo me di bici costose che non valgono quello che costano ce ne sono in giro.
Se poi uno lo sa e la vuole lo stesso perchè il suo sogno è sempre stato quello di possedere una Xyz per carità...

ps
il mio discorso è in generale, non contro Ellsworth (ne ho pure una) come forse potrebbe apparire a qualcuno.



Hai ragione , mi sono espresso male ma quando penso a Colnago o a Masi penso alle produzioni artigianali più genuine cioè fino agli anni 80 e "quelle bici"
ti confesso che mi emozionano molto di più di qualsiasi recente produzione.
 

Ser pecora

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Hai ragione , mi sono espresso male ma quando penso a Colnago o a Masi penso alle produzioni artigianali più genuine cioè fino agli anni 80 e "quelle bici"
ti confesso che mi emozionano molto di più di qualsiasi recente produzione.

Anche a me "emozionano" di più certe bici di altre. Per motivi storici, affettivi (es: ricordi, la bici che mi piaceva anni fa, il tizio famoso di cui ho tanto letto,etc.) pero' poi quando c'è da aprire il portafogli tendo a pormi qualche problema.

Perchè, a meno che uno non collezioni bici, spendere un sacco di soldi in più per avere un mezzo performante tanto quanto se non meno, o difficilmente rivendibile, non mi pare furbo.

E poi per non essere "inchiappettato" da tutte le varie sovrastrutture che si creano quando ci sono in ballo "blasoni" e marchi vari.

Prendo un esempio dalla bdc per non disturbare nessuno: Colnago.
Per molti è uno dei grandi marchi dell'artigianato italiano.
Di fatto è diventato un grande marchio proprio negando l'artigianalità. Facendo grande uso di terzisti (già dagli esordi), "delocalizzando" la produzione fuori dalla fabbrica (in brianza prima, fuori regione poi, e via dicendo) e puntando su un marketing aggressivo fatto di "regali" mirati (le bici ai vari papi) e "joint ventures" più di forma che di sostanza (Ferrari).
Il cav. Colnago lo conosco ed è un genio, ma proprio perchè è un vero industriale con mentalità da imprenditore. tant'è che è cav. del lavoro.
Pero' che i suoi telai siano un grande esempio di artigianalità in senso stretto non direi.
Cosa che non toglie niente alla bontà dei prodotti, sia chiaro.
Pero' lo vedrei in una luce diversa rispetto per l'appunto ad un Pegoretti che si fa le cose da solo (o con qualche aiutante), compresa "la ricerca e sviluppo" che non delega all'ingegnere di turno.

Quindi, io direi che per sapere se una bici costosa è meglio di un'altra basta prenderne due, compararle attentamente (costruzione, soluzioni tecniche, realizzazione) e provandole per bene.

Poi se una emoziona più dell'altra ben venga. Non ho mica niente contro.:-)

Ci sono bici degli anni '90 che mi "emozionano" più di certe bici odierne, ma che di fatto sono dei pateracchi assurdi se comparate :-)
 

cencio

Biker immensus
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Ci sono bici degli anni '90 che mi "emozionano" più di certe bici odierne, ma che di fatto sono dei pateracchi assurdi se comparate :-)

Ti dirò che l'ultima bici che ho acquistato è una Mascagni in acciaio degli anni 70 per fare l'eroica: pagata 200 euro conservata con tutti i suoi pezzi originali.
L'ho completamente smontata per sistemarla : gruppo nuovo record del 1973 comprensivo di pedali e mi sono sorpreso della cura costruttiva dei componenti
Campagnolo dell'epoca per non parlare dell'estetica!! Devo dire che restaurare una bici di qualità prodotta a due passi da dove lavoro ( Mascagni ha saldato telai fino agli anni 80) mi ha dato parecchia soddisfazione e adesso riguardarla
con i suoi adesivi con il simbolo del mio quartiere : il leone di S. Marco e gli adesivi giallo/rossi- Cicli Mascagni-Livorno mi emoziona molto di più che guardare l'ultimo prodotto Giant. Ma siamo ampiamente OT..
Sicuramente in questo caso la bici più costosa non è la migliore.
 

Ser pecora

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Sicuramente in questo caso la bici più costosa non è la migliore.

Beh, dipende. Comparare una bici vintage con una odierna dal punto di vista delle prestazioni è interessante, ma difficile.
In particolare per quanto riguarda la componentistica: come n° di rapporti e soprattutto freni ad es.

Io credo che la questione sia più da intendere per prodotti stessa fascia-stessa epoca.

Senza girarci tanto attorno: la Ellsworth di turno da n-mila euri come va e com'è fatta rispetto la Canyon o la Rose che costa intera come il telaio dell'altra? Questo è il succo della domanda del topic credo.

Al netto di quanto possa o non possa emozionare l'una o l'altra ed i motivi personali per cui uno è disposto cmq a spendere di più.
Che sono sacrosanti o-o
 

albert64

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Senza girarci tanto attorno: la Ellsworth di turno da n-mila euri come va e com'è fatta rispetto la Canyon o la Rose che costa intera come il telaio dell'altra? Questo è il succo della domanda del topic credo.

Al netto di quanto possa o non possa emozionare l'una o l'altra ed i motivi personali per cui uno è disposto cmq a spendere di più.
Che sono sacrosanti o-o
Tra gli aspetti emozionali riguardanti la presunta artigianalità di un prodotto, in questo caso esclusivamente il telaio, a mio avviso la provenienza dello stesso è un fattore da non sottovalutare.
Ti posso portare esempi di cui sono sicuro sarai a conoscenza, di bici ben fatte e funzionali, belle da vedere (almeno ai miei occhi), con lo stesso sistema ammortizzante e che potendo comprerei domani.
Eheheh, strano, non sto parlando di Intense vs. Santacruz, anche se dal 2009 in poi l'esempio calzerebbe ugualmente.
Il bello è che costano praticamente uguali, ma una è costruita in Germania, e (con sovrapprezzo, ma ci sta...) la puoi ordinare personalizzata, l'altra a Taiwan e te la prendi così com'è.

Beh, tra le due, ad occhi chiusi, io prenderei la tedesca Nicolai e non la tedescocinese Liteville.

Non c'è un vero motivo razionale, a meno non si voglia scomodare una certa etica del lavoro che comunque è molto importante, ma un senso di "fiducia tecnologica" verso un prodotto fatto da mani che ai miei occhi sono più "capaci".
 

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Ti dirò che l'ultima bici che ho acquistato è una Mascagni in acciaio degli anni 70 per fare l'eroica: pagata 200 euro conservata con tutti i suoi pezzi originali.
L'ho completamente smontata per sistemarla : gruppo nuovo record del 1973 comprensivo di pedali e mi sono sorpreso della cura costruttiva dei componenti
Campagnolo dell'epoca per non parlare dell'estetica!! Devo dire che restaurare una bici di qualità prodotta a due passi da dove lavoro ( Mascagni ha saldato telai fino agli anni 80) mi ha dato parecchia soddisfazione e adesso riguardarla
con i suoi adesivi con il simbolo del mio quartiere : il leone di S. Marco e gli adesivi giallo/rossi- Cicli Mascagni-Livorno mi emoziona molto di più che guardare l'ultimo prodotto Giant. Ma siamo ampiamente OT..
Sicuramente in questo caso la bici più costosa non è la migliore.


provo un invidia smodata per gli stradisti attempati che ogni tanto si vedono in giro con delle bici anni 70 e 80, mi piacerebbe fare altrettanto fra 20 anni...
 
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Non c'è un vero motivo razionale, a meno non si voglia scomodare una certa etica del lavoro che comunque è molto importante, ma un senso di "fiducia tecnologica" verso un prodotto fatto da mani che ai miei occhi sono più "capaci".


Ogni marchio si crea un'identità proprio per raggiungere un target che si prefigge.
Come in ogni settore ci sono marchi per lo stile elegante, lo snob, il casual, l'aggressivo, il racer, l'uomo che non deve chiedere mai, quello che ama il profumo vero della vita, etc..
Ognuno di noi ci si riconosce in uno dei tanti disponibili e tende al dato prodotto. Questo è "l'illusorio" di cui parlava motobimbo credo. Che conta molto, ma è solo una faccia della medaglia.
L'altra sono i fatti.

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?p=4466438

Questo è un fatto su cui ragionare ad esempio.

Ovviamente non si puo' giudicare un marchio da un singolo fatto, ma il tuo primo pensiero leggendo questo episodio qual'è?
il mio è stato quello di mettere da parte per un attimo almeno le suggestioni legate alla solidità dell'immagine tipica di questo marchio.

Se io dovessi scegliere tra i due marchi da te citati farei quindi una comparazione punto-punto tra due modelli ragionandoci sopra.

Poi non è detto che le suggestioni infine prevalgano o-o
 

albert64

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.........Questo è un fatto su cui ragionare ad esempio.

Ovviamente non si puo' giudicare un marchio da un singolo fatto, ma il tuo primo pensiero leggendo questo episodio qual'è?
il mio è stato quello di mettere da parte per un attimo almeno le suggestioni legate alla solidità dell'immagine tipica di questo marchio.

Se io dovessi scegliere tra i due marchi da te citati farei quindi una comparazione punto-punto tra due modelli ragionandoci sopra.

Poi non è detto che le suggestioni infine prevalgano o-o
Mi chiederei come sia potuto succedere. Ricordo lo scalpore che fece una foto di una Intense 951 spezzata, quando in effetti il biker che l'ha rotta ha cannato un doppio in pieno. Li le foto che spiegavano il fatto c'erano tutte, ma se avesse messo solo quella del telaio rotto........
Poi per carità, magari c'è in giro anche una Liteville con qualche simile problema e non è comparsa sul web.
Credo che non ci sia un oggetto artigianale o industriale che sia che non si possa rompere, e comunque io non mi farei condizionare da un singolo fatto.
Sono entrambi marchi di alta qualità costruttiva per cui io scelgo in base ad una mia.....chiamiamola "paranoia".

Comuque sull'aspetto razionale di un acquisto di qualsivoglia oggetto ti do pienamente ragione, solo che a volte è anche bello lasciarsi trasportare, e magari credere di vedere un'opera d'arte in una saldatura.....senza però cercare di convincere il prossimo.......

o-o
 

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se la scelta della bici fosse qualcosa di razionale pedaleremmo tutti non più di 4 o 5 modelli biciclette.
Invece la scelta della bici NON LO E' AFFATTO....
ci sono panzoni che cambiano bici perchè quella che hanno è troppo pesante

altri che si lamentano che "il carro non funziona bene" quando non hanno mai regolato l'ammo ( e magari manco ci hanno provato)

bikers che sono convinti che l'ultimo modello gli faccia fare il salto di qualità
 
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