Una mezza pazzia.
Questa mattina mi sono svegliato con la voglia di andare in bike (di solito ho altre voglie però...) mi impongo di andare fino a casa in montagna, sopra Camerata, voglio prendere la bussola. Guardo verso le montagne a nord, il tempo è bruttino ma...chi se ne frega, vado ugualmente. Abbigliamento di media pesantezza, pantaloni...corti, guanti...non servono tanto vado su strada.
Parto.
A Paladina qualche goccia comincia a bagnare l'asfalto...avanti...a Sedrina comincia a piovere parecchio, che faccio torno indietro ? Macchè !!! siamo uomini o caporali ?
Sul rettilineo prima di Zogno comincia a venire giù bella tosta ma ormai ho deciso, vado avanti.
A S.Pellegrino comincia a fare pure freddo, specialmente alle mani, c...o perchè non ho portato i guanti ? Le prime gallerie della ciclabile mi sembrano persino calde e accoglienti...S.Giovanni Bianco, il freddo si fa sempre più penetrante, per la prima volta non vedo l'ora di affrontare la salita (4 km e 400 mt di dislivello) che portano a casa, per scaldarmi un po', le mani sono quasi inutillizzabili, non riesco nemmeno più a cambiare, devo farlo con il polso...
Arrivo a casa, prendo la bussola, una giacca pesante, un paio di guanti in pile e pure wind stopper, fantastici, cerco qualcosa da bere che mi riscaldi ma non ho voglia di fare il tè, passerebbe troppo tempo e mi infreddolirei ulteriormente.
C'è una bottiglia di Malvasia dolce, un paio di bicchieri e via, si ritorna...i tornanti a scendere non li vedo nemmeno, sarà la Malvasia ?
Al ritorno per fortuna il tempo migliora ma fatico a liberarmi dagli indumenti pesanti, ho accumulato troppo freddo.
Finalmente arrivo a casa, 81 km e quasi 4 ore, doccia bollente di 15 minuti e un piattone di spaghetti...
Ragazzi la bussola ce l'ho !!!
Pino