in verità è più facile di quel che sembra (e poi se magari non ti vai a stancare sul crocione:). spaventa un pò in quanto il secondo drop non è assolutamente da fare
su quest'ultimo la via di fuga c'è ma forse non vale la pena scappare :)
ciao
di drop ne ho visto solo uno... si vede che l'erosione ha cambiato un po' il terreno da quando siete andati.
Io mi ricordo: arrivando dal traverso con qualche parte esposta, si giunge al tratto franato, dove si vede un tornante a destra malconcio, un tornante a sinistra un po' defilato e un taglio del secondo tornante, con quel murettino da droppare per ricongiungersi al sentiero (che poi fila dritto e liscio fino agli alpeggi).
Al primo tornante a dx ho tagliato alto la contropendenza sdrucciolevole, ho "fatto manovra" sul praticello in piano e son sceso sul ripidino franoso (lì non c'è un drop, o ricordo male?). Subito o girato a sinistra giù per il taglio ghiaioso e mi son trovato davanti il gradone tra i cespugli. Se avessi proseguito oltre al taglio, si poteva fare il tornantino a sinistra, senza difficoltà e arrivare già sotto al muretto, sul sentiero giusto.
Come dice muldox, è un tratto molto soggetto a mutamenti.
Quando c'ero stato a piedi questa primavera avevo pronosticato molti tentativi e una certa difficoltà. Invece domenica scorsa l'ho fatto al primo colpo.
La prox primavera ci torno... chissà come lo troverò
E' proprio bello quel giro. Salire al Galbiga e al Crocione secondo me merita e non portano via tante energie. Il panorama da quelle vette è davvero mozzafiato.
Dal M. Calbiga
Dal M. Crocione
...e le discese così varie, con tratti scorrevolissimi alternati a passagi tecnici (come la libidinosa scalinata sotto S. Martino verso Tremezzo) fanno la gioia di tutti i palati!