I profili dei Grandi Giganti si stagliano lungo l'autostrada del Brennero.
Dormono, di un sonno secolare e antico; sembrano guerrieri seduti in difesa delle montagne che aspettano solo un cenno per alzarsi.
I vigneti sono disseminati lungo i pendii del loro corpo, formando una copertina di color verde smeraldo che brilla di mille luci, quando i raggi del sole penetrano fra i tralci di vite.
Non so cosa mi aspetta. Si è deciso tutto così in fretta.
Il tempo inclemente, ci ha tenuto sospesi fino all'ultimo, però rischiamo e decidiamo di andare sul Catinaccio.
Il punto di ritrovo, Tires, arriva in un battibaleno, nonostante le due e mezzo e più, di auto.
Siamo: io, Vittorio, Seby, Michele (Spa), Stefano (il Lonfo).
Partiamo di gran lena, con un bel cielo limpido e il sole caldo che ci mette di buon umore.
Il profumo della resina mescolato ai colori chiaro-scuro del sottobosco, il ciacolare continuo degli uccellini sui rami, il refrigerio della brezza di montagna e l'acqua che scorre limpida e gelida dalle spaccature della roccia, mi rendono la persona più felice del mondo.
Ogni attimo è vissuto con intensità.
Le salite ripide e tortuose a mezza costa, dove i miei amici riescono ancora a pedalareper qualche tratto.
La pioggia forte che arriva all'improvviso, mentre siamo seduti davanti d un piatto caldo e invitante al Rifugio Vajolet.
I tuoni e i lampi che rimbombano nella vallata, fanno venire davvero la pelle d'oca.
Il sentiero coperto da palate di grandine, che abbiamo evitato per un pelo.
Infatti il temporale si è sfogato girandoci attorno mentre stavamo salendo verso il Passo Principe, liberando poi tutta la sua violenza qualche mezzora prima del nostro passaggio.
E la discesa infinita in una conca straordinaria in mezzo alla neve che si sta sciogliendo.
Il sentiero è completamente coperto da detriti. Rocce rotte, sassi e ghiaie, sono portati continuamente sul sentiero ormai inesistente, in seguito a frane e ai nevai che si sciolgono e rotolano giù ad ogni nostro passo.
Quanta fatica!
Arrivati alle auto alle 19,30, tutti con un sorriso stampato in faccia, da un orecchio all'altro!
Tutto il resto è difficile spiegarlo a parole.
Ora guardo le mie foto e mi accorgo che sono ancora lì................
https://www.flickr.com/photos/lisabike/sets/72157645771790460/