È stato un piacere rivedere i vostri faccioni, la prossima volta spero almeno sia in bici o-o
BdB (Bikers di Brescia) Progetti 2014 - ....................................
- Creatore Discussione Giani79
- Data di inizio
- Stato
E grazie per i caffè.
Ieri alla partenza ho esordito con un "e voi siete venuti fino da Vicenza per un giro sel caxxo"
Invece,dai,naturalmente in zona c'è di meglio,però a "ruote" ferme, devo dire che il tutto non mi è spiaciuto,giro molto particolare,che ha un suo fascino,bei sentierini,faticosi in salita ma divertenti in discesa,bei posti:chiesetta di san rocco a Moerna,i prati di Denai,cima Rest,belli i paesini anche se per motivi di tempo li abbiamo attraversati velocemente,ad avere tempo(le chiesette sono molto belle come posizione).
Dopo tanta fatica(almeno per me) l'arriva a cima rest con successivo spuntino è stato molto appagante,peccato per gli alberi lasciati sul sentiero che ci hanno fatto tribolare non poco,sull'unico tratto non visionato,la discesa finale nella valle di Droanello,poi mi ero dimenticato dei 4/5 su e giu sempre in questa valle che hanno portato il dislivello totale a 1800 mt,però bravissimi tutti e 15 a concludere il giro.
un abbraccio a tutto il variegato guppo i 4 trentini loris-armando-mauro e mirko,i 3 veneti bobo-piervi e michele-i 3 cremonesi oliviero luciano e claudio e i 4 bresciani elena-vito seby e stefano
Ieri alla partenza ho esordito con un "e voi siete venuti fino da Vicenza per un giro sel caxxo"
un abbraccio a tutto il variegato guppo i 4 trentini loris-armando-mauro e mirko,i 3 veneti bobo-piervi e michele-i 3 cremonesi oliviero luciano e claudio e i 4 bresciani elena-vito seby e stefano
Per quanto mi riguarda della mountain bike amo le infinite possibilità, abbiamo visitato una valle e i suoi paesi lontano dai grandi flussi turistici, incontrato persone del posto, mangiato abbondantemente, fatto un pò di parco avventura tra i tronchi tagliati e passato una bella giornata tra amici... insomma c'èra tutto, decisamente non siamo venuti per il caxxo! Grazie Mauro
Grazie anche a Vito ed Elena per la bici!
Giovedì è stata davvero una giornata intensa, piena, ricca, divertente e anche rilassante. Bellissimi i momenti di relax nel prato e il pranzo/merenda in compagnia a Cima Rest.
Conoscevo una parte dei sentieri scelti da Mauro, ma non sono mancate le novità: un percorso in certi punti anche impegnativo, ma sempre appagante. Sono davvero soddisfatto e per questo ringrazio l'ideatore del giro e tutti i partecipanti.
qui le foto che ho scattato
A presto!
foto di gruppo (peccato per quel palo del caxxo)
Conoscevo una parte dei sentieri scelti da Mauro, ma non sono mancate le novità: un percorso in certi punti anche impegnativo, ma sempre appagante. Sono davvero soddisfatto e per questo ringrazio l'ideatore del giro e tutti i partecipanti.
qui le foto che ho scattato
A presto!
foto di gruppo (peccato per quel palo del caxxo)
Bella giornata ed ottima compagnia ...... grazie a tutti i presenti!!Giovedì è stata davvero una giornata intensa, piena, ricca, divertente e anche rilassante. Bellissimi i momenti di relax nel prato e il pranzo/merenda in compagnia a Cima Rest.
Conoscevo una parte dei sentieri scelti da Mauro, ma non sono mancate le novità: un percorso in certi punti anche impegnativo, ma sempre appagante. Sono davvero soddisfatto e per questo ringrazio l'ideatore del giro e tutti i partecipanti.
qui le foto che ho scattato
A presto!
P.S. Perse belle le foto !!
ecco, è inutile che mi esprima nel mio pessimo 'talian quando ha già detto tutto quello che penso Pier...
[album]43054[/album]
grazie mauro per il bel giro, grazie vito per la riparazione, grazie fabry per il cafè, grazie luciano per la birra, grazie claudio per le belle foto e grazie a tutti per l'ottima compagnia o-o... me son straccà per bene che poi ho dormito come un ghiro nel baule dell'alfa
....il giorno dopo tremilzo senzailmilzo, bello bello ma mancava il milzo! 
[album]43054[/album]
grazie mauro per il bel giro, grazie vito per la riparazione, grazie fabry per il cafè, grazie luciano per la birra, grazie claudio per le belle foto e grazie a tutti per l'ottima compagnia o-o... me son straccà per bene che poi ho dormito come un ghiro nel baule dell'alfa
....il giorno dopo tremilzo senzailmilzo, bello bello ma mancava il milzo!
Giovedi primo maggio con Gianfranco vorremmo salire sulla cima di questo monte(1699slm),naturalmente in modalità "esplo fes".
Siamo nei pressi di Storo (ldro lake) 399slm.
Qualcun altro ci fa compagnia?
Eventualmente ritrovo alla Nozza alle ore 8.00 per la colazione,o alle 8,45 a Storo
allego traccia provvisoria
Siamo nei pressi di Storo (ldro lake) 399slm.
Qualcun altro ci fa compagnia?
Eventualmente ritrovo alla Nozza alle ore 8.00 per la colazione,o alle 8,45 a Storo
allego traccia provvisoria
Valvestino, un nome, una leggenda e una favola...e tanti amici bikers che sembravano folletti, gnomi ed elfi sfilare attraverso un'infinità di sentierini nel bosco più o meno fitto e che a tratti si facevano notare ad una civiltà che con le sue antiche tradizioni sembra ormai essersi fermata nel tempo.
Partenza dalla località Molino di Bollone nel fondovalle della Valvestino a monte dell'omonimo lago/diga...siamo in quindici, si avete capito bene, un bel gruppone comandato dal promotore del giro Mauro [MENTION=12823]orma[/MENTION], dai luogotenenti Vittorio [MENTION=12797]cascio[/MENTION], Elena [MENTION=38455]lisabike[/MENTION], Claudio [MENTION=17764]Perse[/MENTION], Stefano [MENTION=12541]Il lonfo[/MENTION] e [MENTION=9101]seby13[/MENTION], i conterranei Luciano [MENTION=50658]nobiluci[/MENTION] e Oliviero, dai veneti Bobo [MENTION=36042]Nomad 42[/MENTION], [MENTION=89628]PierVI[/MENTION] e Michele [MENTION=18869]Spa[/MENTION] e dal gruppone trentino con Loris [MENTION=94795]SID65[/MENTION], Mauro, Armando e Mirco [MENTION=78189]mircofon[/MENTION].
Si inizia subito in salita, leggera a dir la verità, fra ciacole, presentazioni fra bikers nuovi e altri ormai famosi ai forumendoli arriviamo alla prima perla della giornata, Bollone (17 anime).
Da qui il primo sentiero del tour e che sentiero, quello che con un bel traverso
e discesina finale
ci porta nella Val dei Molini...breve risalita fino alla carrozzabile che a sx porterebbe in breve all'abitato di Capovalle.
Il nostro percorso porta però a dx in discesa fino ad intercettare, e chi l'avrebbe mai visto, il primo sentiero explo che Mauro ha scovato qualche giorno prima in esplorazione...il primo tratto è a spinta, anzi si "spalla", ma la seconda parte è un bel percorso filante fino alla seconda "perla" della giornata, Turano (57 abitanti).
E' già tempo per una sosta ristoratrice e allora il gruppone "rompe" le righe e si riversa nell'unico bar del paesino.
La successiva salita è di quelle che si ricordano per diverso tempo, e allora su per un tratto cementato prima,
e poi nei pascoli
sottostanti la terza "perla", il bel paese di Moerna (70 abitanti)
dove sostiamo per la pausa pranzo presso la caratteristica e panoramica chiesetta di S. Rocco.
Prossimo obiettivo il piccolo agglomerato di Persone (quarta "perla") abitato da poche persone (45 anime)
che raggiungiamo con l'altro sentiero explo di Mauro, anche questo bello filante e godibilissimo.
Ormai ci siamo scaldati, il tempo "tiene" e con breve risalita "spallata"
raggiungiamo di filata la quinta "perla" del nostro percorso, l'isolato paesino di Armo (68 abitanti).
La pacchia è finita per il momento, ci aspetta infatti, la salita più lunga del tragitto...quattrocento metri di dislivello non ce li toglie nessuno fin su ai Fienili e ai prati della località Denai attraverso Ponte Franato e la località Vott.
Le forze iniziano a mancare ma riusciamo a scollinare a circa 1200 m di quota in una zona prativa che invita ad una sosta quanto mai opportuna.
A seguire, in breve, ci catapultiamo verso Magasa (140 abitanti)
la sesta "perla" della Valvestino molto caratteristica con le sue viuzze strette e l'abitato più "abitato" della valle.
E' quasi fatta, ci manca l'ultima salita degna di nota della bella giornata,
l'arrivo a Cima Rest dove ci aspetta una bella Pausa con la P maiuscola presso il locale Tavagnù dove a sorpresa
compare il mitico Fabrizio [MENTION=11842]FabryLorenz[/MENTION] che si intrattiene con noi.
Va bene pedalare, spingere e sudare ma adesso è ora di:
Ci aspetta ora una defaticante volata
verso l'ultima "perla", la settima, il minuscolo quanto mai grazioso paesetto di Cadria (solo 5 abitanti) con la sua bella chiesetta di S. Lorenzo.
Il rientro per la Val Droanello (sentiero 52)
sembra ormai uno scherzo e lo scherzo è più scherzoso che mai...qui non si scherza
...le piante abbattute ci "impiantano" e, non senza fatica, pian piano ne veniamo fuori,
oltrepassiamo il tratto ostico e attraverso guadi
e brevi risalite guadagniamo la sterrata piana della valle
che in un battibaleno ci porta al lago di Valvestino e all'arrivo finale di Molino di Bollone per un totale di 43 km e circa 1900 metri (chi più chi meno) di D+.
Un grazie a Mauro
per la brillante idea di aver concatenato tutte le "perle" della Valvestino alla sua maniera, da esploratore incallito e minuzioso, con sentieri che sicuramente una volta erano le vie di comunicazione abituali per gli abitanti della zona.
Infine un arrivederci, speriamo al più presto, a tutta la compagnia e agli amici di questa splendida trasferta in terra bresciana.
[album]43148[/album]
Partenza dalla località Molino di Bollone nel fondovalle della Valvestino a monte dell'omonimo lago/diga...siamo in quindici, si avete capito bene, un bel gruppone comandato dal promotore del giro Mauro [MENTION=12823]orma[/MENTION], dai luogotenenti Vittorio [MENTION=12797]cascio[/MENTION], Elena [MENTION=38455]lisabike[/MENTION], Claudio [MENTION=17764]Perse[/MENTION], Stefano [MENTION=12541]Il lonfo[/MENTION] e [MENTION=9101]seby13[/MENTION], i conterranei Luciano [MENTION=50658]nobiluci[/MENTION] e Oliviero, dai veneti Bobo [MENTION=36042]Nomad 42[/MENTION], [MENTION=89628]PierVI[/MENTION] e Michele [MENTION=18869]Spa[/MENTION] e dal gruppone trentino con Loris [MENTION=94795]SID65[/MENTION], Mauro, Armando e Mirco [MENTION=78189]mircofon[/MENTION].
Si inizia subito in salita, leggera a dir la verità, fra ciacole, presentazioni fra bikers nuovi e altri ormai famosi ai forumendoli arriviamo alla prima perla della giornata, Bollone (17 anime).
Da qui il primo sentiero del tour e che sentiero, quello che con un bel traverso
e discesina finale
ci porta nella Val dei Molini...breve risalita fino alla carrozzabile che a sx porterebbe in breve all'abitato di Capovalle.
Il nostro percorso porta però a dx in discesa fino ad intercettare, e chi l'avrebbe mai visto, il primo sentiero explo che Mauro ha scovato qualche giorno prima in esplorazione...il primo tratto è a spinta, anzi si "spalla", ma la seconda parte è un bel percorso filante fino alla seconda "perla" della giornata, Turano (57 abitanti).
E' già tempo per una sosta ristoratrice e allora il gruppone "rompe" le righe e si riversa nell'unico bar del paesino.
La successiva salita è di quelle che si ricordano per diverso tempo, e allora su per un tratto cementato prima,
e poi nei pascoli
sottostanti la terza "perla", il bel paese di Moerna (70 abitanti)
dove sostiamo per la pausa pranzo presso la caratteristica e panoramica chiesetta di S. Rocco.
Prossimo obiettivo il piccolo agglomerato di Persone (quarta "perla") abitato da poche persone (45 anime)
che raggiungiamo con l'altro sentiero explo di Mauro, anche questo bello filante e godibilissimo.
Ormai ci siamo scaldati, il tempo "tiene" e con breve risalita "spallata"
raggiungiamo di filata la quinta "perla" del nostro percorso, l'isolato paesino di Armo (68 abitanti).
La pacchia è finita per il momento, ci aspetta infatti, la salita più lunga del tragitto...quattrocento metri di dislivello non ce li toglie nessuno fin su ai Fienili e ai prati della località Denai attraverso Ponte Franato e la località Vott.
Le forze iniziano a mancare ma riusciamo a scollinare a circa 1200 m di quota in una zona prativa che invita ad una sosta quanto mai opportuna.
A seguire, in breve, ci catapultiamo verso Magasa (140 abitanti)
la sesta "perla" della Valvestino molto caratteristica con le sue viuzze strette e l'abitato più "abitato" della valle.
E' quasi fatta, ci manca l'ultima salita degna di nota della bella giornata,
l'arrivo a Cima Rest dove ci aspetta una bella Pausa con la P maiuscola presso il locale Tavagnù dove a sorpresa
compare il mitico Fabrizio [MENTION=11842]FabryLorenz[/MENTION] che si intrattiene con noi.Va bene pedalare, spingere e sudare ma adesso è ora di:
Ci aspetta ora una defaticante volata
verso l'ultima "perla", la settima, il minuscolo quanto mai grazioso paesetto di Cadria (solo 5 abitanti) con la sua bella chiesetta di S. Lorenzo.
Il rientro per la Val Droanello (sentiero 52)
sembra ormai uno scherzo e lo scherzo è più scherzoso che mai...qui non si scherza
...le piante abbattute ci "impiantano" e, non senza fatica, pian piano ne veniamo fuori,
oltrepassiamo il tratto ostico e attraverso guadi
e brevi risalite guadagniamo la sterrata piana della valle
che in un battibaleno ci porta al lago di Valvestino e all'arrivo finale di Molino di Bollone per un totale di 43 km e circa 1900 metri (chi più chi meno) di D+.
Un grazie a Mauro
per la brillante idea di aver concatenato tutte le "perle" della Valvestino alla sua maniera, da esploratore incallito e minuzioso, con sentieri che sicuramente una volta erano le vie di comunicazione abituali per gli abitanti della zona.
Infine un arrivederci, speriamo al più presto, a tutta la compagnia e agli amici di questa splendida trasferta in terra bresciana.
[album]43148[/album]
Con un report del genere dovresti fare il commentatore sportivo ..... grande [MENTION=94795]SID65[/MENTION]
Giovedi primo maggio con Gianfranco vorremmo salire sulla cima di questo monte(1699slm),naturalmente in modalità "esplo fes".
Siamo nei pressi di Storo (ldro lake) 399slm.
Qualcun altro ci fa compagnia?
Eventualmente ritrovo alla Nozza alle ore 8.00 per la colazione,o alle 8,45 a Storo
allego traccia provvisoria
dal minuto 4 gli ultimi 700 metri di dislivello di domani:figata di sentiero
...e io che pensavo ad un'esplo fes
Condino (TN) - Rango-Condino 05-06-2013 [DOWNHILL # 2] - YouTube
Alla prossima uscita. Ho poca v oglia di farmi un trasferimento con il riscio di prendermi la pioggia.
Sono contenta.
Mi basta pedalare con voi tutti e mi sento felice.
Ringrazio di cuore le persone che preparano il giro, quelle che fanno foto e report per ricordare e chi mi porta in giro e mi fa da autista senza mai stancarsi.
Ultimo giro fatto: domenica sullo Stigolo con Vittorio, Gianfranco e Mauro.
Non abbiamo fatto la foto di gruppo in cima perchè io e G.franco ci siamo arresi prima.
Mi basta pedalare con voi tutti e mi sento felice.
Ringrazio di cuore le persone che preparano il giro, quelle che fanno foto e report per ricordare e chi mi porta in giro e mi fa da autista senza mai stancarsi.
Ultimo giro fatto: domenica sullo Stigolo con Vittorio, Gianfranco e Mauro.
Non abbiamo fatto la foto di gruppo in cima perchè io e G.franco ci siamo arresi prima.
che bel report SID! , bravi ragazzi. bellissimo giro, da buongustai. si vede la firma di Orma
Grazie ragazzi, però ci si impiega a fare un report, non sembra ma... e adesso sono sull'isola d'Elba con una buona fetta di forumendoli...che spettacolo.
Dopo esser stata sotto pressione tutta settimana al lavoro, arrivo al sabato sera che sono distrutta, acciaccata e reduce da una forte influenza senza riposo.
Però chiedo a Vittorio se possiamo comunque andare a fare un BEL giro, possibilmente senza spostarci in auto.
Detto, fatto: IL GUGLIELMO!
E' la montagna bresciana per eccellenza. Il suo cocuzzolo imbiancato lo posso vedere dalla mia finestra di casa ogni momento e sovrasta di gran lunga ogni altra guglia o crinale ed è maestoso.
La domenica mattina si presenta con un cielo spettacolare: l'azzurro è infinito, senza nuvole da nessuna parte, il sole sembra che scaldi dopo troppi giorni di pioggia e freddo.
L'arietta è frizzantina, partiamo in maniche corte, anche se qualche brivido lungo le braccia si fa sentire, però ci scalderemo strada facendo.
Cercando di evitare traffico, saliamo per la Antica Strada della Valeriana, dove possiamo ammirare il paesaggio splendido che offre Montisola circondata dal Lago di Iseo. I piccoli battelli partono dalle sponde del lago lasciando nell'acqua una splendida scia argentata nella quale si tuffano i gabbiani.
Invece che salire da Cislano per la classica, scegliamo la Madonna della Rota, più asfaltata, ma più ripida che in una "schioppettata di fucile" ci fa ritrovare già davanti al Rifugio Croce di Marone giusto in tempo per l'orario di pranzo.
Un panino con una birretta bella fresca, basta per rimetterci in carreggiata.
Mentre facciamo questa piccola sosta, chiediamo informazioni sulle condizioni neve e ci rispondono che dalla Malga Guglielmo di Sopra ce nè tanta.
OK! Ci guardiamo e, senza troppe parole, partiamo verso il Guglielmo e dove arriviamo, arriviamo. Male che vada, torneremo indietro.
Le nubi si addensano oscurando il cielo. Qualche goccia cade ma è solo per metterci alla prova. I nostri zaini sono pieni di vestiti di ricambi e antiacqua, quindi non ci preoccupiamo. Meglio mettere dentro sempre qualcosa di più, che di meno (l'esperienza insegna!).
Iniziano le prime lingue di neve. E' molle, marcia, brutta e sporca, piena di detriti e peste di fango. Alcuni muretti sono sgretolati, ceduti sono il peso di questa massa bianca che scivola giù dai pendii. La strada è stata inghiottita da tutto questo e si cammina, prima ai bordi, poi scegliamo di salire per il pratone sassoso. Vediamo il Rifugio Almici in lontananza, e questo ci rincuora. E' il nostro obiettivo provvisorio.
Incontriamo parecchi escursionisti a piedi che stanno già scendendo a valle.
Il Rifugio, con nostra grande sorpresa, è aperto. Ci fermiamo mezzoretta, il tempo necessario per bere un caffè, scaldarci e mettere dei vestiti asciutti.
Foto di gruppo e poi di nuovo si parte verso Il Redentore.
Arrivati nel punto più alto, ci "lanciamo" nel pendio che ci porterà verso Gli Stalletti Alti, in Val Trompia.
Vittorio sistema la telecamera prima del "lancio".
Il crinale è spettacolare, mi incute brividi lungo la schiena. Proseguo a rilento, con la paura e l'attenzione che nulla succeda.
Secondi, minuti, che non passano mai. Non respirerò, finchè non ho attraversato questa conca a strapiombo.
Poi diventa tutto più facile. E divertente.
La neve è veramente marcia, sprofonda sotto il nostro peso e sotto c'è una patina di fango che impiastra gli scarponi.
La bici sprofonda fra i sassi coperti di neve e ogni tanto scorgiamo nella scia lasciata dagli escursionisti, buchi veramente profondi, dove qualcuno è sprofondato con le gambe.
Poi tutto il paesaggio torna alla normalità.
Sterratone larghe e invitanti ci portano verso Caregno e poi con un sentierino stretto ed esposto, arriviamo a Gardone.
Ciclabile fino a Villa Carcina, pausa per un gelato ghiotto e squisito (cinque palline......) e poi via verso nuovi orizzonti di tramonto!
Elena Pistifera.
Però chiedo a Vittorio se possiamo comunque andare a fare un BEL giro, possibilmente senza spostarci in auto.
Detto, fatto: IL GUGLIELMO!
E' la montagna bresciana per eccellenza. Il suo cocuzzolo imbiancato lo posso vedere dalla mia finestra di casa ogni momento e sovrasta di gran lunga ogni altra guglia o crinale ed è maestoso.
La domenica mattina si presenta con un cielo spettacolare: l'azzurro è infinito, senza nuvole da nessuna parte, il sole sembra che scaldi dopo troppi giorni di pioggia e freddo.
L'arietta è frizzantina, partiamo in maniche corte, anche se qualche brivido lungo le braccia si fa sentire, però ci scalderemo strada facendo.
Cercando di evitare traffico, saliamo per la Antica Strada della Valeriana, dove possiamo ammirare il paesaggio splendido che offre Montisola circondata dal Lago di Iseo. I piccoli battelli partono dalle sponde del lago lasciando nell'acqua una splendida scia argentata nella quale si tuffano i gabbiani.
Invece che salire da Cislano per la classica, scegliamo la Madonna della Rota, più asfaltata, ma più ripida che in una "schioppettata di fucile" ci fa ritrovare già davanti al Rifugio Croce di Marone giusto in tempo per l'orario di pranzo.
Un panino con una birretta bella fresca, basta per rimetterci in carreggiata.
Mentre facciamo questa piccola sosta, chiediamo informazioni sulle condizioni neve e ci rispondono che dalla Malga Guglielmo di Sopra ce nè tanta.
OK! Ci guardiamo e, senza troppe parole, partiamo verso il Guglielmo e dove arriviamo, arriviamo. Male che vada, torneremo indietro.
Le nubi si addensano oscurando il cielo. Qualche goccia cade ma è solo per metterci alla prova. I nostri zaini sono pieni di vestiti di ricambi e antiacqua, quindi non ci preoccupiamo. Meglio mettere dentro sempre qualcosa di più, che di meno (l'esperienza insegna!).
Iniziano le prime lingue di neve. E' molle, marcia, brutta e sporca, piena di detriti e peste di fango. Alcuni muretti sono sgretolati, ceduti sono il peso di questa massa bianca che scivola giù dai pendii. La strada è stata inghiottita da tutto questo e si cammina, prima ai bordi, poi scegliamo di salire per il pratone sassoso. Vediamo il Rifugio Almici in lontananza, e questo ci rincuora. E' il nostro obiettivo provvisorio.
Incontriamo parecchi escursionisti a piedi che stanno già scendendo a valle.
Il Rifugio, con nostra grande sorpresa, è aperto. Ci fermiamo mezzoretta, il tempo necessario per bere un caffè, scaldarci e mettere dei vestiti asciutti.
Foto di gruppo e poi di nuovo si parte verso Il Redentore.
Arrivati nel punto più alto, ci "lanciamo" nel pendio che ci porterà verso Gli Stalletti Alti, in Val Trompia.
Vittorio sistema la telecamera prima del "lancio".
Il crinale è spettacolare, mi incute brividi lungo la schiena. Proseguo a rilento, con la paura e l'attenzione che nulla succeda.
Secondi, minuti, che non passano mai. Non respirerò, finchè non ho attraversato questa conca a strapiombo.
Poi diventa tutto più facile. E divertente.
La neve è veramente marcia, sprofonda sotto il nostro peso e sotto c'è una patina di fango che impiastra gli scarponi.
La bici sprofonda fra i sassi coperti di neve e ogni tanto scorgiamo nella scia lasciata dagli escursionisti, buchi veramente profondi, dove qualcuno è sprofondato con le gambe.
Poi tutto il paesaggio torna alla normalità.
Sterratone larghe e invitanti ci portano verso Caregno e poi con un sentierino stretto ed esposto, arriviamo a Gardone.
Ciclabile fino a Villa Carcina, pausa per un gelato ghiotto e squisito (cinque palline......) e poi via verso nuovi orizzonti di tramonto!
Elena Pistifera.
Bravi!
Dal Baldo ho visto il progressivo formarsi di nuvole sulle Alpi Bresciane, il cumulo maggiore era sul Guglielmo. Mi sono venuti i brividi quando con la memoria ho rivisto la foto di Mauro la sopra dopo la tempesta di neve di qualche mese fa. Visto da qua non si direbbe che ci sia ancora tutta quella neve che vedo nelle foto del report. Ho provato anche dispiacere per chi stava là e non era fortunato come me sotto il sole, ma sbagliavo vi siete divertiti lo stesso e con un po di adrenalina in più.
Brai!
byebye
Dal Baldo ho visto il progressivo formarsi di nuvole sulle Alpi Bresciane, il cumulo maggiore era sul Guglielmo. Mi sono venuti i brividi quando con la memoria ho rivisto la foto di Mauro la sopra dopo la tempesta di neve di qualche mese fa. Visto da qua non si direbbe che ci sia ancora tutta quella neve che vedo nelle foto del report. Ho provato anche dispiacere per chi stava là e non era fortunato come me sotto il sole, ma sbagliavo vi siete divertiti lo stesso e con un po di adrenalina in più.
Brai!
byebye
dal minuto 4 gli ultimi 700 metri di dislivello di domani:figata di sentiero
...e io che pensavo ad un'esplo fes
Complimenti [MENTION=12823]orma[/MENTION], grazie alla tua "pensata" e traccia andrò a farlo quest'anno per collegare il favoloso single track di Rango dalla cima del Monte Stigolo...si spinge molto il tratto verso la cima e il primo tratto di discesa?...ciao grazie Mauro.
Loris.
Complimenti [MENTION=12823]orma[/MENTION], grazie alla tua "pensata" e traccia andrò a farlo quest'anno per collegare il favoloso single track di Rango dalla cima del Monte Stigolo...si spinge molto il tratto verso la cima e il primo tratto di discesa?...ciao grazie Mauro.
Loris.
ciao,da malga stigolo alla sella nord(quella tra lo stigolo e il monte Rango)30 min a spinta su comodo sentiero,volendo qualche tratto si pedala,arrivati alla sella a sx verso la cima Stigolo,dove inizia il ripidone meglio parcheggare la bici,in 10/15 minuti si è sulla cima.Ritornati alla sella nord ha iniziato a piovere e siamo subito scesi ai prati di Laretto(quindi niente monte Rango),sent viscido e sporco.Da Laretto sterrata in discesa fino all'inizio del sentiero del video,semplice ma carino,arrivati alla chiesetta di Lorenzo noi siamo andati a dx sempre su sentiero facile,interessante invece provare quello che va a sx credo più tecnico e ripido.
Il favoloso sentiero di Rango,qual'è?E' forse quello che fai il crinale da bocca Giumella e passo Giovo,se sì,dal passo Rango a monte Rango non sono 250 metri di dislivello da spingere la bici?
quando vai fammi un fischio che vengo anche io con qualche BdB.....
allego traccia
ps complimenti per il report della valvestino,se non hai nulla in contrario faccio un copia incolla anche di questo nel sito Bdb
- Stato