BdB (Bikers di Brescia) Progetti 2011 - 31/12 : fine anno al Chierego

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desedet_dario

Redazione
30/6/06
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BS
flickr.com
Oggi grande salita, il 219 dal Prato delle Noci è un bellissimo sentiero. Faticoso, ma tutto fattibile in sella e di grande soddisfazione!

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E discesa finale da "brivido"

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qua le altre, ora a letto. ciaoo
 

milzo

Biker cartograficus
4/2/06
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calvagese (BS)
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Scott Genius eRide 930
Ho passato un week end FANTASTICO! Bellissimi posti, in compagnia di un affiatato e forte gruppo di bikers e bikeresse, che spero presto di poter ospitare ad un nostro giro e ricambiare così la meravigliosa accoglienza che ho ricevuto da loro.
Bellissimi panorami dal carso
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e da Trieste
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Ma soprattutto... E' ARRIVATA LA NUOVA BICI DEL MILZO!!!:yeah!:

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demon.box

Biker urlandum
27/4/04
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Casazza (BS)
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Canyon SpectrAL 015
Bene bene c'é grande movimento :i-want-t:
BRAVI a tutti quelli che si sono dati da fare in sella da venerdì a oggi...

Ieri guidati dal buon Mauro ci siamo fatti un bel giro in quel di Tremosine.

Strepitoso il sentiero 219 in salita... Un vero single-track completamente pedalabile come se ne trovano pochi, in un ambiente molto suggestivo.

Già questo valeva il giro ma mancava ancora la chiusura adrenalinica...

Ed ecco la discesa finale dalla Terrazza del brivido :maremmac::paur:con il sentiero 201, decisamente fuori dalla mia portata ma comunque c'ho provato ed ho fatto in sella molto di più di quello che pensavo :!:


:spetteguless: Dai dai che la Primavera é qui! Avanti così, alla prossima :celopiùg:

Qui le foto
 

orma

Biker velocissimus
14/9/06
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NAVEN
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prima di tutto:complimenti al Milzo per il nuovo mezzo:i-want-t:

Sabato

In settimana Perse linka un video di una discesa sul Garda di cui non conoscevo l'esistenza,la curiosità è tanta ma la discesa è corta,quindi bisogna "allungare",ormai i sentieri del garda bresciano li conosciamo quasi tutti e trovarne di nuovi diventa sempre più difficile.
Dal "cantiere" Campione si potrebbe salire dalla strada asfaltata che passa nella gola sempre suggestiva,da Pieve,salire alla frazione più alta(Mezzane),qui c'è un bellissimo balcone panoramico rovinato dalle troppe costruzioni vuote per 11 mesi e mezzo all'anno,facciamo una stradina in quota fino all'ingresso della conosciuta valle di san michele,molto bella la sterrata che sale alla malga Prà delle noci con il torrente a fianco.
E' un pò di tempo che mi piacerebbe provare il sentiero 219 in salita,ho sempre pensato che fosse fattibile in sella e Seby me l'ha confermato quest'inverno provandolo in solitaria,dimenticando il panino in macchina,inconveniente non da poco per il nostro "giargianes" disperso sui monti ellenici.
Infatti la salita si rileva tutta pedalabile con pendenza costante mai superiore al 10% e con ottimo fondo,le noccioline salate di Gianfranco(grazie) mi danno una buona dose di energia che mi aiuta a superare la salita:rosik:,arrivati in cima scolliniamo ad un valico che non è la bocchetta di Nansesa e prendiamo il vero sent 218 che scorre sul versante della val di Bondo,fatto qualche anno fa nel senso inverso me lo ricordavo carino e scorrevole,infatti lo è,peccato una ripidissima risalita a metà circa che rovina un pò la "poesia",l'ora tarda e la non voglia di impegolarsi in esplo "strane" ci fa scendere dalla conosciuta discesa verso Vesio,qui seguiamo belle stradine sterrate fino a Pieve dove arriviamo abbastanza stanchi,la cosa non è positiva visto che per il "salto" finale,di energie e riflessi pronti ne servono ancora.
La famosa terrazza a sbalzo 400 metri sul lago mi fa una certa impressione,abitualmente non uso protezioni e proprio oggi ho dimenticato il casco a casa(semo),devo stare molto attento,farsi male in questo periodo della stagione sarebbe da pirla,i tornanti sono molto stretti e li faccio quasi tutti a piedi,mentre tra un tornante e l'altro riesco a fatica a stare "su",molto provato fisicamente:il-saggi: arrivo in fondo dove mi attendono gli ultimi 3 km su asfalto per ritornare a Campione.

Alla fine ne è uscito credo un bel girozzo,stradine poco trafficate in questa stagione,e bei sentieri ci hanno accompagnato per tutto il giro,la discesa finale non è impossibile per chi ha buone doti "vert".....personalmente è un pò troppo e non mi è molto piaciuta,molto meglio il prà de la fam più corta e fattibile:spetteguless:. 40KM PER 1650 DISLIV,una foratura,un forcellino rotto e un Gfavier troppo goloso di noccioline.


http://www.youtube.com/watch?v=I1fQ-3-CEFg&feature=player_detailpage
 

Perse

Biker orso
30/5/07
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Cremona
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Pipedream Sirius s5
Appesa via in una galleria di ricordi una nuova opera d'arte: un quadretto di montagna.

Lo spunto per la discesa di sabato mi è venuto dopo aver visto il video di Lorenzo con gli OnIce. Il sentiero in questione mi manca e non mi dispiacerebbe andare a provarlo. Scrivo una letterina a Babbo Orma che subito si mette al lavoro, con l'assistenza di simpatici folletti per accontentare i suoi amici BdB. La traccia è pronta in un attimo e l'annuncio ufficiale sul forum arriva poco dopo...
Dario, GFavier, Demon.box, Mauro ed il sottoscritto gli avventurosi di sabato. Milzo glissa sull'evento in maniera sospettosa... con un'improbabile scusa "il giro che avete intenzione di fare è fuori dalla mia portata". Ma cosa mi dici mai. Qui c'è sotto qualcosa... ed infatti... COMPLIMENTI!
Poi arrivano gli atteggiamenti di falsa modestia:
Dario: "el farò tot a pè"
GFavier: "io mi farò calare dalla terrazza, imbragato con le corde fino a valle"
Mauro: "io non porto neanche il casco, e vengo con la brompton così prima della discesa la impacchetto e la metto nello zainù"
Demon.box: "io nello zaino metto il parapendio così mi lancio dalla terrazza, che è più sicuro"
Perse: "mi è venuto improvvisamente un forte mal di pancia, vado a prendere un pacchetto di sigarette e torno"
Messa da parte la paura per il sentiero 201, sabato mattina partiamo per un bel girone BdB, consapevoli del fatto che prima della ciliegina ci sono parecchi strati di pan di spagna, una farcitura da leccarsi i baffi e panna montata a volontà. Iniziamo con un tratto di trasferimento su asfalto, con lo sguardo rivolto al male dei nostri tempi, il cemento, che avanza senza tregua, inghiottendo i bei paesini che si affacciano sul lago con costruzioni improponibili, illogiche, ipermercato style.
Lasciato alle spalle il disgusto per questi obbrobri, ci addentriamo finalmente nel selvaggio: bellissima la valle di San Michele, con il torrente che segue la strada e poi su a zig zag per il bel sentiero che ci porta verso la Bocca di Nansesa. Gran fatica per tutti, ma siamo stati ripagati con un premio di gran valore: L'arachide d'oro 2011. Ha ritirato il premio il nostro Gianfranco.
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foto ©Gnali

Mi perdo poco dopo ad ammirare un piccolo specchio d'acqua e mi faccio attendere all'inizio della discesa.
Il primo pezzo ha sembianze verteggianti, con pietre smosse e qualche facile tornante. A parte le difficoltà tecniche legate alla mia Marzocchi fatta con il pongo, tutto fila liscio. Siamo colti da un certo stupore alla prima rampona nel bosco sul 218. Un breve tratto a spinta che ci riporta su di qualche metro e poi ritorniamo finalmente a scendere. Mauro inforca un bastone che gli leva il cambio, ma con il forcellino di scorta ritorna tutto a posto. GFavier nelle retrovie rumoreggia, nel tentativo di liberarsi definitivamente del peso delle arachidi ingurgitate avidamente in precedenza.
Un altro bel tratto di discesa, piuttosto scorrevole e veloce ci porta rapidamente a valle e man mano che ci avviciniamo alla terrazza di Tremosine la tensione sale. Tensione subito sopita con alcune risalite che ci fanno sudare e arrancare. Abbassiamo e rialziamo la sella a ripetizione: con uno sguardo che è tutto un programma Mauro aziona la leva del telescopico e tak, il gioco è fatto. In mezzo ad un verde prato ecco una bella baita in pietra locale, rustica come piace a me.. che sogno poterci vivere.
A Tremosine, dissetati alla fontana, ci dirigiamo all'imbocco del 201. Dario con un "me racumandi" ci invita alla prudenza.
Inizia subito una serie di scalini, poi tornanti. Roba semplice che divoriamo senza paura. Poi un passaggio con gradino su tornante e un asse di legno. Qualche numero ed ecco superato anche questo. Dario si spaventa quando vede la mia ruota anteriore pericolosamente sul bordo del sentiero; un balzo ed ecco che ritorna in traccia. Il sentiero è divertente e per chi riesce a manovrare bene la bici nello stretto il divertimento è assicurato. Vedo bene anche Gianfranco, solito modesto, Enrico e Mauro. I tornantini sono stretti, ma il resto del sentiero non presenta particolari difficoltà. Man mano che si scende però troviamo sempre più tratti ripidi, rocciosi ed impegnativi. Siamo impegnati nella guida e sudiamo copiosamente. Che bel! Roccie appuntite scizzano sotto i copertoni, una perfora il tubeless martoriato che monto all'anteriore. Liquido schiumoso bianco incomincia a fuoriuscire ma continuo imperterrito nella discesa. Con piacere noto che la falla viene sistemata dal lattice e ho perso poca pressione. Dario segnala qualche punto pericoloso e rimango bene all'interno e per scongiurare qualsiasi volo limito estremamente la velocità. Tutto fila liscio. Verso la fine, in prossimità di ripidi gradini si scende a piedi: è sicuramente un tratto tosto che in condizioni di freschezza e lucidità si può tentare di fare, sicuramente a più riprese, aiutandosi magari con la staccionata che fa da parapetto. Bei numeri nel complesso e sentiero difficile ma non infattibile, anzi. Bravi BdB, una bella manciata di arachidi per tutti!

Poco riposo tra sabato e domenica, anche per il mio computer, intento a scaricare GB di filmati.
La sveglia non fa in tempo a suonare che i miei occhi sono già aperti e le mie gambe hanno cominciato a muoversi. Preparate le ultime cose raggiungo Dario e Wilmer, poi a Peschiera avviene l'incontro con Vito ed Elena, desiderosi di sfogare per bene le tensioni accumulate durante la settimana con una bella pedalata.
La giornata è magnifica e la meta di oggi è il Corno della Paura, già affrontato in diverse occasioni, sempre in periodi particolari per cui si trovava abbondante neve a costringerci a piedi. Chissà che si riesca anche questa volta a pucciare i piedi per diverse centinaia di metri di dislivello. Per questa volta però abbiamo pensato alla via di fuga.
Il trasferimento inziale è lungo una bella pista ciclabile che parte da Avio e prosegue in Val D'Adige in direzione di Trento e oltre..
Io pedalo più che agile in single speed con il 32x22, ma smetto di lì a poco di mulinellare, perché inesorabile arriva la salita ed il solito Vito che mi insidia con megafono e frustino forzandomi l'andatura..
Sbuff! Che copada! Per fortuna il rimorso di aver abbandonato al suo destino Elena in fondo al gruppo lo attanaglia subito dopo e finalmente vengo lasciato in pace a soffrire in silenzio, col mio ritmo.

Peccato anche qui per alcune magnifiche stradine che in maniera assurda sono state inghiottite dall'asfalto."Non sapete dove mettere il vostro surplus di materia nera? Ma asfaltatevi il chiulo, no?!"

Per fortuna nel bosco ritroviamo lo sterrato, la nuda roccia ed un bel mucchio di letame fumante. Che romanticismo!
La giornata, con il tepore del sole, ed un'aria frizzantina, ci dona delle piacevoli sensazioni di primavera che avanza...
Il bianco della neve se ne andrà velocemente per lasciare spazio al verde dei prati e dei boschi.

Lungo la strada però, come sospettato, la neve c'è ancora e allora scatta il piano B. La cartina IGM caricata sul GPS di Wilmer ci dà una grossa mano a scovare un bel sentiero che ci fa scendere di quota verso la strada sicuramente sgombera da neve, unica nostra possibilità per risalire l'altipano di Brentonico in direzione Corno della Paura e la discesa finale.

Pausa pranzo in un'area attrezzata: tutti mangiano panini mega-imbottiti, frutta disidratata, grana padano, cioccolati. Vito si astiene da tutto, ma di che cosa si alimenta!? Va ad energia solare? Ha fatto il pieno di metano prima di partire? Non oso immaginare dove abbia il serbatoio ed il bocchettone per il rifornimento...

È dall'inizio del giro che stiamo cercando un bar dove bere un caffé, cosa estremamente rara da queste parti, e Dario non ha pensato neanche ad un punto di ristoro a metà giro! Che organizzazione di pupù. Ma dico io!

Siamo insospettiti da uno strano movimento di automobili con porta sci e facce di chiappe con occhiali a specchio alla guida; dove cavolo vanno questi pirla! Terminata la salita si arriva al fulcro di tutto, un'orgia di sciatori attaccati tutti ad un ultima pezza di neve e agli impianti di risalita.
Nel bar troviamo solievo in una radler media, una bella fetta di torta e terminiamo con un sospirato caffé.
Non consci di quello che stavamo provocando, abbiamo obblicato Vito a mangiare il dolce e in questo modo abbiamo innescato un processo irreversibile in cui vedremo l'atleta perfetto trasformarsi in un incontrollabile trituratore di cibo. Si salvi chi può!

Dopo la merenda inziamo l'inevitabile camminata nella neve.
Camminata che non ci pesa più di tanto, circondati da un ambiente sensazionale, in una giornata meravigliosa, con una speciale compagnia di amici trituratori di cibo; e anche se i piedi si bagnano un po', il freddo non si avverte.
Verso la fine, in un tratto all'ombra, riusciamo anche a pedalare ed i nostri animi si riscaldano ancor di più, prima della discesa...
Quanti balòt lungo il sentiero... la mia bici rigida saltella da tutte le parti, non che sia facile scendere anche con una bici ammortizzata; i miei compagni d'avventura mi confermano la mia supposizione. Il sentiero dopo un inverno movimentato, ha bisogno di manutenzione e infatti troviamo alcuni alberi caduti e dei lavori in corso.
Quando la traccia si pulisce, ci divertiamo ancora di più ed in un attimo di distrazione, per la velocità, per un momento smarriamo la traccia. Ritrovato il bandolo della matassa, si scende di nuovo lungo questo bel sentiero, sempre molto divertente ed entusiasmante. Niente di troppo difficile, ma occorre mantenere alta la concentrazione per non incorrere in qualche caduta.
Wilmer fora e noi ci concediamo una breve pausa mentre avviene la sostituzione della camera d'aria. Dario è intento a filmare con la GoPro, anche se gli sballottamenti che si verificano lungo questi tortuosi sentieri non rendono la vita facile allo stabilizzatore d'immagine.

Con una certa stanchezza nel corpo, ma la mente libera e svuotata da tutte le preoccuopazioni e disagi della settimana, arriviamo alle macchine.
Non è tardi e vorremmo prolungare ancor di più questa bella giornata. Affamati e stuzzicati da un piacevole ricordo, pensiamo subito ad una pizzeria in zona a cui ci siamo affezionati negli ultimi anni.
È presto e mettiamo all'opera il pizzaiolo piuttosto in anticipo rispetto al solito, ma lo staff è cortese e disponibile ed in un baleno davanti a noi arrivano fumanti 5 belle pizze. Una di queste è quadrata, una specialità del posto con porcini, gorgonzola e rucola. Gustosissima! Che goduria. Una buona fetta di torta di mele ed il caffé e con la pancia di nuovo piena ritorniamo verso casa... verso il traffico... verso Montichiari e Montichiari e Montichiari e Montichiari....

Che giornata, che week end, che bel quadretto di montagna!
 

Giani79

Biker velocissimus
7/6/03
2.533
24
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Verolavecchia (BS)
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Turner
complimenti a tutti per i bei giri del weekend o-o e a Milzo felice proprietario di una nuova fiammante 29er Specialized ;-)
sono molto contento anch'io di essere ritornato a pedalare, in compagnia di Cecco abbiamo affrontato un Tignalga inedito, un bellissimo giro BdB! Devo dire che non poteva esserci giro più adatto al rientro dopo il lungo stop e la giornata fantastica è stata la cornice ideale.
Ora mi aspetta un altro probabile weekend di stop :-( vorrà dire che rivolgerò i miei pensieri al 2-3 aprile ;-)
 

milzo

Biker cartograficus
4/2/06
3.490
12
0
calvagese (BS)
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Scott Genius eRide 930
complimenti per la foto della settimana!! effettivamente sia la foto che il soggetto, sono bellissimi... da batìs via'l cò. bam! o-o
 

gfavier

Biker tremendus
18/8/07
1.049
1
0
Brescia
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Vorrei far notare il mio FONDAMENTALE apporto nella foto della settimana!
Grazie alla mia presenza la prospettiva è meglio percepita.

P.S.

Non porterò più le arachidi. Sono stato male anche la notte, ho dovuto dormire seduto con la testa appoggiata al tavolo della cucina...
 

Perse

Biker orso
30/5/07
2.469
20
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Cremona
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Pipedream Sirius s5
PAZZESCO! Ma quante ne hai mangiate!! :°°(:

Gianfranco si è lasciato prendere da questa voglia, non so se studiata a tavolino prima del giro oppure, estemporanea, e senza una precisa ragione ha incominciato ad ingurgitare grosse manciate di semi di arachidi tostati e salati.
Solo dopo aver trascorso attimi terribili in preda ad allucinazioni, forti e continue eruttazioni, spasmi e palpitazioni, ci ha confessato di essere un uovosessuale. :smile:
 

desedet_dario

Redazione
30/6/06
3.958
31
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36
BS
flickr.com
Veramente un bel giro intorno al Monte Vignola. Ormai quella strada la percorriamo soltanto con la neve. chissà com'è senza?

Amara scoperta vedere che la parte finale (per ora) del bellissimo 687 sta diventando un ampia e ripida strada. Peccato, però almeno adesso le odiose biciclette non percorreranno più il sentiero, rovinandolo. :roll:

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Grazie A Wrangler, Elena Vito e Perse per tutto, il giro, le chiacchiere il quadretto di montagna. Bello, bellissimo racconto Perse :celopiùg:
 

demon.box

Biker urlandum
27/4/04
597
4
0
Casazza (BS)
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Canyon SpectrAL 015
@Perse: BRAVO FESS, bellissimo il racconto di sabato che rende bene l'idea :-o

@Seby: dài dài raccontaci com'é andata :mrgreen:

@Milzo: hai fatto il gesto, complimenti per la nuova biciona :i-want-t:
@Orma: hai ragione siamo arrivati ad un pelo dalla Bocca di Nansesa... Osti adesso tocca tornarci :rosik:
 
Stato
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