.....è l'ultima salita,sono 6 ore che andiamo su e giù e poi su e poi di nuovo giù e su e giù di nuovo e su e giù ancora all'infinito,le forze mi hanno abbandonato da tempo,ansimo,10 passi e mi fermo,mi appoggio ad un albero,un lungo respiro e altri 10 passi,forse sto morendo,ma sono contento e tanta gioia nella testa mi spinge ancora su,la bici pesa, pesa e pesa ancora , mi sembra di avere una bora sulle spalle,i miei compagni sono avanti,non manca tanto ma gli scarpù sono di piombo,ma un sorriso di Elena vale di più di cento barrette........
(seguirà un corposo report)
tutto nell'insieme ieri per me è stato bellissimo,per i miei compagni non lo sò......ma anche loro faticavano con gioia
Durante la settimana mi sento come un cane che aspetta l'osso dal suo padrone.
In questo caso io aspetto un cenno dai BdB per il giro che si farà.
Come un cane, corro sull'osso-mouse, sbavo, scodinzolo e abbaio di felicità.
Padrone OrMauro ha buttato l'osso al suo cane che lo lecca con ingordigia.
Partenza da Caregno. Io guardo Vittorio e gli dico: ma scusa ehh...perchè OrMauro ci fa partire da Caregno e non da Gardone...ci toglie la prima salita...anche se è asfaltata e ripida, ha un panorama incredibile sulla valle...e poi così potremmo raggiungere anche i 2000 mt di dislivello...e invece così ne faremo "solo" 1600!
Vittorio mi risponde: "abbi fiducia". Ormauro sa quel che fa!
Ci si ritrova al parcheggio "la Fabbrica" di Caregno. Si aggiungono G.Favier e Il Lonfo.
OrMauro ci spiega in un attimo l'anello che faremo intorno al Guglielmo: su e giù.
OK, va bene. Iniziamo con un su abbastanza tranquillo e lento e poi con un giù
un pò più veloce, si prosegue in un alternarsi di su e giù...per tutto il giorno...i su, diventano sempre più ripidi, fattibili solo con bici a spinta o a spalla e i giù invece...sempre più adrenalinici, nel bosco, fra i sassi e smosso, fra le foglie cadute, fra i capanni di caccia e le gabbie degli uccelli da richiamo.
A metà percorso sono in crisi di fame e i muscoli delle gambe mi fanno male, non sono più abituata a questo spezzarsi di ritmo. Anche i miei compagni rallentano e ci fermiamo per uno spuntino. Divorerò tutto quello che ho nello
zaino e poi ripiegherò con il resto al Rifugio. Si riparte, passo dalle prime file alle ultime e, con la scusa dei filmatini sono sempre ultima e sono stanca. Mentre all'inizio facevo il galletto e pedalavo le rampe a denti stretti, soffrendo con gioia, ora, nelle ultime salite, scendo e spingo a piedi, arranco e soffro e basta. OrMauro sembra stia morendo, G.Favier sembrava stesse morendo già all'inizio, per fortuna sua poi si è carburato e è ripartito come una scheggia, Il Lonfo non l'ho mai visto perchè sempre davanti ...molto davanti e Vittorio...che dire...solo lui, L'INGARELLATO...è riuscito a fare TUTTE le rampe in bici. OrMauro ad un certo punto gli ha chiesto qualcosa per recuperare, non so, aminoacidi, creatina, arginina, anticrampi, antiaffaticamento e lui (Vittorio) gli ha dato un cioccolatino mon-scerì!
Sono arrivata alla fine distrutta.
Sembravo un cane che, dopo aver corso con gioia per ore e ore nel prato col suo padrone a raccogliere i bastoncini che lui gli lanciava, si è accucciato accanto alle
ruote dell'auto e si è addormentato felice con la coda fra le zampe sognando il prossimo osso.
Grazie OrMauro, Vittorio, Gianfranco e Stefano per questa giornata.
P.S. Il prossimo osso quando lo lanciate? Domani x domenica? Oggi x domani? ARF! ARF!