La settimana lavorativa è appena ripresa, ma riecheggiano nella mia mente i bei momenti appena trascorsi.
Sabato l'incontro a Gavardo con 7 bei personaggi. Colazioncina alla pasticceria lì vicino con Wilmer e Gianfranco, poi si parte.
Temperature rigide, si impenna, si saltella, si fa quello che si può per riscaldarsi. Poi iniziano le rampe e, scalate le marce, si inizia l'ascesa. Le punte delle dita sono congelate, anche con i guanti doppi, i terreno è duro, non si smuove sotto le nostre
ruote.
Giulien finalmente riesce a girare con noi, e si dimostra subito un grilletto mica male, la gambetta non gli manca affatto. Ogni tanto emette qualche urletto animalesco: sono le imitazioni degli animali selvatici spesso cacciati su questi monti. Non vorrà mica farci sparare addosso...
Riconosco parecchie delle strade percorse, ma i tagli proposti da Giulien sono una novità per tutti, e ci si trova a pedalare in splendidi boschi, su una spessa coltre di fogliame color rame.
Una volta saliti di quota si incontra un po' di ghiaccio e un po' di neve, poi inizia il tratto am, su sentiero, a spinta, fino ad arrivare alla cima del monte Ucia. Che sorpresa! Da un versante ha l'aspetto di una collinetta, ma dall'altro lato è impervio, con dirupi scoscesi che fanno una certa impressione. Nessun pericolo invece lungo la discesa, veloce e tecnicamente poco impegnativa, ma non per questo poco divertente.
Marco "mabande", rientrato dopo un lungo periodo di stop a causa del lavoro, accusa la mancanza di allenamento, ma con grande forza di volontà prosegue il giro fino al primo taglio possibile. È stato un vero piacere riavere Marco con noi, speriamo che riesca ad uscire più spesso in modo da soffrire di meno la fatica e godere di più il giro...
Giro che si è rivelato di un certo impegno fisico per tutti. In forma smagliante
Giulien ed il mitico Gianfranco, brillante più del solito, con un bel sorriso sul volto, la battuta sempre pronta e la gambetta che girava...
Cortisone? A quanto pare no.
Avanti con i Km ed i metri di dislivello, con le gambette che si induriscono e gli impegni serali che si avvicinano magari si son vissuti con minor serenità i momenti conclusivi di questo bel giro. La stagione è quella che è: le ore di luce sono limitate e già alle 15 il sole si avvicina impietosamente ai profili delle montagne. Giulien e Carlo ci portano su di un bel sentiero del Magno, il tratto più impegnativo del giro, in discesa, per concludere la giornata in bellezza. Forse una caduta di troppo per il sottoscritto, troppo veloce ed incauto sul sassoso singletrack, ma l'importante è non essersi fatti del male...
(va belase!)
Un "Bravo" quindi Diego per la pensata del giro, a Giulien per la compagnia e la gamba vanno tanti complimenti. Una forte stretta di mano a Marco per la forza di volontà e per essersi fatto vivo, finalmente. A Wilmer dò una poderosa pacca sulla spalla, è troppo forte anche se ha un po' di sangue in meno nel corpo, e poi raddrizza tutto
A Carlo una stretta di mano ed un mezzo inchino: riuscire a domare quella bici lì, che si impenna come una puledra imbizzarrita
non è da tutti...
A Gigi invece l'invito a comprarsi una 29er, starebbe troppo bene! E a Gianfranco cosa dire: vaa beene!
Davvero ottimo il gelato a fine giro, da Consuelo, a degna conclusione di una giornata molto piacevole e divertente.
Per domenica, ieri, c'era il bel giro del Milzo in programma e venerdì ho pensato bene alla cosa: la zona è senza dubbio splendida, la giornata sarebbe stata spettacolare, ma per diversi motivi ho pensato a qualcosa d'altro.
Si, per una volta, ho pensato qualcosa io, incredibile ma vero!
E la cosa
bella, è che sono riuscito a portare in montagna un amico, Dario, infortunato, impossibilitato a muoversi. Un'idea dell'ultimo minuto, una cosa buttata lì, istintivamente, senza pensarci tanto.
"Ci facciamo una pasta al Pirlo?" - scrivo su Skype a Dario -
"che bella idea, va bene, ok!" - risponde lui.
La prima sensazione è stata: senza dubbio ne salterà fuori una bella giornata!
E quando son venuto a sapere che anche Gianfranco, Seby, Mauro, Mary e Simone si sarebbero uniti al giro, ho avuto un'ulteriore conferma di questa cosa. Dario, con il braccio e la macchina fotografica al collo, Gianfranco sempre più Cocciante, Seby in anticipo in tenuta da freerider ed io in tenuta da orMa, saliamo per la strada di San Michele. Mauro si porta avanti con la famiglia fino al Pirello con la 4x4. La noia della strada si è fatta sentire poco durante la camminata, dato che si è parlato per tutto il tempo degli argomenti più strani e disparati: fantascienza, ecologia... a conferma del fatto che anche senza la bici si trascorrono dei bei momenti, quando si è in buona compagnia.
Però, come giustamente sottolineato da Dario, in bici è tutta un'altra cosa, la bici è davvero una gran invenzione...
Al Rifugio Pirlo ecco le sorridenti facce di Mauro, Mary e Simone; e tanta gente affamata come noi che, o sta mangiando, o è in procinto di farlo. Troviamo posto a tavola e ci accomodiamo: penne speck e noci, minestrone d'orzo, vino rosso, 2 taglieri di speck, patate saltate in padella e la torta di mele.
Le nostre pance si riempiono, le guance si colorano di un bel rosso, come il vino.
Dario regola l'esposizione, ed in un click ecco lo scatto, poi un altro. Anche il timido Simone viene immortalato all'improvviso. E così tanti ricordi potranno un giorno essere rivissuti nel guardare le immagini della giornata, tante emozioni potranno riaffiorare. Che bello.
La discesa, roba da 10 minuti con la bicicletta, dura 2 ore. Le ginocchia si lamentano ma le mandiamo a quel paese: "sssssttt, zitte, non vedete che stiamo parlando? Maleducate!". Gli impegni serali di Gianfranco che se ne vanno, e così abbiamo ancora il piacere di averlo con noi fino a sera e al...
- bis da Consuelo.
Dopo i giorni nebbiosi e noiosi trascorsi a casa, immagino che Dario abbia trovato il modo finalmente di svagarsi e divertirsi. Io sono rimasto molto soddisfatto e ho trascorso proprio una bella giornata. Mi ha fatto molto piacere vedere Mauro con Mary e Simone, e spero di passeggiare ancora con loro per i monti o per i mari&monti (Corsica
)
Ed ora è il momento di lavorare...
una volta...)
?"
.......
).