Complimenti a tutti voi per il bel giro di Malga Monteselli.
Ricordo bene i luoghi, sempre magnifici, figuriamoci domenica con la giornata di sole che avete trovato! Mi sarebbe molto piaciuto venire, soprattutto mi aveva eccitato l'idea di ritornare alle terme di Colà, ma per vari motivi ho dovuto rinunciare a trascorrere la giornata con voi.
Ecco cos'ho fatto questo week end...
Sabato mattina con la Surly single speed, seguendo il canale di Castelverde, Casalbuttano, mi sono diretto a Borgo San Giacomo per ritirare il Caddy. La temperatura dell'aria era decisamente rigida ma ho accusato solamente un po' di freddo ai piedi, per il resto tutto bene. Mestamente sono ritornato a casa in automobile, con brutte sensazioni, ed i ricordi che riaffioravano. Riaffiorava poi qualcosa d'altro: infatti nel frenare e riprendere la marcia avvertivo dei rumori di liquido che ondeggia e sbatte e una volta giunto a destinazione ho iniziato a controllare. In un vano portaoggetti posto sotto il tappetino dei sedili posteriori ho trovato almeno una ventina di litri d'acqua e fango che non erano stati levati. Con lo sgomento per il lavoro non eseguito come si deve ho provveduto ad inviare una email di protesta all'
officina (oggi si sono scusati per l'accaduto).
L'avventura ciclistica di rilievo arriva però per la sera, a Milano, sul Monte Stella, per la notturna di ciclocross.
Per l'occasione potrò sfoggiare un coloratissimo ed attillatissimo body, molto adatto per le operazioni di discesa e risalita dalla bici tipiche di questa disciplina. Meno adatto alle temperature rigide di questi giorni. Pur indossando un intimo invernale, dopo essermi cambiato in auto ed uscito all'aperto, accuso il colpo; occorrerebbe un bel bagno termale, altro che fango e gelo!
Alle 20 ci si ritrova, siamo in parecchi, è arrivato anche Christoph da Zurigo per l'occasione. Che bella combricola! Che gente svitata!
Io con gli svitati vado d'accordo!
Dopo l'appello, le iscrizioni dei nuovi arrivati, la valutazione alle bici e all'abbigliamento per la classifica da parte di Spiedo, si percorre un giro di riscaldamento e poi ci si posiziona sul nastro di partenza. Alle 21 circa si parte e si inizia subito a spingere come dei forsennati per non rimanere troppo nelle retrovie e riesco a stare con i primi per qualche giro. I primi corrono forte, cavolo! Io mulinello nei tratti in piano e fatico a curvare nei tratti con la ghiaia, prendo dei rischi quando la bici in curva si imbizzarrisce improvvisamente, perdo qualche metro poi nel salire la scalinata recupero bene e addirittura passo qualcuno.
Non avrei retto sicuramente 9 giri se avessi spinto sempre con questo ritmo, e cercando di sprecare il meno possibile le mie energie, ho pensato più che altro a mantenere un ritmo elevato senza strafare. In un tratto di discesa su ghiaia, arrivato lungo alla curva, bloccata la ruota posteriore mi trovo improvvisamente a terra. Mi rialzo in un attimo e risalgo prontamente in sella, ma mi accorgo di aver strappato tutto! Che bistiù! Il body nuovo già rovinato, sono il solito.
Riprendo a spingere con forza e in presa bassa affronto la salita più dura a tutta birra alzandomi sui pedali, bel gesto, penso modestamente
, e a quanto pare è anche efficace perché poco dopo mi ritrovo in testa. Ho perso il conto dei giri e sono esausto. Al traguardo urlo il mio numero e anche qualcosa d'altro del tipo: "basta, è troppo che giriamo!" Tiro il fiato e vengo superato, anche gli altri ragazzi sono stanchi, me lo confessano, ma hanno ancora la forza per tirare nell'ultimo giro, io no. Li vedo prendere margine velocemente, e così arriverò 4° al traguardo, soddisfatto, molto soddisfatto. Il body però è aperto sulla coscia e la pelle brucia per le escoriazioni. Rimango qualche minuto a parlare con gli altri, si aspetta l'arrivo di tutti i partecipanti e poi ci si sposta alle macchine: levati i costumini da supereroi, ritorniamo "normali" indossando nuovamente i nostri abiti civili. E ci scaldiamo quasi istantaneamente.
Nel ristorante del bocciodromo ci ritroviamo per cenare, e con un buon risotto ed un gradevolissimo secondo (vegetariano per il sottoscritto) le nostre pance finalmente ritrovano il giusto turgore. Si ride, si scherza ed il tempo passa velocemente.
Dopo un'ora e 20' di gara la mezzanotte è sempre più vicina, e devo a malincuore rinunciare al giro della domenica, anche considerando le escoriazioni e il mal di ginocchio. Avviso Gigi e riprendo a mangiare...
Terminata la cena, salutati tutti, ritorniamo in auto e riprendiamo la strada per Cremona. Anche se stanchi, ancora eccitati per com'è andata la corsa nella città tentacolare, non veniamo sopraffatti dall'abbiocco e parliamo per tutto il viaggio.
Una bella doccia calda, il sacchetto di ghiaccio sul ginocchio e poi a letto per il meritato riposo.
Penso: "Domani sarà una bella giornata, cerchiamo di non fare la talpa tutto il giorno!"
Così sarà! E nel pomeriggio soleggiato troverò la voglia per uscire a girare in ciclocross nel parco di Po'. Così questa domenica è trascorsa nel relax, ma senza esagerare
Non vorrei perdere la forma e poi venire stracciato clamorosamente al rientro con i mitici BdB!!!