... all'insegna dell' all-mountain.
Un fine settimana intenso, in alta quota, e oggi sarei dovuto rimanere a letto a dormire tanto mi sento stanco. Sabato siamo partiti presto da Pezzo e dopo un breve tratto molto bello in leggera discesa abbiamo incominciato a salire sull'asfaltata che porta al Tonale, lasciandola ad un certo punto per una vecchia mulattiera nei prati sotto il sole. Al Tonale, posto orribile, abbiamo mangiato una bella fetta di torta, con cappuccio e succo di frutta. Non c'è fretta, abbiamo una giornata intera per raggiungere il Rif. Bozzi ed il tragitto non è lungo. Iniziamo dunque la salita verso il Passo dei Contrabbandieri. Sempre più impianti di risalita deturpano le montagne, assolutamente bistrattate per l'ingordigia dell'uomo, che vede queste meraviglie della natura solo come fonte di profitto. Finché ci sarà della gente che va in questi posti a portare soldi a queste persone, l'ecomostro continuerà a crescere come un grosso tumore della montagna. Fatto sta che a testa china, evitando di incrociare lo sguardo con i piloni e i casermoni, saliamo lungo una strada bianca percorsa ancora dalle automobili fino all'ultimo bar-ristoro. Perché quelli che sono saliti in macchina sono stanchi e sudati e devono ristorarsi.
Poi una spianata nel prato, il vecchio sentiero che saliva a zig-zag è stato soppiantato dall'ennesima pista. Nella mia mente si affaccia l'immagine dell'ecoterrorista che con lo zaino pieno di tritolo, va a far esplodere i piloni dell'impianto. Si procede o con la bici in spalla perché non c'è sentiero e l'unico modo per salire è a piedi lungo il ripido pendio artificiale. Anche l'ultima parte della salita è con la bici in spalla, ma velocemente siamo al Passo. Da una parte la montagna business, deturpata senza alcuno scrupolo; dall'altra una valle che ha mantenuto la sua bellezza originaria. Al passo ci siamo riposati e abbiamo mangiato. Il sole ci ha scaldati e scottati per bene e abbiamo anche avvistato un bell'ermellino. Io non pensavo fosse così piccolo. Pensate a quanti poveri piccoli animali devono essere uccisi per fare la pelliccia alla ricca signora milanese. La crudeltà umana non conosce limiti.
Veniamo osservati sia dal basso che dall'alto da un bel po' di escursionisti mentre scendiamo lungo lo stretto sentiero che arriva al Bozzi. Non è nulla di estremo e riusciamo a percorrerlo senza particolari problemi grazie all'esperienza che ormai abbiamo acquisito. Parecchie persone sono rimaste stupite nel vederci e al Bozzi un simpatico vecchietto ci dice: "ma vualter si propra mat!". Poi eseminerà con attenzione i nostri mezzi. Forse sta pensando di acquistarne uno e provare anche lui a scendere dal Contrabbandieri?![Icon Wink ;-) ;-)](/styles/uix/xenforo/smilies1/icon_wink.gif)
Abbiamo concluso velocemente il breve ma intenso giro del primo giorno e abbiamo tutto il pomeriggio per sistemare le nostre cose, bere qualcosa di fresco (grazie Mauro per le radler) e... fare il bagno!
Si, alla quota di 2478 mt, appena al di sotto del Rifugio, si trova un laghetto naturale dall'acqua limpida. E potevano i BdB rinunciare al bagno in lago? Appena sotto a residui di neve in disgelo? Le bracciate sono state poche, pochi minuti nelle fredde acque, ma la soddisfazione è stata immensa. Ho provato grande soddisfazione anche nel bagnare Mauro, che esitava ai margini del lago, stando attento agli schizzi... Che urla e che risate![Lachen70 :smile: :smile:](/styles/uix/xenforo/smilies1/lachen70.gif)
Dopo il bagno Seby schiaccia un pisolino nell'erba, usando come cuscino una roccia. Lui riesce a dormire in qualsiasi situazione, posizione... incredibile.
Nel rifugio accendono la stufa, e incominciano a girare i profumi della cena...
Una bella pastasciutta, polenta con carne o formaggio, crostata caffé e liquore genepì..
Di sera, dopo una giretto a piedi alla forcella del Montozzo, si chiacchiera amabilmente, si ride e si scherza fin dopo le 22, ora del silenzio. Una volta a letto però di silenzio ce ne sarà veramente poco fino all'alba... e quelli col sonno più leggero faticheranno parecchio a dormire. Ronf ronf ronf...
Durante la notte un bel temporale ha ripulito l'aria e rinfrescato l'ambiente.. fuori dal rifugio fa veramente freddo...
Dopo una colazione per nulla abbondante abbiamo pagato il conto e incominciato uno dei più bei giri in MTB che abbia mai fatto...
Dal Bozzi ai laghi di Ercavallo, al passo di Graole fino alla quota di 2820, circondati da un ambiente meraviglioso, da sogno, con il sole basso che spunta dalle montagne più alte, la vista sull'Adamello, che meraviglia! Si sta proprio bene in questi momenti. Dario scatta foto a raffica, tutte foto della settimana. E non vedo l'ora di poterle vedere...![Whisper :spetteguless: :spetteguless:](/styles/uix/xenforo/smilies1/whisper.gif)
Il sentiero a tratti diventa strada, una strada costituita da grosse pietre, combinate ad incastro in maniera impeccabile. Un'opera straordinaria che non deturba l'ambiente, ma lo arricchisce. Quando l'uomo riesce a metter mano alla natura con eleganza e rispetto. Dal Graole, dopo il panino, inizia una delle più belle e lunghe discese che abbia mai percorso. Tanti sorrisi sui nostri volti. Anche quando pizzico la camera d'aria, la cosa non mi turba. Sperimento l'attack 406 e funziona, vero Mauro? Un metodo veloce ed efficace per sigillare istantaneamente le pizzicature e le forature.
Scendiamo fino a congiungerci con la salita del Gavia. Una volta era sterrata e veniva percorsa da pochi mezzi e arditi automobilisti.. Ora l'asfalto permette a un po' tutti di salire: a quale scopo poi? Il vero progresso sarebbe regredire, riportare certe cose come una volta e far retrocedere la marea nera dell'asfato...
Fortunatamente durante la salita una nuvola ci fa ombra e non facciamo la fine del galletto arrosto...
Dopo una deviazione scendiamo nella valle alla nostra sinistra, percorrendo un difficile sentiero costellato di pietre posizionate in modo da ostacolare la marcia delle bici. Qualche tratto esposto in località "roccette"
con catene per aggrapparsi ma per il resto si riesce anche a stare parecchio in sella...
BdB show anche all'ingresso del rifugio Valmaza, dove ci attende un abbondante spuntino con gnocchi alle erbe, affettati, formaggi... avevamo una famona!
L'ultima parte della discesa è su sterrata, e noi la facciamo in stile four cross, rallentando a passo d'uomo nell'incrociare gli escursionisti..
Alle 17:30 siamo alle macchine, pronti per il ritorno con code, traffico, annessi e connessi...
Beh, un lungo racconto per un bellissimo fine settimana con cari amici e con l'amata montagna. Forte il contrasto tra la montagna business, violentata dall'uomo giocherellone e quella selvaggia, armoniosa nella sua ruvidezza, solcata appena dai pochi che riescono ad apprezzarla per quello che è: dura e dolce allo stesso tempo.
È stato un grande piacere conoscere lo sherpa che lavora al Bozzi. Simpaticissimo.
Un uomo vero, dalle abilità quasi straordinarie, che non ha bisogno della cabinovia e del SUV largo 5mt per salire sulla montagna. Ha la mia più completa ammirazione.
![Meditate :medita: :medita:](/styles/uix/xenforo/smilies1/meditate.gif)
Ringrazio tutti i miei amici per la bella esperienza sui monti, amici nostri...
o-o
P.S.: Avete capito che non ho un cazzo da fare al lavoro?
Un fine settimana intenso, in alta quota, e oggi sarei dovuto rimanere a letto a dormire tanto mi sento stanco. Sabato siamo partiti presto da Pezzo e dopo un breve tratto molto bello in leggera discesa abbiamo incominciato a salire sull'asfaltata che porta al Tonale, lasciandola ad un certo punto per una vecchia mulattiera nei prati sotto il sole. Al Tonale, posto orribile, abbiamo mangiato una bella fetta di torta, con cappuccio e succo di frutta. Non c'è fretta, abbiamo una giornata intera per raggiungere il Rif. Bozzi ed il tragitto non è lungo. Iniziamo dunque la salita verso il Passo dei Contrabbandieri. Sempre più impianti di risalita deturpano le montagne, assolutamente bistrattate per l'ingordigia dell'uomo, che vede queste meraviglie della natura solo come fonte di profitto. Finché ci sarà della gente che va in questi posti a portare soldi a queste persone, l'ecomostro continuerà a crescere come un grosso tumore della montagna. Fatto sta che a testa china, evitando di incrociare lo sguardo con i piloni e i casermoni, saliamo lungo una strada bianca percorsa ancora dalle automobili fino all'ultimo bar-ristoro. Perché quelli che sono saliti in macchina sono stanchi e sudati e devono ristorarsi.
Poi una spianata nel prato, il vecchio sentiero che saliva a zig-zag è stato soppiantato dall'ennesima pista. Nella mia mente si affaccia l'immagine dell'ecoterrorista che con lo zaino pieno di tritolo, va a far esplodere i piloni dell'impianto. Si procede o con la bici in spalla perché non c'è sentiero e l'unico modo per salire è a piedi lungo il ripido pendio artificiale. Anche l'ultima parte della salita è con la bici in spalla, ma velocemente siamo al Passo. Da una parte la montagna business, deturpata senza alcuno scrupolo; dall'altra una valle che ha mantenuto la sua bellezza originaria. Al passo ci siamo riposati e abbiamo mangiato. Il sole ci ha scaldati e scottati per bene e abbiamo anche avvistato un bell'ermellino. Io non pensavo fosse così piccolo. Pensate a quanti poveri piccoli animali devono essere uccisi per fare la pelliccia alla ricca signora milanese. La crudeltà umana non conosce limiti.
Veniamo osservati sia dal basso che dall'alto da un bel po' di escursionisti mentre scendiamo lungo lo stretto sentiero che arriva al Bozzi. Non è nulla di estremo e riusciamo a percorrerlo senza particolari problemi grazie all'esperienza che ormai abbiamo acquisito. Parecchie persone sono rimaste stupite nel vederci e al Bozzi un simpatico vecchietto ci dice: "ma vualter si propra mat!". Poi eseminerà con attenzione i nostri mezzi. Forse sta pensando di acquistarne uno e provare anche lui a scendere dal Contrabbandieri?
![Icon Wink ;-) ;-)](/styles/uix/xenforo/smilies1/icon_wink.gif)
Abbiamo concluso velocemente il breve ma intenso giro del primo giorno e abbiamo tutto il pomeriggio per sistemare le nostre cose, bere qualcosa di fresco (grazie Mauro per le radler) e... fare il bagno!
Si, alla quota di 2478 mt, appena al di sotto del Rifugio, si trova un laghetto naturale dall'acqua limpida. E potevano i BdB rinunciare al bagno in lago? Appena sotto a residui di neve in disgelo? Le bracciate sono state poche, pochi minuti nelle fredde acque, ma la soddisfazione è stata immensa. Ho provato grande soddisfazione anche nel bagnare Mauro, che esitava ai margini del lago, stando attento agli schizzi... Che urla e che risate
![Lachen70 :smile: :smile:](/styles/uix/xenforo/smilies1/lachen70.gif)
Dopo il bagno Seby schiaccia un pisolino nell'erba, usando come cuscino una roccia. Lui riesce a dormire in qualsiasi situazione, posizione... incredibile.
Nel rifugio accendono la stufa, e incominciano a girare i profumi della cena...
Una bella pastasciutta, polenta con carne o formaggio, crostata caffé e liquore genepì..
Di sera, dopo una giretto a piedi alla forcella del Montozzo, si chiacchiera amabilmente, si ride e si scherza fin dopo le 22, ora del silenzio. Una volta a letto però di silenzio ce ne sarà veramente poco fino all'alba... e quelli col sonno più leggero faticheranno parecchio a dormire. Ronf ronf ronf...
Durante la notte un bel temporale ha ripulito l'aria e rinfrescato l'ambiente.. fuori dal rifugio fa veramente freddo...
Dopo una colazione per nulla abbondante abbiamo pagato il conto e incominciato uno dei più bei giri in MTB che abbia mai fatto...
Dal Bozzi ai laghi di Ercavallo, al passo di Graole fino alla quota di 2820, circondati da un ambiente meraviglioso, da sogno, con il sole basso che spunta dalle montagne più alte, la vista sull'Adamello, che meraviglia! Si sta proprio bene in questi momenti. Dario scatta foto a raffica, tutte foto della settimana. E non vedo l'ora di poterle vedere...
![Whisper :spetteguless: :spetteguless:](/styles/uix/xenforo/smilies1/whisper.gif)
Il sentiero a tratti diventa strada, una strada costituita da grosse pietre, combinate ad incastro in maniera impeccabile. Un'opera straordinaria che non deturba l'ambiente, ma lo arricchisce. Quando l'uomo riesce a metter mano alla natura con eleganza e rispetto. Dal Graole, dopo il panino, inizia una delle più belle e lunghe discese che abbia mai percorso. Tanti sorrisi sui nostri volti. Anche quando pizzico la camera d'aria, la cosa non mi turba. Sperimento l'attack 406 e funziona, vero Mauro? Un metodo veloce ed efficace per sigillare istantaneamente le pizzicature e le forature.
Scendiamo fino a congiungerci con la salita del Gavia. Una volta era sterrata e veniva percorsa da pochi mezzi e arditi automobilisti.. Ora l'asfalto permette a un po' tutti di salire: a quale scopo poi? Il vero progresso sarebbe regredire, riportare certe cose come una volta e far retrocedere la marea nera dell'asfato...
Fortunatamente durante la salita una nuvola ci fa ombra e non facciamo la fine del galletto arrosto...
Dopo una deviazione scendiamo nella valle alla nostra sinistra, percorrendo un difficile sentiero costellato di pietre posizionate in modo da ostacolare la marcia delle bici. Qualche tratto esposto in località "roccette"
![Icon Wink ;-) ;-)](/styles/uix/xenforo/smilies1/icon_wink.gif)
BdB show anche all'ingresso del rifugio Valmaza, dove ci attende un abbondante spuntino con gnocchi alle erbe, affettati, formaggi... avevamo una famona!
L'ultima parte della discesa è su sterrata, e noi la facciamo in stile four cross, rallentando a passo d'uomo nell'incrociare gli escursionisti..
Alle 17:30 siamo alle macchine, pronti per il ritorno con code, traffico, annessi e connessi...
Beh, un lungo racconto per un bellissimo fine settimana con cari amici e con l'amata montagna. Forte il contrasto tra la montagna business, violentata dall'uomo giocherellone e quella selvaggia, armoniosa nella sua ruvidezza, solcata appena dai pochi che riescono ad apprezzarla per quello che è: dura e dolce allo stesso tempo.
È stato un grande piacere conoscere lo sherpa che lavora al Bozzi. Simpaticissimo.
Un uomo vero, dalle abilità quasi straordinarie, che non ha bisogno della cabinovia e del SUV largo 5mt per salire sulla montagna. Ha la mia più completa ammirazione.
![Meditate :medita: :medita:](/styles/uix/xenforo/smilies1/meditate.gif)
Ringrazio tutti i miei amici per la bella esperienza sui monti, amici nostri...
o-o
P.S.: Avete capito che non ho un cazzo da fare al lavoro?