Mi intrometto qui nel topic Bdb perchè è proprio da uno dei vostri giri che ho preso spunto per la mia scorribanda di ieri.
Ispirato da un vecchio messaggio di Dario e anche dalle foto dell'amico Lorenzo71 (in occasione del giro con i Bdb di luglio) ieri io e l'amico Marcello (admarc, forse alcuni dei Bdb lo conoscono già) abbiam fatto il seguente giro: Polsone-Val Tignalga-prati di Rest-Bocca Cablone-Malga Lorina-Passo Cocca-sentiero 222-Polsone.
Direi che un biker che va bene su tutto questo giro è un bel biker completo; intendo dire che bisogna cavarsela su vari fronti per divertirsi. Prima salita (dopo i 5,5 km di asfalto) durissima, più per fondo (ghiaia molto alta e mossa e canali (probabilmente scavati dall'acqua) profondi anche quasi 1 metro a tratti) che per pendenze. Qualche tratto a piedi l'abbiam fatto. Da Passo Scarpapè è poi più facile. Discesa e risalita successive (fino in cima ai prati di Rest) molto scorrevoli (occhio solo alla troppa velocità su curve un po' ghiaiose). Poi attraversamento in alto dei prati di Rest su sterrato scorrevole e risalita successiva verso Bocca Caplone. Qui fondo prima cementato (breve) e poi ghiaioso ma non troppo (da quanto letto in giro pensavo peggio). Mulattiera successiva molto bella (già fatta al contrario settimana scorsa) e ben pedalabile fino a poco dopo Bocca Campei. Qui si bypassa una galleria franata (risalitina a piedi) e si scende sul vresante opposto su sentierino tecnico (soprattutto l'ultimo gradone da veri manici (noi siam scesi)). Seguendo il sentierino poco sotto lo svalico a dx si evita il gradone e pare più fattibile (2 tornanti stretti). Poi, al posto di seguire la mulattiera abbiam attraversato brevemente a spinta nel prato fino al centro della valle e abbiam seguito il sentiero (segnato bianco giallo) che taglia le curve (medio tecnico con fondo smosso, comunque bello e fattibile bene tutto in sella). Poi mulattiera veloce e poi sterrata fino a poco dopo Malga Lorina. Successivamente risalita della sterrata di San Michele per pochi km (fino a Passo Cocca) su fondo buono. Qui a destra (a sx in salita si va verso il Tremalzo) si segue una sterrata non segnata (dalle cartine sembra sentiero ma non lo è (purtroppo aggiungo)). Si giunge a Malga Pra Pià e la sterrata finisce. Qui si punta in basso (passando a sx della malga) nel prato fino in fondo. Si individua nella parte sx (guardando verso il basso) del filo spinato da oltrepassare che permette di accedere a un bel sentierino che attraversa una valletta e poi spiana. Ci si congiunge col 222 (o 22 numerazione del comune di Tremosine) e lo si segue tutto fino in fondo (si lascia a sx a metà un sentiero (219) che sale a bocca di Fobia). Il 222 devo dire che è un bel sentiero: gradoni, tratti scorrevoli, guadi, fondo smosso (che non amo molto) a tratti. Io non sono un esperto di all mountain ma lo catalogo come medio difficile (l'ho fatto in sella quasi tutto con una front con 100 di escursione, anche se ina alcuni passaggi ho appoggiato il piede e in un paio di tratti son sceso ber pochi metri). Comunque mi son divertito, e son circa 600 m di dislivello in single track. Poi da lì su sterrata (che poi entra su quella principale della Val di San Michele) si arriva alla diga omonima e poi risalendo leggermente per qualche km si riarriva alla partenza.
Misurati circa 48 km e 2150 di dislivello.
Comunque appena posso, se aumenterò la frequenza dei giri tipo questo, bisogna che mi compri una bella full da all mountain
P.S. gran bel giro quello del Catinaccio. Lì in zona in quanto a bellezza ambientale si va sempre sul sicuro, aggiungendo poi un super giro come avete fatto vien fuori una giornata memorabile