Non è finita, da lì a poco lambiamo la località Maderlina e attraverso forestali, sentieri, mulattiere, che solo Manny conosce, transitiamo per il bellissimo sentiero botanico del Mondagiò e con lungo traverso tagliamo velocemente il Monte Corona.
La luce inizia a calare e allora montiamo i faretti notturni per un rientro che Manny ci preannuncia assai tosto.
Detto fatto, il sentiero che scende dal Monte Rosa è di quelli da "prendere con le molle" con alcuni passaggi impossibili e bello tecnico.
Finale con il bel sentiero dei tralicci che ci fionda in un battibaleno al punto di partenza di questa interminabile due giorni.
Un grazie doveroso a Manny per aver congegnato ad hoc un percorso davvero spettacolare intrecciando forestali, mulattiere, traversi e sentieri sia filanti che tecnici e agli altri compagni e amici di viaggio Armando (Eddie), Mauro (Soto) e Roberto (Rob MTB).[album]49162[/album]
Ringrazio (in ritardo) i compagni di avventura che hanno accettato ancora una volta una piccola sfida.
Ho cercato di mettere assieme tutte le mie conoscenze della lunghissima montagna che delimita il versante a nord della Val di Cembra, molto bella, a tratti sconosciuta ma che permette di evadere, in sella ad una MTB, addirittura per due giorni partendo dal capoluogo.
All'ottimo report di SID65 aggiungo solamente il consiglio di munirsi di una buona mappa in quanto l'orientamento in molti punti diventa difficile nonostante la segnaletica presente.
Molto valide sono le mappe 4LAND n°140 VALLE DI CEMBRA (fino Passo Cisa / Passo Cauria) e TABACCO n°049 STRADA DEL VINO.
I percorsi di andata e ritorno sono stati differenziati al massimo cercando di non snaturare il giro che sicuramente ripercorrerò in tutto o in parte perché la zona merita una frequentazione maggiore, da parte dei bikers, specialmente nei periodi di primavera ed autunno con percorsi adatti a tutte le esigenze.
Pochi ma accoglienti i punti d'appoggio nei lunghissimi sterrati, dopo Faedo non si incontrano paesi (e bitume) fino a Trodena e nel ritorno dopo Cauria si arriva praticamente a Lavis poco sopra l'abitato!
All'andata ci siamo fermati negli accoglienti Rif. Potzmauer (m 1292) e Malga Corno (m 1715), al ritorno al Rif. Lago Santo (m 1208) posto anche questo sul percorso quindi comodissimo.
Interessante anche la salita alle due cime più alte, raggiungibili con la bici fino a pochi metri dalla vetta e proseguendo pochi minuti a piedi.
Grandiiii ragazzi!!!!bellissimo giro bel report
Complimenti SID65 e a tutta la squadra, bel percorso. La zona Trodena la conosco abbastanza bene, bella tosta la salita verso la malga così a freddo la mattina.Emil
Tosta? Personalmente non ho fatto molta fatica, sono sceso ed ho spinto...
[MENTION=72512]Manny[/MENTION] [MENTION=94795]SID65[/MENTION]...
mi fate venire in mente lo slogan di the north face...
Never Stop Exploring!!!
Grandi bel giro e bravi tutti..
Never Stop.. infatti c'è ancora da vedere qualcosina...