Io invece vedo una controtendenza. Vedo tornare nelle ns pianure e nelle ns montagne alcune specie che erano scomparse o talmente ridotte di numero che era quasi impossibile vederle. Negli ultimi anni invece sono tornate le cicogne. Molti aironi. E anche le salamandre, per restare in tema, è molto più facile incontrarle. Segno che tutte le battaglie sulla tutela dell'ambiente stanno dando dei risultati.
Si localmente sta succedendo,ma bisogna anche vedere la cosa globalmente in scala più vasta...sul discorso aironi e cormorani si potrebbe parlare per un pò...nel senso che nessuno mai si è chiesto il loro proliferare da cosa sia dovuto...una spiegazione non tanto remota c'è...il continuo popolamento ittico a scopo pesca sportiva ne è una possibile causa,considerando che poi il pescato spesso viene rilasciato,questo vede sicuramente un proliferare di specie predatrici alias appunto quelle in oggetto...non si considera però che il continuo popolamento di trote,che sono le più gettonate, ha visto anche un calo di altre specie ittiche...tinca,carpa,cavedano ecc...le trote vengon rilasciate in massa non solo nei torrenti di montagna,ma anche nei fiumi e nei laghetti a valle e queste specie di uccelli poi fanno strage,mangiano di tutto anche quelle che poi l'uomo non ripopola perche' non di suo interesse primario...sulle salamandre nessuno ha parlato di pericolo d'estinzione,è una specie ancora piuttosto resistente,più del rospo,ma se si minacciano gli habitat,prima spariscono le più sensibili,poi man mano anche le più resistenti...se non si salvaguardia l'habitat i biotipi di una determinata zona,hai voglia poi di fare e rifare per riparare i danni ripopolamenti di specie,qualunque esse siano...La cicogna in realtà in Italia c'è sempre stata fin dai tempi dei romani...poi è ritornata di sua spontaneità nel dopoguerra e aiutata un pò anche dall'uomo è diventata quasi stanziale,nidificando un pò ovunque in tutto il paese...negli anni '90 per farti un'altro esempio,le lumache in certe zone agricole era quasi difficile trovarne in numero,poi una volta messi al bando certi pesticidi,le popolazioni sono decisamente aumentate...è sempre tutto dipendente da una cosa sola,l'uomo,che quando si accorge che deve ricorrere ai ripari a volte compie delle caxxate immani...ma questo è un altro discorso che vede contrapporsi animalisti/naturalisti di nome,ma con l'appoggio giusto e scienziati/biologi di fatto, che non vengon mai presi seriamente in considerazione...il discorso è molto ampio,molto di più delle mie capacità,nel mio piccolo cerco fin dove posso di dare il mio scarso contributo...sperando che se riesco a piantare qualche seme,i posteri ne sappiamo in futuro raccoglierne i frutti...