Prima di fare analisi di mercato è meglio approfondire il livello della pressione fiscale complessiva nel belpaese e poi forse pensare ad altro ciuz
La mia osservazione deriva da un caso pratico vissuto in prima persona, in cui dopo circa un annetto la conclusione è stata che il mercato acquisito dalla vendita su internet, a prezzi concorrenziali rispetto ai tedeschi, sarebbe stato minore di quello perso dai clienti affezionati che avrebbero visto nella vendita su internet uno "sminuimento" del marchio. Ok, parlo di quasi 5 anni fa, Torino non è esattamente un posto con poca concorrenza ed il negozio era già avviato da diversi decenni e con la sua bella clientela...Se il posto offre poca concorrenza ( e ne avrei già in mente uno..... anche due...) abbinato a professionalità e coerenza credo proprio di sì....
Io non so a quali posti alludi ove c'è poca concorrenza (dove? se non sono indiscreto...), ma i posti ove c'è poca concorrenza, mi immagino che ce ne sia poca per qualche ragione.
Per una piccola azienda, mi dicono, è intorno al 70%.Prima di fare analisi di mercato è meglio approfondire il livello della pressione fiscale complessiva nel belpaese e poi forse pensare ad altro ciuz
Ti rispondo subito... il posto in questione è Vasto in provincia di CH...vicino casa mia natale.... gli unici altri negozi sono a Fossacesia ( 40 e più Km ) e a Termoli ( 30 Km dovrebbero esserci ). Di ciclisti ce ne sono un bel pò..e varie volte hanno aperto negozi in quella zona, ma tutte le volte gestiti malissimo e con il chiaro intento di spennare il cliente e denigrare gli altri negozi.. Varie volte con i miei amici si è parlato dell'idea di aprire lì un negozio, ma siamo gente diciamo già tutta "occupata"...
Ripeto che secondo me se sai trattare il cliente e cosa migliore sai consigliarlo in modo da fargli spendere bene i suoi soldi riesci a stare a galla... Certamente i periodi d'oro son finiti, ma questo non implica che non sia possibile.
Un paio di spunti per ragionare...Ti rispondo subito... il posto in questione è Vasto in provincia di CH...vicino casa mia natale.... gli unici altri negozi sono a Fossacesia ( 40 e più Km ) e a Termoli ( 30 Km dovrebbero esserci ). Di ciclisti ce ne sono un bel pò..e varie volte hanno aperto negozi in quella zona, ma tutte le volte gestiti malissimo e con il chiaro intento di spennare il cliente e denigrare gli altri negozi.. Varie volte con i miei amici si è parlato dell'idea di aprire lì un negozio, ma siamo gente diciamo già tutta "occupata"...
Ripeto che secondo me se sai trattare il cliente e cosa migliore sai consigliarlo in modo da fargli spendere bene i suoi soldi riesci a stare a galla... Certamente i periodi d'oro son finiti, ma questo non implica che non sia possibile.
Non sono affatto d'accordo.... Secondo la tua analisi allora attività commerciali possono esistere solo al nord italia?? mi sembra leggermente semplicistica ed anche un po "razzista"...anche se non credo sia la parola esatta da utilizzare e con questo non voglio minimamente offenderti...Vasto? Una cittadina da 40.000 abitanti? Ciclisti ce ne sono un bel pò?
Per mandare avanti bene un negozio, un bel pò di clienti, devono essere un botto. Credo che facendo un rapporto pro-capite nr. di clienti / nr. di negozi convenga aprire un negozio a Roma piuttosto che a Vasto, ove vi è una sola autostrada, ma pochi collegamenti veri con l'interno, ove vi è una sola ferrovia diciamo seria, zero aeroporti di livello, lontananza dall'Europa e poi bisogna anche fare i conti con le possibilità economiche dei potenziali clienti, che a fronte di costi fissi uguali in tutta Italia (pizzo a parte) non è uguale ovunque. Al nord il reddito è maggiore, la rete di comunicazione è molto più capillare, materiali dall'estero (States, Asia, Europa Centrale) arrivano + facilmente e quindi a costi minori......non è mica un caso che il nord Italia abbia un'altra marcia, oltre a tante altre considerazioni che qui meglio non approfondire.
Non sono tanti e vero...tant'è che io me li faccio tutte le volte che sono costretto ad andare dal si vende, però non posso certo dirti che non mi pesi....Un paio di spunti per ragionare...
- 30-40 km non sono tanti. Se c'è la convenienza la gente li fa per fare la spesa settimanale, figuriamoci per un "investimento" come una bici di gamma medio/alta.
Uno la buona volontà ce la mette...se poi verrà percepita in maniera errata probabilmente sarà sbagliato il modo di approcciarsi..... Tutto si può dire e tutto si può fare.... Finché ne si parla e basta son tutti bravi (ed io mi ci metto per primo sia ben inteso).- Rileggi la frase in grassetto. Sei sicuro che, con tutta la buona volontà, non rischi di essere percepito dai potenziali clienti allo stesso modo?
Ok, stare a galla si può... ma secondo me, se punti allo stare a galla, non devi puntare sull'alta gamma e non devi puntare alla vendita on-line. La prima rischia di non avere un sufficiente bacino di clientela e la seconda, se si vogliono rispettare le leggi, non conviene farla in Italia.
Proprio questo volevo dire. Magari la "volontà di spennare il cliente" deriva dai costi di esercizio, tasse incluse, rapportati al bacino di clienti. Spesso, io per primo, privilegiamo il venditore che ci fa lo sconto più sostanzioso ed interpretiamo chi non fa sconti come uno che vuole "spennarci"... senza stare a chiederci più di tanto perché non fa sconti.Uno la buona volontà ce la mette...se poi verrà percepita in maniera errata probabilmente sarà sbagliato il modo di approcciarsi..... Tutto si può dire e tutto si può fare.... Finché ne si parla e basta son tutti bravi (ed io mi ci metto per primo sia ben inteso).
Per carità, non sentirti offeso dalle mie considerazioni, non voglio certo denigrare la tua zona, che avrà certamente le sue bellezze e i suoi lati positivi, senza contare che i modi della gente abruzzese, spicci, semplici e diretti, mi piaccion molto.Non sono affatto d'accordo.... Secondo la tua analisi allora attività commerciali possono esistere solo al nord italia?? mi sembra leggermente semplicistica ed anche un po "razzista"...anche se non credo sia la parola esatta da utilizzare e con questo non voglio minimamente offenderti...
Descrivi il posto da me indicato come se fosse una landa desolata....sinceramente, scusa se mi permetto, mi sembra che hai un po di preconcetti....
Il trasporto su gomma in Italia è troppo limitante, è lento e influisce sui costi in maniera esorbitante. Se aumenta la benzina, aumenta il costo del trasporto e quindi aumenta il costo del prodotto trasportato, per chi lo compra alla fonte e per il compratore finale. Se vicino hai una autostrada, una stazione ferroviaria grossa, un aeroporto, la roba ti arriva a minor prezzo e in meno tempo. Se compri Shimano e ti arriva dall'Asia (supponiamo), se sei vicino all'aeroporto dal magazzino la spesa è poca e la velocità è tanta. Se sei lontano è il contrario. L'Italia continentale, quella a Nord del Pò per capirci, ha approvigionamenti rapidi. L'Italia penisulare è meno facilmente raggiungibile. Non si scappa...........in fin dei conti i corrieri ti arrivano dappertutto.... per un negozio ciò è importante...impiegherà un giorno in più, ma nulla di più penso...........
Gli arrosticini? Vengo in Abruzzo domenica, ad una gara a Scanno. Gli arrosticini sono in programma con qualche amico nel pasto post gara........
P.S. Ah...resta il fatto che questi discorsi si fanno meglio davanti una birra e con la fornacella accesa con su gli arrosticini che cuociono...
Voglio sperare che tutto questo pessimismo sia dato dalla congiuntura attuale, economica e politica, perche' altrimenti mi vergognerei un po' a definirmi "italiano".
Vi porto il mio esempio: non ho aperto un negozio di bici ma ho sfruttato le precedenti conoscenze e mi sono messo in proprio. Si, ho rinunciato al lavoro fisso, ad un capo spaccaminchia, a dover inghiottire rospi a seconda della sua luna e mi sono licenziato. A onor del vero partivo da una posizione privilegiata: no mutui, no debiti e possibilita' di usufruire della mobilita'. Bene, semplicemente, anche sentendo in giro, ho preventivato che i primi due anni saro' in perdita, poi, se tutto va come deve, comincero' a guadagnare qualcosa. Non l'ho fatto per diventare ricco, ma per sentirmi qualcosa di piu' di un "servitore". Dimenticavo, ho praticamente buttato alle ortiche sia una laurea inutile che una (ipotetica) posizione di "responsabile vendite Italia" per buttarmi su un lavoro essenzialmente manuale nella speranza di crescere fino ad assumere qualcuno che faccia il lavoro"sporco". Si le spese sono tante e i dubbi ancor di piu' ma MOLTI ce la fanno e io non penso di essere piu' idiota! A distanza di qualche mese le cose stanno iniziando a girare, qualcuno mi cerca e il passivo mensile diminuisce. Non nego che, avendo una moglie e una figlia, avessi avuto dei debiti e fossi stato in affitto probabilmente non avrei avuto il coraggio di farlo.
Negozio di bici? Un mio amico l'ha fatto tre o quattro anni fa, lavora, anche tanto, ma secondo me ha puntato troppo sulla quantita' piuttosto che sulla qualita' col risultato che si trova il locale stracolmo di bici da supermercato appartenenti a persone che non concepiscono spendere piu' di 5 euro per il proprio rottame. Pero' lavora e ci vive. Io la vedrei un po' diversa: vivere del solo caviale e' dura, bisogna mangiare anche patate. C'e' un mondo di gente disposta a spendere non piu' di 5 euro per girare una domenica al mese quando va bene, e c'e' un'elite di bikers che non sa dove sbattere la testa per sostituire le boccole della forcella o sistemare la perdita del proprio impianto frenante da 300 . Questo manca, professionalita', corsi, strumentazioni adeguate e poi farsi conoscere. Va bene, e si deve, riparare la graziella ma quanti clienti arriverebbero se si venisse a sapere che proprio TU sei il mago delle Fox (esempio) Al diavolo l'assistenza ufficiale che si tiene le forche per dei mesi per poi restituirtele col medesimo problema dopo averti chiesto 50-100! Questo manca, la professionalita' del dopo acquisto; e' inutile combattere contro gli acquisti online, bisogna pensare al DOPO acquisto, a quando si presenta il problema!
Imho, e spero di non dovermi ricredere tra un paio d'anni...
come da titolo, apriresti un negozio di biciclette in questo periodo?
è un po di tempo che mi sto ponendo questa domanda...e non trovo risposta.
se si, quale genere e con quali marchi?
Ho combattuto nel commercio per 30 anni.
Ho affrontato tutte le sfide possibili per avviare un'attività e non essere dipendente (schiavo):
- non avevo capitali ne possibilità di chiedere prestiti
- avevo una famiglia a carico
- avevo un mutuo
- la concorrenza all'epoca era massiccia
Ero motivato da una carica indomabile e godevo di un alto livello di professionalità.
In 2 anni ho assorbito tutti i clienti dell'azienda dalla quale mi ero licenziato, tanto che dopo una concorrenza selvaggia, sono stati costretti a chiudere.
Non ho mai avuto paura delle sfide e ne sono sempre uscito vincente, ma di fronte al fatto che io lavoro e questo stato si fotte la fetta più grossa della torta proprio non mi va giù, non lo accetterei nemmeno da un socio di capitali.
Ora come ora non aprirei nessun negozio per farmi succhiare il sangue senza avere nulla in cambio.