Apriresti un negozio di biciclette?

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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shrdlu

Biker poeticus
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Se il posto offre poca concorrenza ( e ne avrei già in mente uno..... anche due...) abbinato a professionalità e coerenza credo proprio di sì....
La mia osservazione deriva da un caso pratico vissuto in prima persona, in cui dopo circa un annetto la conclusione è stata che il mercato acquisito dalla vendita su internet, a prezzi concorrenziali rispetto ai tedeschi, sarebbe stato minore di quello perso dai clienti affezionati che avrebbero visto nella vendita su internet uno "sminuimento" del marchio. Ok, parlo di quasi 5 anni fa, Torino non è esattamente un posto con poca concorrenza ed il negozio era già avviato da diversi decenni e con la sua bella clientela...
Il punto è che il personale qualificato costa... non come un ingegnere ai box della Ferrari, ma comunque costa. Per un po' puoi tenerlo con contratto di apprendistato (e già questo mi fa sorgere dubbi sulla effettiva competenza), ma poi dovrai regolarizzarlo. Il termine "cuneo fiscale" fa pensare a qualcosa? O conti di puntare su un contratto in nero? Se il posto ha poca concorrenza magari è perché c'è poca gente oppure il tasso di sostituzione è comunque basso... senti un corriere e fatti fare un preventivo per la spedizione della merce su piccole quantità. Conti di gestire un magazzino sovradimensionato oppure conti di far aspettare il cliente finché non ti arrivano i pezzi? Oppure, come fa qualcuno, conti di acquistare dal su citato bike-discount e poi vendere i pezzi ricaricandoci un po'?
Non so... io avevo provato a ragionare su un business plan per un negozio di bici in una zona relativamente poco presidiata. Avrei anche avuto la possibilità di farmi presentare ai fornitori da un nome abbastanza conosciuto... ma alla fine ho valutato che il rischio era troppo alto e mi sono tenuto il mio noioso posto fisso (che comunque tanto fisso non è...)
 

albans81

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Io non so a quali posti alludi ove c'è poca concorrenza (dove? se non sono indiscreto...), ma i posti ove c'è poca concorrenza, mi immagino che ce ne sia poca per qualche ragione.

Ti rispondo subito... il posto in questione è Vasto in provincia di CH...vicino casa mia natale.... gli unici altri negozi sono a Fossacesia ( 40 e più Km ) e a Termoli ( 30 Km dovrebbero esserci ). Di ciclisti ce ne sono un bel pò..e varie volte hanno aperto negozi in quella zona, ma tutte le volte gestiti malissimo e con il chiaro intento di spennare il cliente e denigrare gli altri negozi.. Varie volte con i miei amici si è parlato dell'idea di aprire lì un negozio, ma siamo gente diciamo già tutta "occupata"...
Ripeto che secondo me se sai trattare il cliente e cosa migliore sai consigliarlo in modo da fargli spendere bene i suoi soldi riesci a stare a galla... Certamente i periodi d'oro son finiti, ma questo non implica che non sia possibile.
 

samuelgol

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Ti rispondo subito... il posto in questione è Vasto in provincia di CH...vicino casa mia natale.... gli unici altri negozi sono a Fossacesia ( 40 e più Km ) e a Termoli ( 30 Km dovrebbero esserci ). Di ciclisti ce ne sono un bel pò..e varie volte hanno aperto negozi in quella zona, ma tutte le volte gestiti malissimo e con il chiaro intento di spennare il cliente e denigrare gli altri negozi.. Varie volte con i miei amici si è parlato dell'idea di aprire lì un negozio, ma siamo gente diciamo già tutta "occupata"...
Ripeto che secondo me se sai trattare il cliente e cosa migliore sai consigliarlo in modo da fargli spendere bene i suoi soldi riesci a stare a galla... Certamente i periodi d'oro son finiti, ma questo non implica che non sia possibile.

Vasto? Una cittadina da 40.000 abitanti? Ciclisti ce ne sono un bel pò? :nunsacci:

Per mandare avanti bene un negozio, un bel pò di clienti, devono essere un botto. Credo che facendo un rapporto pro-capite nr. di clienti / nr. di negozi convenga aprire un negozio a Roma piuttosto che a Vasto, ove vi è una sola autostrada, ma pochi collegamenti veri con l'interno, ove vi è una sola ferrovia diciamo seria, zero aeroporti di livello, lontananza dall'Europa e poi bisogna anche fare i conti con le possibilità economiche dei potenziali clienti, che a fronte di costi fissi uguali in tutta Italia (pizzo a parte) non è uguale ovunque. Al nord il reddito è maggiore, la rete di comunicazione è molto più capillare, materiali dall'estero (States, Asia, Europa Centrale) arrivano + facilmente e quindi a costi minori......non è mica un caso che il nord Italia abbia un'altra marcia, oltre a tante altre considerazioni che qui meglio non approfondire.
 
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shrdlu

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Ti rispondo subito... il posto in questione è Vasto in provincia di CH...vicino casa mia natale.... gli unici altri negozi sono a Fossacesia ( 40 e più Km ) e a Termoli ( 30 Km dovrebbero esserci ). Di ciclisti ce ne sono un bel pò..e varie volte hanno aperto negozi in quella zona, ma tutte le volte gestiti malissimo e con il chiaro intento di spennare il cliente e denigrare gli altri negozi.. Varie volte con i miei amici si è parlato dell'idea di aprire lì un negozio, ma siamo gente diciamo già tutta "occupata"...
Ripeto che secondo me se sai trattare il cliente e cosa migliore sai consigliarlo in modo da fargli spendere bene i suoi soldi riesci a stare a galla... Certamente i periodi d'oro son finiti, ma questo non implica che non sia possibile.
Un paio di spunti per ragionare...
- 30-40 km non sono tanti. Se c'è la convenienza la gente li fa per fare la spesa settimanale, figuriamoci per un "investimento" come una bici di gamma medio/alta.
- Rileggi la frase in grassetto. Sei sicuro che, con tutta la buona volontà, non rischi di essere percepito dai potenziali clienti allo stesso modo?

Ok, stare a galla si può... ma secondo me, se punti allo stare a galla, non devi puntare sull'alta gamma e non devi puntare alla vendita on-line. La prima rischia di non avere un sufficiente bacino di clientela e la seconda, se si vogliono rispettare le leggi, non conviene farla in Italia.
 

albans81

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Vasto? Una cittadina da 40.000 abitanti? Ciclisti ce ne sono un bel pò? :nunsacci:

Per mandare avanti bene un negozio, un bel pò di clienti, devono essere un botto. Credo che facendo un rapporto pro-capite nr. di clienti / nr. di negozi convenga aprire un negozio a Roma piuttosto che a Vasto, ove vi è una sola autostrada, ma pochi collegamenti veri con l'interno, ove vi è una sola ferrovia diciamo seria, zero aeroporti di livello, lontananza dall'Europa e poi bisogna anche fare i conti con le possibilità economiche dei potenziali clienti, che a fronte di costi fissi uguali in tutta Italia (pizzo a parte) non è uguale ovunque. Al nord il reddito è maggiore, la rete di comunicazione è molto più capillare, materiali dall'estero (States, Asia, Europa Centrale) arrivano + facilmente e quindi a costi minori......non è mica un caso che il nord Italia abbia un'altra marcia, oltre a tante altre considerazioni che qui meglio non approfondire.
Non sono affatto d'accordo.... Secondo la tua analisi allora attività commerciali possono esistere solo al nord italia?? mi sembra leggermente semplicistica ed anche un po "razzista"...anche se non credo sia la parola esatta da utilizzare e con questo non voglio minimamente offenderti...
Descrivi il posto da me indicato come se fosse una landa desolata....sinceramente, scusa se mi permetto, mi sembra che hai un po di preconcetti....
 

albans81

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Un paio di spunti per ragionare...
- 30-40 km non sono tanti. Se c'è la convenienza la gente li fa per fare la spesa settimanale, figuriamoci per un "investimento" come una bici di gamma medio/alta.
Non sono tanti e vero...tant'è che io me li faccio tutte le volte che sono costretto ad andare dal si vende, però non posso certo dirti che non mi pesi....
- Rileggi la frase in grassetto. Sei sicuro che, con tutta la buona volontà, non rischi di essere percepito dai potenziali clienti allo stesso modo?
Uno la buona volontà ce la mette...se poi verrà percepita in maniera errata probabilmente sarà sbagliato il modo di approcciarsi..... Tutto si può dire e tutto si può fare.... Finché ne si parla e basta son tutti bravi (ed io mi ci metto per primo sia ben inteso).

Ok, stare a galla si può... ma secondo me, se punti allo stare a galla, non devi puntare sull'alta gamma e non devi puntare alla vendita on-line. La prima rischia di non avere un sufficiente bacino di clientela e la seconda, se si vogliono rispettare le leggi, non conviene farla in Italia.

Io credo che le maggior entrate siano date non da bici d'alto rango.... ma da quelle standard e sopratutto dalla manutenzione....un buon meccanico può fare la differenza..
 

shrdlu

Biker poeticus
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Uno la buona volontà ce la mette...se poi verrà percepita in maniera errata probabilmente sarà sbagliato il modo di approcciarsi..... Tutto si può dire e tutto si può fare.... Finché ne si parla e basta son tutti bravi (ed io mi ci metto per primo sia ben inteso).
Proprio questo volevo dire. Magari la "volontà di spennare il cliente" deriva dai costi di esercizio, tasse incluse, rapportati al bacino di clienti. Spesso, io per primo, privilegiamo il venditore che ci fa lo sconto più sostanzioso ed interpretiamo chi non fa sconti come uno che vuole "spennarci"... senza stare a chiederci più di tanto perché non fa sconti.
Poi, per carità, magari tutti quelli che hanno cercato di aprire in zona erano tutti squali affamati di guadagni facili, ma la cosa mi sembra piuttosto improbabile. Se ci sono casi di altri negozi che non hanno retto, mi chiederei seriamente il perché questo è successo.
 

samuelgol

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Non sono affatto d'accordo.... Secondo la tua analisi allora attività commerciali possono esistere solo al nord italia?? mi sembra leggermente semplicistica ed anche un po "razzista"...anche se non credo sia la parola esatta da utilizzare e con questo non voglio minimamente offenderti...
Descrivi il posto da me indicato come se fosse una landa desolata....sinceramente, scusa se mi permetto, mi sembra che hai un po di preconcetti....
Per carità, non sentirti offeso dalle mie considerazioni, non voglio certo denigrare la tua zona, che avrà certamente le sue bellezze e i suoi lati positivi, senza contare che i modi della gente abruzzese, spicci, semplici e diretti, mi piaccion molto.
Ho avuto però modo di girellare per l'Italia da Nord a Sud, e un'idea del potenziale economico delle varie zone me la son fatta.
Non sono io che dico che al nord è più facile tirar su una attività commerciale, è un dato di fatto. Noto, notorio e unanimente riconosciuto.
Maggior giro di soldi? Migliori vie di comunicazione? Maggior facilità di reperimento prodotti a prezzi concorrenziali? Maggior spirito imprenditoriale e manageriale? Meno infilitrazioni malavitose e minori "problemi" da queste imposte? Questo e molto altro. Un pò di tutto.

Abito nel Lazio. 3 autostrade: tutte passanti solo per Roma e una che passa anche per Frosinone (la A1). Di fatto due aeroporti. A Roma. Latina senza manco una stazione ferroviaria (è lontana dalla città), come arteria di comunicazione la Pontina, con semafori, rotatorie, limiti ridicoli e velox a gogò. Viterbo e Rieti, collegate rispettivamente con Salaria e Cassia, peggiori della Pontina, perchè ancor più lente. Stazioni ferroviarie da cittadina albanese (con tutto il rispetto), niente autostrade e niente aeroporti.
Ho abitato in Veneto 9 anni. Tutte le provincie collegate da autostrade a tripla corsia (tranne Rovigo che ha solo due corsie), diversi aeroporti, ferrovie fondamentali che passan per quasi tutte le provincie (ferrovie minori a Treviso e Belluno), un passo dai collegamenti con l'est Europa e col centro Europa. Un altro mondo, ma di che parliamo? Vogliam parlare della Lombardia, messa ancor meglio?
L'Abruzzo è una bellissima regione, molto a misura d'uomo e certamente ottima per qualità della vita........ma quanti aeroporti degni di tal nome ha? Quante lineee ferroviarie degne di tal nome ha? Per arrivare in treno da Roma a L'Aquila, tocca passare per Pescara o per Terni. Oltre 3 ore!!!, quante ce ne vogliono da Roma a Bologna!!! La A23/24 (Roma/L'Aquila/Pescara) costa di pedaggio una follia. Come si può pensare che l'Abruzzo, regione fra l'altro poco popolosa dal punto di vista procapite (quint'ultima in Italia), possa essere minimamente competitivo contro i colossi del nord? Il risultato è che nel raggio di 70 km ci son due negozi di biciclette e nell'era della concorrenza internet, ove far arrivare un prodotto dalla Germania costa 6 euro di spese (a volte costa zero se spendi una tot cifra), ancora è grasso che cola che quei due negozi sopravvivano e man mano che prende piede internet, quei negozi sempre più fatica faranno. Quanti potenziali clienti può avere un negozio a metà strada fra i due che comincia da zero, senza un nome? Quanti clienti nel raggio diciamo di 35 km? Chieti, 153 abitanti per km, quanti ce ne sono in 35 km? Quanti di questi vanno in bici? Quanti non acquistano altrove (internet, altri negozi, ecc.ecc.)?
Se gli ecommerce stranieri fan prezzi migliori dei nostri, tante ragioni ci saranno, no? Mica è solo una questione di tassazione. Se in Germania sono il doppio di noi, con autostrade e aeroporti ovunque, ovvio che han mercato maggiore e lavorando su volumi altissimi riescono ad abbassare i prezzi.
Aprire un negozio a Vasto io lo vedo come aprire una bottega di alimentari nell'era dei supermegaipermercati. Altrimenti, catene come Decathlon, la più ramificata di tutte, che in Lombardia ha 19 (diciannove!!) punti vendita, nel Lazio 5 ma tutti a Roma e vicinanze, 6 in Toscana, 6 in Emilia, 7 in Piemonte, 6 in Veneto, si sarebbe già buttata anche in Abruzzo invece di lasciarne solo 2 (due).
Senza offesa, è solo il mio pensiero. o-o
 
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albans81

Biker ultra
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Mi avete praticamente massacrato!!! LOL Tranquillo samuelgol che non mi offendo...tutte le tue considerazioni sono condivisibili....ma io le vedrei più per un azienda che deve costruire componenti che per un si vende...in fin dei conti i corrieri ti arrivano dappertutto.... per un negozio ciò è importante...impiegherà un giorno in più, ma nulla di più penso...
Comunque ragazzi come siete pessimisti.... un minimo di sogni lasciateli....LOL... io continuo a pensare che sarebbe un buon posto e che con passione ci si possa riuscire... Se qualcuno del forum lo aprirà mai sicuri che sarò il primo cliente!!!
Come esempio porterei un negozio da me conosciuto che ha aperto da massimo due anni in una località che adesso non so se posso dire ( mi sembra brutto....non so...) che ha saputo azzeccare il targhet...specializzato in bici diciamo "fighe" singlespeed..avete capito....bhè ha riempito la città di quelle bici ed il suo negozio è sempre pieno di ciclisti, ormai è diventato un punto di ritrovo.... Queste cose mi fanno credere che ce la si possa fare....


P.S. Ah...resta il fatto che questi discorsi si fanno meglio davanti una birra e con la fornacella accesa con su gli arrosticini che cuociono...
 

samuelgol

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..........in fin dei conti i corrieri ti arrivano dappertutto.... per un negozio ciò è importante...impiegherà un giorno in più, ma nulla di più penso...........
Il trasporto su gomma in Italia è troppo limitante, è lento e influisce sui costi in maniera esorbitante. Se aumenta la benzina, aumenta il costo del trasporto e quindi aumenta il costo del prodotto trasportato, per chi lo compra alla fonte e per il compratore finale. Se vicino hai una autostrada, una stazione ferroviaria grossa, un aeroporto, la roba ti arriva a minor prezzo e in meno tempo. Se compri Shimano e ti arriva dall'Asia (supponiamo), se sei vicino all'aeroporto dal magazzino la spesa è poca e la velocità è tanta. Se sei lontano è il contrario. L'Italia continentale, quella a Nord del Pò per capirci, ha approvigionamenti rapidi. L'Italia penisulare è meno facilmente raggiungibile. Non si scappa.
........
P.S. Ah...resta il fatto che questi discorsi si fanno meglio davanti una birra e con la fornacella accesa con su gli arrosticini che cuociono...
Gli arrosticini? :sbavon: Vengo in Abruzzo domenica, ad una gara a Scanno. Gli arrosticini sono in programma con qualche amico nel pasto post gara :sbavon:
 

Oettam16

Biker serius
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In linea di massima si e...diciamo che non si sa mai :-D !
Però forse cercherei più che altro di rompere le "lobby" di certi importatori, i quali sono spesso responsabili dei prezzi e delle forniture, in modo da offrire un servizio e dei prodotti diversi dalla concorrenza! ... un poco OT ma passatemela!
;-)
 

maxilconte

Biker infernalis
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Voglio sperare che tutto questo pessimismo sia dato dalla congiuntura attuale, economica e politica, perche' altrimenti mi vergognerei un po' a definirmi "italiano".
Vi porto il mio esempio: non ho aperto un negozio di bici ma ho sfruttato le precedenti conoscenze e mi sono messo in proprio. Si, ho rinunciato al lavoro fisso, ad un capo spaccaminchia, a dover inghiottire rospi a seconda della sua luna e mi sono licenziato. A onor del vero partivo da una posizione privilegiata: no mutui, no debiti e possibilita' di usufruire della mobilita'. Bene, semplicemente, anche sentendo in giro, ho preventivato che i primi due anni saro' in perdita, poi, se tutto va come deve, comincero' a guadagnare qualcosa. Non l'ho fatto per diventare ricco, ma per sentirmi qualcosa di piu' di un "servitore". Dimenticavo, ho praticamente buttato alle ortiche sia una laurea inutile che una (ipotetica) posizione di "responsabile vendite Italia" per buttarmi su un lavoro essenzialmente manuale nella speranza di crescere fino ad assumere qualcuno che faccia il lavoro"sporco". Si le spese sono tante e i dubbi ancor di piu' ma MOLTI ce la fanno e io non penso di essere piu' idiota! A distanza di qualche mese le cose stanno iniziando a girare, qualcuno mi cerca e il passivo mensile diminuisce. Non nego che, avendo una moglie e una figlia, avessi avuto dei debiti e fossi stato in affitto probabilmente non avrei avuto il coraggio di farlo.
Negozio di bici? Un mio amico l'ha fatto tre o quattro anni fa, lavora, anche tanto, ma secondo me ha puntato troppo sulla quantita' piuttosto che sulla qualita' col risultato che si trova il locale stracolmo di bici da supermercato appartenenti a persone che non concepiscono spendere piu' di 5 euro per il proprio rottame. Pero' lavora e ci vive. Io la vedrei un po' diversa: vivere del solo caviale e' dura, bisogna mangiare anche patate. C'e' un mondo di gente disposta a spendere non piu' di 5 euro per girare una domenica al mese quando va bene, e c'e' un'elite di bikers che non sa dove sbattere la testa per sostituire le boccole della forcella o sistemare la perdita del proprio impianto frenante da 300€ . Questo manca, professionalita', corsi, strumentazioni adeguate e poi farsi conoscere. Va bene, e si deve, riparare la graziella ma quanti clienti arriverebbero se si venisse a sapere che proprio TU sei il mago delle Fox (esempio) Al diavolo l'assistenza ufficiale che si tiene le forche per dei mesi per poi restituirtele col medesimo problema dopo averti chiesto 50-100€! Questo manca, la professionalita' del dopo acquisto; e' inutile combattere contro gli acquisti online, bisogna pensare al DOPO acquisto, a quando si presenta il problema!
Imho, e spero di non dovermi ricredere tra un paio d'anni...:smile:
 

albans81

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Voglio sperare che tutto questo pessimismo sia dato dalla congiuntura attuale, economica e politica, perche' altrimenti mi vergognerei un po' a definirmi "italiano".
Vi porto il mio esempio: non ho aperto un negozio di bici ma ho sfruttato le precedenti conoscenze e mi sono messo in proprio. Si, ho rinunciato al lavoro fisso, ad un capo spaccaminchia, a dover inghiottire rospi a seconda della sua luna e mi sono licenziato. A onor del vero partivo da una posizione privilegiata: no mutui, no debiti e possibilita' di usufruire della mobilita'. Bene, semplicemente, anche sentendo in giro, ho preventivato che i primi due anni saro' in perdita, poi, se tutto va come deve, comincero' a guadagnare qualcosa. Non l'ho fatto per diventare ricco, ma per sentirmi qualcosa di piu' di un "servitore". Dimenticavo, ho praticamente buttato alle ortiche sia una laurea inutile che una (ipotetica) posizione di "responsabile vendite Italia" per buttarmi su un lavoro essenzialmente manuale nella speranza di crescere fino ad assumere qualcuno che faccia il lavoro"sporco". Si le spese sono tante e i dubbi ancor di piu' ma MOLTI ce la fanno e io non penso di essere piu' idiota! A distanza di qualche mese le cose stanno iniziando a girare, qualcuno mi cerca e il passivo mensile diminuisce. Non nego che, avendo una moglie e una figlia, avessi avuto dei debiti e fossi stato in affitto probabilmente non avrei avuto il coraggio di farlo.
Negozio di bici? Un mio amico l'ha fatto tre o quattro anni fa, lavora, anche tanto, ma secondo me ha puntato troppo sulla quantita' piuttosto che sulla qualita' col risultato che si trova il locale stracolmo di bici da supermercato appartenenti a persone che non concepiscono spendere piu' di 5 euro per il proprio rottame. Pero' lavora e ci vive. Io la vedrei un po' diversa: vivere del solo caviale e' dura, bisogna mangiare anche patate. C'e' un mondo di gente disposta a spendere non piu' di 5 euro per girare una domenica al mese quando va bene, e c'e' un'elite di bikers che non sa dove sbattere la testa per sostituire le boccole della forcella o sistemare la perdita del proprio impianto frenante da 300€ . Questo manca, professionalita', corsi, strumentazioni adeguate e poi farsi conoscere. Va bene, e si deve, riparare la graziella ma quanti clienti arriverebbero se si venisse a sapere che proprio TU sei il mago delle Fox (esempio) Al diavolo l'assistenza ufficiale che si tiene le forche per dei mesi per poi restituirtele col medesimo problema dopo averti chiesto 50-100€! Questo manca, la professionalita' del dopo acquisto; e' inutile combattere contro gli acquisti online, bisogna pensare al DOPO acquisto, a quando si presenta il problema!
Imho, e spero di non dovermi ricredere tra un paio d'anni...:smile:

Tutto il mio rispetto!!! Ed un grosso in bocca al Lupo!!!!!
 

iz5dki

Biker dantescus
25/3/07
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lucca
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Ghost 29 Amr Carbonio
come da titolo, apriresti un negozio di biciclette in questo periodo?
è un po di tempo che mi sto ponendo questa domanda...e non trovo risposta. :nunsacci:
se si, quale genere e con quali marchi? :spetteguless:

Ciao, quarda la risposta mi viene spontanea, in questo momento con tutto quello che succede in Italia, col Governo che abbiano, la crisi che ci attanaglia, la mafia che ritorna a dominare, il terrorismo che rispunta, senza contare che ci si mette pure il Terremoto, non mi passa per la mente .

Auguri!!!

BUONA STRADA :hahaha::i-want-t:
 
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Biker cesareus
30/8/08
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Salento
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BiXs Sauvage 100
Ho combattuto nel commercio per 30 anni.
Ho affrontato tutte le sfide possibili per avviare un'attività e non essere dipendente (schiavo):
- non avevo capitali ne possibilità di chiedere prestiti
- avevo una famiglia a carico
- avevo un mutuo
- la concorrenza all'epoca era massiccia

Ero motivato da una carica indomabile e godevo di un alto livello di professionalità.

In 2 anni ho assorbito tutti i clienti dell'azienda dalla quale mi ero licenziato, tanto che dopo una concorrenza selvaggia, sono stati costretti a chiudere.

Non ho mai avuto paura delle sfide e ne sono sempre uscito vincente, ma di fronte al fatto che io lavoro e questo stato si fotte la fetta più grossa della torta proprio non mi va giù, non lo accetterei nemmeno da un socio di capitali.

Ora come ora non aprirei nessun negozio per farmi succhiare il sangue senza avere nulla in cambio.
 

Devastazione

Biker marathonensis
26/10/09
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Terranova Pausania
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Ho combattuto nel commercio per 30 anni.
Ho affrontato tutte le sfide possibili per avviare un'attività e non essere dipendente (schiavo):
- non avevo capitali ne possibilità di chiedere prestiti
- avevo una famiglia a carico
- avevo un mutuo
- la concorrenza all'epoca era massiccia

Ero motivato da una carica indomabile e godevo di un alto livello di professionalità.

In 2 anni ho assorbito tutti i clienti dell'azienda dalla quale mi ero licenziato, tanto che dopo una concorrenza selvaggia, sono stati costretti a chiudere.

Non ho mai avuto paura delle sfide e ne sono sempre uscito vincente, ma di fronte al fatto che io lavoro e questo stato si fotte la fetta più grossa della torta proprio non mi va giù, non lo accetterei nemmeno da un socio di capitali.

Ora come ora non aprirei nessun negozio per farmi succhiare il sangue senza avere nulla in cambio.

Ecchettelodicoafa' ??

Senza considerare poi le spese da affrontare se si hanno dei dipendenti,spese e rischi,perché in questo paese il datore di lavoro e' sempre e solo visto come un bruto sfruttatore da punire e basta.
 
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