La DH, al netto di bighe ed assetti personali (e già questa è una forzatura mica da ridere) è impossibile da catalogare.
Sono troppe le particolarità dei singoli rider e sono troppo eterogenee le caratteristiche che rendono diversi, all'interno degli insiemi stessi, sia i campioni pro, sia gli agonisti delle gare italiane, sia gli amatoriali delle gare italiane, sia i non agonisti del we (qua ci sono io)...per non parlare delle differenze tra i singoli tracciati.
In estrema sintesi (e partendo da una tecnica almeno discreta):
- il rider super allenato, che fa leva sulle doti altletiche e magari dalla tecnica non sopraffina, farà in modo di poter pedalare sempre ed ovunque per guadagnare il secondo, quindi magari monterà le 165mm;
- il rider che fa leva sullo studio del tracciato e sulla singola opportunità di sfruttare la propria esperienza di guida per ricavare il max dal tracciato, punterà sulle accortezze tecniche che gli permettano di esaltare le proprie caratteristiche (ad esempio le pedivelle da 175...visto che, come noto nel settore di chi corre in moto in pista, la pressione esercitata sulla pedivella esterna è fondamentale per "sentire" il mezzo).
Questo giusto per semplificare all'estremo.
Resta il fatto che il dhiller da gara adatterà la propria biga ogni singola volta alla singola pista: così a caldirola (e volendo anche Pila), dove non esistono pietre nemmeno se ce le portassero i flinstone, il rischio di arare a terra è più basso ed un 175 permette di avere la "sensibilità" sopra detta...mentre sulla varigotti, nella parte bassa, con delle 175 si rischia di dover chiedere l'intervento dei vigili del fuoco per essere rimasti incastrati tra due rocce.
Quindi nessuno a torto...e tutti hanno ragione visto che nessuno, meglio di noi stessi, conosce se stesso.
Certo è che, quando si parla di ambito gare, ci sono degli assoluti, come il fatto che le 175 offrono un maggiore controllo/pressione in curva.
Quando si parla di uso "for fun", le 165 possono togliere da qualche impaccio...