AM e FR nel Biellese, Laghi e VCO (Maggio-Giugno 2010) - Info e appuntamenti

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POL per domani mattina propone Mottarone - Tre Alberi. Ma da quand'è che vi è venuta la fissa di andare negli stessi posti subito dopo esserci stati?! :-P ihih


Nel weekend è probabile che io vada in Valle d'Aosta (precisamente in Val d'Ayas, Champoluc). Qualcuno vuole venire a farsi un bel giro da quelle parti? o-o
 
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Sembra un bel giro, proverò a farlo...



Ma da quand'è che vi è venuta la fissa di andare negli stessi posti subito dopo esserci stati?! :-P ihih

Happyesploratore...

Chi c'è questa domanica?

P.S. Ricordatevi che io ho fatto il doppio
 

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Domenica piove.
Sabato vado sul Tamaro al bikepark causa compagnia discesosa.


Ieri giro strabellissimo con Pol sul Mottarone.
La giornata era strepitosa.


Siam saliti da Armeno, arrivando a Coiromonte da una sterrata che non avevamo mai fatto, piuttosto faticosa, ma in bei boschi di castagni e faggi, di fianco al torrente gorgogliante.







Da Coiro al Motta, passando dal Monte Falò, non si incontrano più jeep, perché han chiuso ai motori la sterrata (sob). Che bello salire al Motta da lì... Nonostante il ritmo dannatamente veloce che mi imponeva la RIP9 di Pol, una volta rotto il fiato, si saliva decisi, piacevolmente. Che panorami, l'arietta fresca, l'aria limpida, il sole perfetto, tanti laghi, boschi rigogliosi, pascoli e mucche, M. Rosa e compagnia bianca... Wow!





che poser...





Sull'asfalto dell'ultimo pezzo andavamo sù al ritmo dei crosscountristi e bitumari. Si stava troppo bene.











La discesa prescelta è forse la mia preferita del Motta: quella che scende all'Alpe Tre Alberi. Spettacolare.



Dopo un paninello al sole alla baita CAI, freeride nei prati fino a collegarsi al sentiero tra le betulle, con tratti tra rocce erose, passaggi molto tecnici e tratti flow, sempre a guardar il blu del Lago d'Orta... Che bellezza.













peccato che mi abbia tagliato un pezzo... era un gradone allucinante...








Solo due passaggini non son riuscito a farli in sella, ma anche Pol è veramente in gamba. (io proprio non capisco chi sparla delle 29er...).
1100m di dislivello davvero gustosi. E a pranzo ero a casa per la grigliata... stupendo.
 

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Ho riesumato il cell vecchio, perché in quello nuovo è morto l'audio e lo schermo . E quello vecchio non era stato sostituito per sfizio: non tiene la carica e si sente poco.
L'altra sera mi è morta la batteria ed ero fuoricasa. Quando son tornato alle 2 di notte e l'ho attaccato alla presa, era tardi per richiamare, sorry. o-o

La salita per Coiromonte è ben segnalata sia con i segni bianco-rossi che con dei cartelli handmade.
Non ho una mappa virtuale della zona. Il Portale Cartografico Nazionale di quell'area ha brutte e vecchie mappe poco leggibili.
Cmq, da Armeno andando a Coiromonte, prima di scendere al torrente Ondella e salire sulla strada tutta a tornanti nella faggeta, appena fuori dal paese, sulla sinistra c'è una cappellina e una sterrata che inizia da lì.
Parte abbastanza blanda, poi ha alcuni strappi. Si segue sempre la strada principale, che costeggia il Torrende Ondella; non mancano mai i segnali bianco/rossi o i cartelli rudimentali.
Seguendo le indicazioni, la strada diventa sentiero; dopo un guado si scavalca una staccionata e si segue la strada sulla destra (l'unica che c'è). Si passa un pascolo, proseguendo bassi sempre sulla strada, e poco dopo si sale per il secondo pascolo fino ad un cancello (la catena non ha lucchetto). Quello è l'unico momento in cui la prima volta ho avuto dei dubbi. Ma quando lo sai, al secondo pascolo sali sù dritto nel prato e in 30m arrivi alla strada agevolmente.
Si continua fino a Coiromonte con delle salite piuttosto severe, ma ben ombreggiate.

Per la discesa: giù per prati fino alla partenza dello skilift "Omegna". Da lì il sentiero è evidente sul costone che punta verso il Lago d'Orta. Al Piz dell'Omo c'è un segnavia: segui per l'Alpe Tre Alberi.
L'altro sentiero "per escursionisti esperti", che picchia giù dritto per Omegna, è ancora da sperimentare... ma penso che sia maledettamente difficile. Forse è meglio prima fare un sopralluogo a piedi.
Fino all'Alpe Tre Alberi non ci sono bivi. Da lì noi siam scesi per la sterrata fino all'Alpe Selviana, ma volendo si potrebbe proseguire la divertente discesa fino ad Omegna.
Altra alternativa è cercare di stare in cresta, ma bisogna fare un pezzo freeride in salita/discesine tra i castagni e pini, fino ad intercettare una delle sterrate che rimane alta tra la valle del Pescone e il Lago d'Orta. Ce ne sono diverse, molto belle, che avevo visto a piedi in varie esplorazioni. Ma dal Tre Alberi a queste sterrate non ho ancora provato a girare...
EDIT: Su una vecchia mappa ho trovato ora che c'era un sentiero che proprio dall'Alpe Tre Alberi prosegue in cresta... chissà mai che non ci sia ancora adesso?!
 

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Biker pazzescus
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Il Monte Massone sta sgomitando tra gli impegni per farsi conquistare prossimamente. Lo sto studiando.
Alla mia idea malata si è aggiunta la richiesta di Pol di raggiungere quella vetta.
2161m. Più o meno come la Zeda, ma con una salita decisamente meno amichevole.
Da Ornavasso a Cortevecchio 12km da 215m a 1520m su brutto asfalto e sterrato in cima... quasi l'11% di pendenza media, con tanti strappi sopra al 20%. Poi fino a 1904m, alla Bocchetta, c'è una vecchia mulattiera a tratti franata, della Linea Cadorna, tra i rododendri, che sale a zigzag. Alla Bocchetta si potrebbe lasciar la bici e salire in vetta a piedi.
Dalla Bocchetta poi si fatica ancora sui saliscendi che toccano il Poggio Croce e il Monte Cerano, Monte Zuccaro (altri 250m di dislivello in salita), per arrivare all'Alpe Quaggione e scendere sull'L41 (mi pare) fino ad Omegna.

Forse è meglio fare il contrario, arrivando all'Alpe Quaggione in macchina...


Dal Monte Cerano, in primo piano il Poggio Croce e dietro, il più alto, il Monte Massone

Altre foto

Ho trovato questa concisissima descrizione di qualcuno che l'ha fatto:
Altre belle foto



 

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Biker pazzescus
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Oh, maverik... azzus... la prox volta diccelo con un pelo più di anticipo!

Ieri sono andato sul Tamaro a girar nel bikepark con Pablo... bello bello. Parecchio faticoso, soprattutto per il clima afoso tropicale e per la fisicità del tracciato, ma spettacolare.
Meta da non scartare: In alto è tipo Livigno, in basso tipo Mottarone.
 
4/8/06
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Sj
Stamattina volevo fare il percorso della Maratona della Valle Intrasca, ma al contrario (partendo da Miazzina-PianCavallone...).

Arrivato a circa 15' da Pian Cavallone il meteo mi ha fatto ripiegare verso "British Miazzina" passando dal Km verticale






Questo giro non finirà mai di stupirmi: sempre molto bello

P.S. Sto ancora aspettando la pioggia
 

maverikk

Biker assatanatus
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Lo so ragazzi, ma è stata una di quelle decisioni prese all'ultimo.
Mi trovavo a girare di sera a fare shopping con mia moglie (apertura straordinaria dell'iper fino alle 24.00 venerdì scorso, vedete l'ora in cui ho trovato "rifugio" in mtb-forum) e così per la stanchezza dei km a piedi tra i negozi (cercando vanamente di dropparne qualcuno) la mia mente ha elaborato questa solenne decisione.
A breve posterò "qualche" foto del "giretto".
 

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Bravo!
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Aggiungo un paio di altre foto di mercoledì scorso:




Scendendo al Tre Alberi...
 

maverikk

Biker assatanatus
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Verbania
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Ed ecco un pò di foto del luuungo giro di sabato scorso.
In effetti già 5 anni fa ero andato ai piedi dello Zeda con la bici, ma si trattava di un vecchio cancello rigido in acciaio, freni cantilever, ecc., insomma non è che si potesse chiamare mtb, ma per me erano altri tempi...
Dunque son partito da Verbania (zona stadio) e mi sono pippato l'asfalto che sale verso Aurano, ma la Valle Intrasca è sempre gradevole da pedalare, con i suoi scorci sul torrente San Giovanni


quindi dopo Aurano è stata la volta dell'Alpe Segletta, e solo chi l'ha fatta almeno una volta in bici può sapere cosa significa, soprattutto farla con una full da oltre 13 chili



da qui sterrato che poi diventa sentiero, in direzione Calpera, molto ma molto divertente. Scende giù a fondo valle



e poi risale su, un ultimo strappetto da fare a piedi e poi si arriva a Calpera



Da qui si prende un comodo sterrato (comodo solo per la larghezza, un pò meno per la salita...) e dopo un bel pò di tornanti si raggiunge la strada asfaltata per Alpe Colle.
Qui, per l'andata, ho percorso lo sterrato che rasenta i monti Spalavera e Bavarione lungo il versante sud, in direzione del Passo Folungo, con le sue caratteristiche costruzioni della Linea Cadorna



Quindi dal Passo Folungo comincio a salire verso il Pian Vadà, 5 anni fa il sentiero era messo veramente male, adesso è diventato una gippabile, ma come salita resta sempre bello tosto.
Si intravede qua è là qualche strisciata di neve "sporca"



Ma il bivacco è ancora lontano



Lo raggiungo, è veramente rimesso a nuovo, ma chiuso....purtroppo (come già mi avevano anticipato), e menomale che è un bivacco...



Mi volto indietro a guardare lo sterrato che ho scalato, da non crederci



Qui la gippabile si conclude e comincia un sentiero abbastanza esposto ma ancora pedalabile.
Solo un paio di centinaia di metri finali sono da fare a piedi, almeno in salita, ma ormai sono giunto a destinazione, quota 1829 mt, nel punto in cui per salire in cima conviene lasciare la bici e proseguire solo a piedi. Sono arrivato.







Non si vede un granchè del Lago Maggiore a causa della forte foschia, ma che importa ormai





La discesa è proprio da brivido





Quindi tornato a Passo Folungo percorro il rimanente versante nord del Bavarione e dello Spalavera, fino al Colle, quindi il solito divertente sentierino per il Morissolo, a seguire lo sterrato dei ciccioni fino a Piancavallo



E da qui luunga discesa in direzione Pian di Sole, Esio, Albagnano, Bee, Vignone, Verbania, alternando appena possibile l'asfalto con i sentieri.



A vederlo così sulla mappa mi fa un certo effetto e non mi pare vero di essermi ciucciato 76 km e oltre 1700 mt di dislivello totale in salita in una sola giornata.
 

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Grande maverik!
Giro davvero impegnativo. Se non ci fosse stata quella foschia sarebbe valsa la pena di salire in vetta (lasciando la bici dove ti sei fermato). Ma la prox volta mi sa che mi porterò ugualmente la bici in vetta, se arriverò lì ad un'ora decente.
Con Pol siamo arrivati in cima al tramonto, con un freddo porco, quindi non ci siamo goduti per niente la discesa dalla cima, su quel fondo difficilissimo e con le dita ghiacciate...
A partire da Cannero i km non sono 76, ma una sessantina e il dislivello (fino in vetta) 2000m.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo