Propongo una variante, per rendere più pepata la discesa e meno tormentato il trasferimento. (verde sentiero, giallo sterrata)
1° variante: Dunque, tanto per giocare nei bei prati fioriti, l'erba bassa, schiacciata, appena liberata dalla neve (quindi senza pastori che abbiano motivo di reclamare), potremmo rimanere alti su una traccia di sentiero che da appena sotto la diga resta in costa, fin sopra il lago delle Streghe.
2° variante: invece di scendere sul sentiero lungo il torrente Devero, si scende dall'altro lato della strada (scendendo a destra). In una settimana con queste temperature, la neve alla fine della staccionata sarà bella che sciolta.
3° variante: il sentiero che si collega la mulattiera di Goglio con la sterrata per l'Alpe Bondolero è troppo malconcia: tra frana, slavine e tanti singoli alberi caduti, si fa una fatica assurda e si perde un sacco di tempo a fare quel tratto. Al momento è sconsigliabile. E' meglio scendere a Goglio e salire da Esigo con calma. Spingere per spingere, meglio non tribulare!
Quindi, appena imboccato quel sentiero che si stacca dalla mulattiera, invece di salire a destra, scendiamo a sinistra, probabilmente ricollegandoci alla nuova sterrata che serve quegli alpeggi visti più in alto. Dopo poco, alla fine del piccolo gruppo di baite, si continua in piano a destra, fino ad un altro alpeggio 50m dopo. Subito un sentierino a zigzag scende ripido fino sopra Goglio...
Alt.
Oh, cazzo... no... guardano bene la cartina non è quella rossa che rimane alta il sentiero che abbiamo fatto! è quello che avremmo dovuto fare! Noi siamo scesi sulla mulattiera di Goglio fino alla fine dei tornanti e ci siamo infilati su un sentiero da cinghiali alla fine del lungo rettilineo. Poi abbiamo intercettato alla fine della slavina i segni bianco-rossi che scendevano di quel sentiero che ora stavo tracciando di verde. Gli escursionisti a cui abbiamo chiesto info erano proprio a quegli alpeggi lì, più bassi, non all'Alpe Chiovende 1391m!!! Infatti poi abbiamo spinto parecchio fino ad arrivare alla frana con la cascata. Invece lì saremmo dovuti arrivare da un sentiero già in quota. Ecco svelato l'arcano! Siamo scesi fino a 1255m e poi risaliti. 100m in più gratis. Uff. Pazienza, siam sopravvissuti lo stesso. Ma che fatica!
Quindi come 3a variante, invece di scendere a Goglio e risalire, ci sbatteremo di più a trovare quel sentiero che rimane alto. Cacchio sarà un po' segnata 'sta Veja di scuetar!! ci sono già i cartelli al Devero! grrr.
in questo modo dovremmo arrivare alla frana stando più o meno in piano, quindi con fatica decisamente inferiore, benché gli alberi caduti siano sempre numerosi, un po' di pulizia che ho fatto può tornare comoda
Ok. Quindi così si arriva alla strada del Bondolero con molta meno fatica, mi auguro.
4° variante: per tagliare via la parte più noiosa della via degli scoiattoli, arrivati al bivio (subito dopo il quale ho rischiato di perforarmi un polmone e un gomito con quell'albero caduto), potremmo scendere verso Quarterone, Balmelle e arrivare a Croveo quasi interamente su sentiero... anche bello ripido e tornantinoso...
che dopo quel bel tratto flow, ci sta divinamente!!
E' quello a cui ti riferivi, VaPian?
Da Croveo, si risale brevemente a Beola per poter fare quel sentiero in saliscendi che porta fino sopra Baceno. Mi ispira molto. Dev'essere piacevole. Da Cresta si scende sulla cresta
, per poi piegare a destra e arrivare a Baceno su sentiero.
Dalla chiesa di Baceno, si scende sulla bella mulattiera che arriva a Verampio.
Se si ha tempo si fa una capatina agli Orridi, sennò in 3 minuti si torna al Formaggeria di Crodo.
Così mi pare fiko.
Senza sprecare dislivello su roba banale.
E risparmiando energie sopra Goglio, si può far la variante sopra Baceno che dev'essere panoramica, ben esposta al sole, in faggeta... e nuova, da esplorare!
:-?
Pranzo precoce alla diga, con panino panoramico doc (la salita la prossima volta sarà interamente sgombra) e pausa merenda alla meravigliosa cascata di Esigo. Eh?!