Ieri bel giro esplorativo in buona compagnia.
M'è spiaciuto che non ci fossero soprattutto il Tetta e il Turi, che solitamente apprezzano molto questo genere in stile "fragolina di bosco".
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/4160
La salita su asfalto ha degli scorci interessanti sul lago d'Orta, poi ci si tuffa in bellissimi boschi e su sterrata si sale fino all'Alpe Camasca, dove si aprono grandi pascoli che nelle giornate limpide mostrano tutto il lago. La strada per l'alpe Ranghetto porta alla bocchetta che guarda in Val Strona, dalla quale ci si lancia sul bel singletrack che serpeggia morbido nella faggeta.
Dopo aver sfiorato brevemente l'asfalto, si continua la discesa su sentieri più selvaggi, saziando il piacere pionieristico dell'esplorazione di luoghi nascosti e tracce dimenticate, dissolvendo il digusto e terrore di dover scendere su bitume.
Freeride.
o-o
Roadbook:
Salita:
Da Omegna 292m si sale a Quarna Sotto 796m su asfalto (8km 1h).
Alla chiesetta in centro paese c'è una fontana.
Sulla SX scende una strada in porfido che conduce ad una piazzetta col disegno di un corno nella pavimentazione.
Si prosegue stando sulla DX su via Varallo fino ad oltrepassare un ponticello, un mulino e una chiesetta ben restaurata.
La stradina asfaltata, dopo una discesa e una salita ripida, diventa sterrata e con pendenze piacevoli in ariose faggete, con solo brevi e rari strappi, e rimanendo sulla strada principale si arriva all'Alpe Camasca (8km 1h30').
Arrivati all'alpeggio, ci si riallaccia alla strada asfaltata che arriva da Quarna. Riprendendo a salire, in un paio di minuti si passa di fianco ad una chiesettina con una fontana 1160m
[se non ricordo male la quota]. Ancora 2 minuti su asfalto e, sempre seguendo la strada principale, si torna su sterrato.
La salita termina sulla sella 1266m tra il Monte Mazzoccone e il Monte Croce, prima del M. Congiura.
Diversi segnavia invogliano nuove altre esplorazioni. Una capatina sul Monte Mazzoccone sarà sicuramente molto panoramica.
Discesa:
Imboccando il sentiero T20 (sul cartello bianco) per Fornero, si scende su un singletrack molto ben tenuto, con gradini e segni bianco-rossi sugli alberi. Sarebbe anche piuttosto facile, non banale, e scorrevole, ma c'è da prestare attenzione vista la coltre di foglie che può nascondere un trabocchetto. Divertente!
Dopo aver attraversato un pascolo si sbuca nei pressi di un nucleo di case. Scendendo sulla stradina asfaltata per 200m circa, superata un'area picnic, sulla DX si imbocca subito il sentiero che, dopo un ponticello visibile dall'asfalto (riferimento per riconoscere il sentiero da prendere, essendo senza cartelli), sale brevemente fino ad un alpeggio. Si attraversa traversalmente il pascolo (verso est) e su un saliscendi nel bosco un po' esposto si raggiunge un altro alpeggio, dal quale si riprende a scendere sull'unico sentiero.
Al successivo alpeggio seguire i segnavia per Fornero.
Dopo 4-5 tornantini si giunge ad una casa solitaria, con una sterrata che risale sul versante opposto della valletta ricongiungendosi all'asfaltata lasciata in precedenza. Ma se si passa a fianco di quella casetta, si costeggia il ruscello su un sentierino invitante. Dopo 50m il sentiero attraversa il ruscello e prosegue in saliscendi nel bosco.
Poco prima di un altro ponticello si lascia il sentiero con il segnavia bianco-rosso (che dopo il ponticello riprenderebbe a salire!) e ci si butta giù sulla deviazione a SX lungo un tubo di presa dell'acqua. Il sentiero, benché palesemente poco usato, è scorrevole e divertente. Non ci sono false tracce su cui perdersi.
Proseguendo sul singletrack, all'unico bivio, si sta a SX, riprendendo il segnavia bianco-rosso. Pascoli, antiche costruzioni abbandonate di pietra, ponti, cascatelle, tante curvette... molto divertente e bucolico.
In conclusione di questa pacchia, il sentiero liscio serpeggia a balcone su una grande lanca d'acqua smeraldo, che invoglia un rigenerante bagno estivo. Un'alta passerella di ferro su questa lanca segna la fine del divertimento.
Qualche rampa di gradini riporta sù sulla provinciale poco a monte del Comune di Strona, da cui non c'è alternativa ad un trasferimento asfaltato per Omegna: essendo in falsopiano in discesa, con scorci sulle lanche smeraldo del torrente, non pesa.
Esplorazione selvaggia gratificante, in alto su sentieri ben tenuti e nella parte bassa su altri sconosciuti anche agli alpigiani locali.
Freeride old-style.
Poi un bel bagno al lago per lavarmi e presentarmi alla morosa lindo e felice per la porchetta&sangria. :-P
PS: Mao devi smettere immediatamente di fumare! I polmoni asfaltati riducono la capacità di assorbimento dell'ossigeno, lo sai.