Quello che prescrive il
regolamento tecnico FCI all' articolo 85 mi pare
perfettamente in linea con quello che accade in una qualsiasi granfondo: rifornimenti ed assistenza solo in "zone appositamente stabilite a tale scopo"; zone di assistenza "fuori dal percorso di gara in modo da non ostacolare il passaggio dei concorrenti"; riparazioni o cambi anche effettuate "da parte dell'assistenza neutra eventualmente presente". Non vedo chissà quali gravi conseguenze ci sarebbero per la massa dei granfondisti se questa parte del regolamento FCI venisse applicato alla lettera in modo corretto, visto che sostanzialmente è già così.
La norma sul tempo massimo è il classico esempio di come la FCI intende il suo ruolo, finalizzato cioè alla "crema" e vada al diavolo la massa anche se è quella che regge il baraccone. Ad ogni modo, se si prende il tempo nelle non competitive, non vedo quale problema sarebbe pubblicare delle classifiche corredate oltre che dal tempo e dalla posizione da una dizione "FTM" per chi supera il 30%. Di nuovo, non vedo chissà quale dramma.
E' invece demenziale la regola sui cellulari, ho già avuto modo di scriverlo in altro topic, nelle granfondo è un basilare strumento di sicurezza visto che non è possibile presidiare ogni metro del percorso di gara. E dubito che qualunque giudice di gara si sogni di farla rispettare. Capisco il discorso sulla sicurezza delle telecamere (di cui si si stanno occupando anche i produttori di caschi, spaventati dai possibili rischi in tribunale) e che si usino come radio, ma una marathon di 85 km non è una gara in circuito, la possibilità di allertare i soccorsi in caso di incidente è basilare.
Ad ogni modo, la coerenza veniva invocata in un ambito
completamente diverso, a rimarcare la dicotomia dal volere un "più ride che race" ma ad organizzare un "race". Si poteva rispondere che "se organizziamo un ride col piffero che vendiamo 3000 pettorali dieci mesi prima", non buttarla sul "rispetto delle regole" (che ripeto, mi pare sostanzialmente assicurato).