Cari amici,
sono giornate strane queste, surreali, insostenibili.
Mi sento vuoto, sospeso.
Non accetto si debba morire così, in una giornata di festa, tra amici; con il proprio amore al tuo fianco.
Questa è la vita?! Così sembra.
Non la conoscevo, ma poco importa; io ce l’ho messa tutta ma, ahimè, a nulla è servito, non a salvarle la vita se non a sentirla sfumare.
Vederla negli occhi, stringerle la mano, carezzarle il viso... è stato come far mia una vita di ricordi da vecchi amici: uno strano legame che ora mi lacera il cuore.
Amici miei, mi manca.
Stamane, poi, accendo il PC: scarico la posta. Ricevo una e-mail dal buon TheBiker, che saluto: al suo interno, una pagina del quotidiano di "Latina Oggi" con un articolo dedicato a Giuliana Marcheggian: una Piccola Grande Donna, che ora non c’è più.
Il mio pensiero allora, va ad Enrico, suo compagno di vita, prima che di ventura. A lui vanno i miei pensieri, a lui le mie braccia a sorreggerlo, le mie mani a scaldarne le guance solcate dalle lacrime. Mi sento frustrato ma al contempo consapevole di quanto piccolo io sia, di quanto impotente sia l’uomo; quale fragile creatura.
Dall’articolo del quotidiano allora, apprendo, commosso, di quanto Giuliana fosse un’icona amata da tutti; una bella persona che ogni sano ciclista vorrebbe avere come amica al suo fianco.
Ho raccolto poche immagini di questa biker con in fiocchi, dedicandole così una breve
galleria fotografica che la ritrae protagonista della sua passione:
Che serva da monito a tutti.
Ancora maggiore prudenza, amici miei.
Ciao Giuliana! Piccola Grande Donna
A te, il mio saluto; il saluto di un piccolo uomo