accademia nazionale - corso guida

DR_Balfa

Biker grossissimus
Riporto qui delle osservazioni già scritte altrove :-).

Credo che se nelle professioni di montagna "standard" c'è il caos qui è peggio :-)....

Allora dico alcune cose così come sono nella mia regione (Abruzzo) che è una delle poche se non l'unica che ha regolamentato questa professione

1) La Regione, sotto la spinta di alcuni, ha regolamentato la cosa definendo la figura professionale per accompagnare in MTB e rimandando la preparazione alla FCI... insomma io ho avuto da ridire perchè una cosa è preparare un agonista (xc, dh, 4cross) e una cosa è conoscere la montagna ed accompagnare persone in ambiente.
E loro sono gli unici (almeno pore) che possono accompagnare in modo "professionale".
In ogni caso se vuoi ulteriori informazioni cerca sul sito della regione abruzzo.

2) poi ci sono le Guide di MTB che come recita il loro sito:
"Le Guide dell’Accademia possono operare liberamente sull’intero territorio nazionale come riconoscimento dalla Legge 29 marzo 2001, n. 135 “Riforma della legislazione nazionale del turismo” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001 e successive modifiche D.Lgs. 196/2003."
http://www.camera.it/parlam/leggi/01135l.htm
il D.Lgs 196/2003 è quello relativo alla privacy...

Ma leggerei attentamente anche qui http://mybike.myblog.it/archive/2008...erritorio.html
Per assonanza (ed esperienza personale in altri campi) il titolo è valido all'interno dell'associazione che, bisognerebbe leggere lo statuto, potrebbe (più probabilmente è certo) non avere scopo di lucro quindi puoi accompagnare ma "a gratis" :-(... spero di sbagliarmi e che quindi non si ricrei una situazione simili alle guide alpine e agli accompgnatori di media montagna... ma la via tracciata dall'abruzzo :-(...

3) poi c'è AMIBike http://www.amibike.it/ che è riconosciuta dalla UISP quindi se ricordo bene puoi operare solo con tesserati e avere un rimborso spese quindi lavori a gratis...

Poi c'è il solito marasma legislativo italiano...

se le associazioni citate leggono questo post e mi vogliono smentire, ma in maniera chiara ovvero dicono "i nosti maestri/guide possono operare professionalemente e quindi possono essere retribuite" senza nascondersi dietroa leggi cavilli ecc. ben vengano...

Ma a tutti voglio ricordare la sentenza a favore delle Guide Alpine sugli istruttori FASI.

Le professioni di montagna in Italia sono bene o male (a seconda dei punti di vista) regolamentate... la mtb fino ad oggi è sfuggita a questa regolamentazione (forse tranne che in Abruzzo)... ma prima o poi.

Ciao Gianluca

PS non sono un professionista della montagna, ma studiatevi attentamente le leggi sull'abuso di porfessione, sui rischi (responsabilità civili e penali) prima di avventurarvi nell'accompagnamento di chiunque (un bel libro è edito dal CAI "responsabilità dell'accompagnatore" dell'avv. Torti)...

Ciao
 

sembola

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..."Le Guide dell’Accademia possono operare liberamente sull’intero territorio nazionale come riconoscimento dalla Legge 29 marzo 2001, n. 135 “Riforma della legislazione nazionale del turismo” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001 e successive modifiche D.Lgs. 196/2003."
http://www.camera.it/parlam/leggi/01135l.htm
il D.Lgs 196/2003 è quello relativo alla privacy...
Interpretazione un po' "pro domo sua". La legge 135 dice che le Regioni autorizzano l'esercizio delle professioni turistiche: quindi in mancanza di un riconoscimento ufficiale da parte di una regione i diplomi delle "scuole" hanno valore zero a livello professionale. Senza contare che la riforma del Titolo V della Costituzione rende la legge sostanzialmente inapplicabile, in quanto la gestione del turismo è di competenza esclusiva delle Regioni.
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
Interpretazione un po' "pro domo sua". La legge 135 dice che le Regioni autorizzano l'esercizio delle professioni turistiche: quindi in mancanza di un riconoscimento ufficiale da parte di una regione i diplomi delle "scuole" hanno valore zero a livello professionale. Senza contare che la riforma del Titolo V della Costituzione rende la legge sostanzialmente inapplicabile, in quanto la gestione del turismo è di competenza esclusiva delle Regioni.

Infatti io ho poi aggiunto la "validità" all'interno delle associazioni ;-)....

Le regioni sono le uniche che hanno potere in questo campo e spesso le leggi variano da regione a regione, giusto sulle guide alpine c'è uniformità (forse).

Inoltre io terrei in dovuta considerazione la responsabilità civile e penale dell'attività di accompagnamento (soprattutto se retribuito).

Ciao.

PS in ogni caso io trovo fuorviante il modo di esprimersi di alcune associazioni.
 
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timmy

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L'unica cosa che so, a titolo personale, s'intende, è il fatto che alcune Scuole stanno seriamente lavorando affinchè le Regioni riconoscano la professione riguardo "l'accompagnamento in escursione con la MTB",
come ho già detto in un mio post precedente su questo topic si tratta di S.I.M.B., A.M.I. e F.C.I. e lo stanno facendo attraverso la Consulta Ciclistica. Fra l'altro le stesse dovrebbero fare, o hanno già fatto, un protocollo d'intesa per uniformare le figure professionali e il metodo di formazione delle stesse.
Bye!
 

sembola

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L'unica cosa che so, a titolo personale, s'intende, è il fatto che alcune Scuole stanno seriamente lavorando affinchè le Regioni riconoscano la professione riguardo "l'accompagnamento in escursione con la MTB".
come ho già detto in un mio post precedente su questo topic si tratta di S.I.M.B., A.M.I. e F.C.I. e lo stanno facendo attraverso la Consulta Ciclistica. Fra l'altro le stesse dovrebbero fare, o hanno già fatto, un protocollo d'intesa per uniformare le figure professionali e il metodo di formazione delle stesse.
Bye!

Come ho già scritto in altra sede, ho dei fortissimi dubbi che questo possa avvenire: per esempio ci sono regioni che hanno già normato la questione (Valle d'Aosta) e regioni che pur non avendola normata hanno leggi sul turismo già abbastanza onnicomprensive. Senza contare che dubito che una regione come quella Toscana accetti l'idea che per accompagnare escursionisti a piedi in campagna serva un corso di 600 ore e per farlo in bici uno di 20...

Altra cosa è creare una piattaforma unica di "programma didattico" in modo da farsi "abbuonare" parte dei programmi formativi ufficiali per il conseguimento di qualifiche regionali: questo è secondo me un obiettivo concreto ababstanza raggiungibile.
 

timmy

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La cosa che a me sembra assurda è proprio questa "differenza" che trovi da un Regione all'altra! E intendo in qualsiasi cosa, dalle leggi sanitarie a quelle sul turismo, sul lavoro, sui ristoranti, gli alberghi,le galline, le mucche, il formaggio ecc. ecc.!!! Ad esempio mentre in Trentino uno fa il formaggio in malga e lo vende tranquillamente ai turisti (e così in altre realtà) da noi in Emilia NON PUOI FARLO, se a Bolzano puoi fare dormire gli escursionisti nel fienile, per quanto debba essere "in ordine", in altri posti devi avere questo, quello e quest'altro. Le norme sanitarie riguardo a strutture ricettive che abbiamo qui, che di fatto STROZZANO gli operatori costringendoli sempre a notevoli spese di aggiornamento, da voi in Toscana sono molto più "blande", senza per questo mettere in pericolo la salute di nessuno. Io faccio parte di quella generazione che, figlia di agricoltori, si ricorda ancora di quando le rondini ti giravano attorno mentre con la motofalciatrice tagliavi il fieno! Ho bevuto il latte appena munto, ho mangiato le pere appena staccate dall'albero, e sono ancora qui! Ora purtroppo le rondini non ci sono quasi più, quello che mangi è giusto che sia controllato, ma senza entrare nel maniacale! Così è per l'argomento trattato in questo topic, da quel che so Tu Sembola hai fatto un Corso durato uno squanterno di ore ma, sempre se ho capito bene, non campi con quello che hai imparato al Corso. Per cui io penso che sia più che giusto che chi accompagna gente, a piedi, in bici o a cavallo o che so io, sia competente per quello che sta facendo, ma certe "pretese" di corsi da 600 ore o simili mi sembrano esagerazioni!
Anche perchè se uno deve fare 600 ore di Corso impegna questo tempo trascurando famiglia, lavoro e altro e non so se alla fine ne vale veramente la pena! Altro discorso per Corsi "umani" che, consentendo di coltivare una passione, Ti possano permettere un arrotondamento riconosciuto e in regola. Penso che tutta la faccenda di Regioni, Provincie, Comunità Montane ecc., in un Paese PICCOLO come l'Italia, sia solo d'intralcio allo sviluppo e all'intraprendenza degli Italiani (con la maiuscola), sono allergico alla troppa burocrazia e alle cartacce inutili!!! Pensa che lavoravo in Comune e sono venuto via "instomacato" dall'ipocrisia, dalla vigliaccheria e dalla faccia tosta di chi dovrebbe essere parte motrice di una Comunità.
Questo è successo ormai 18 anni fa ma purtroppo le cose sono solo peggiorate! Continua a comandare e intralciare la solita BANDA DI INCOMPETENTI, APPROFFITTATORI E OPPORTUNISTI.
Scusa lo sfogo ma anche oggi ho avuto uno scambio di opinioni con le autorità comunali (in minuscolo) a proposito dei vandalismi sui sentieri.
 

sembola

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Comprendo il tuo disappunto, ma le cose sono sempre un po' più complicate di come sembrano.

Tu trovi assurdo, per esempio, che ogni regione legiferi in autonomia su tutta una serie di temi. Ed è possibile che questa "polverizzazione" delle competenze crei dei problemi: ma rifletti per un attimo, sui temi locali, quali la gestione del territorio, dell' ambiente e, come nel nostro caso, del turismo, pensi davvero che a Roma ne sappiano molto di più che non a Firenze o Bologna? Sei sicuro che una legge nazionale risolverebbe più problemi di quanti ne potrebbe creare?

Ma tutto questo è abbastanza offtopic ;-)
 

timmy

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Sono d'accordo con Te sulle competenze TERRITORIALI in senso stretto, ogni luogo ha le sue caratteristiche e MAI VORREI che venisse persa l'identità dei Luoghi, delle Tradizioni, della Gastronomia, della Cultura di ogni dove in questo BEL PAESE. Concordo anche sul fatto che stessi andando fuori dal tema del topic. Ma sulle cose che trovano o debbono avere le stesse caratteristiche, tipo come guidare un'escursione in mtb sul Cimone o sul Renon, tenere pulita una cucina in Trentino o in Sicilia, come avere i letti in un albergo a Ponte di Legno o in uno a Camigliatello Silano, guidare una cordata sull'Adamello o sul Terminillo non credo, forse a torto, che ci siano tutte queste differenze.
Chiudo quindi l'argomento leggi "strane e contradditorie", Ti considero una persona competente ed equilibrata e tengo molto in considerazione ciò che scrivi, se capiti da queste parti fammi sapere!
Da parte di Cimone MTB si vocifera di un'escursione gastro-enologica dalle Tue parti in settembre, spero di esserci.
Bye!
 

sembola

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Sono d'accordo con Te sulle competenze TERRITORIALI in senso stretto, ogni luogo ha le sue caratteristiche e MAI VORREI che venisse persa l'identità dei Luoghi, delle Tradizioni, della Gastronomia, della Cultura di ogni dove in questo BEL PAESE. Concordo anche sul fatto che stessi andando fuori dal tema del topic. Ma sulle cose che trovano o debbono avere le stesse caratteristiche, tipo come guidare un'escursione in mtb sul Cimone o sul Renon, tenere pulita una cucina in Trentino o in Sicilia, come avere i letti in un albergo a Ponte di Legno o in uno a Camigliatello Silano, guidare una cordata sull'Adamello o sul Terminillo non credo, forse a torto, che ci siano tutte queste differenze.
E' sempre difficile comunque normare a livello centralizzato cose che possono essere profondamente diverse a livello locale. Per fare un esempio relativo al nostro settore, fare la guida cicloturistica in Toscana o in Valle d'Aosta in linea di massima è la stessa cosa: con la differenza che in Toscana c'è anche montagna, mentre in VdA c'è solo montagna: le competenze oggettivamente devono essere diverse... Oppure, per rimanere nell' ambito della gestione dell'ambiente, sarebbe irrazionale che la Sicilia avesse le stesse leggi in tema di caccia della Toscana, dove la fauna ed i periodi biologici sono totalmente diversi.
Va detto poi che la gran parte di queste norme, applicandosi solo nell'ambito locale, non provoca grossi problemi: cosa importa a chi volesse aprire un agriturismo in Sicilia qual'è la legge in proposito in Piemonte?
Voglio dire insomma che l'oggettivo disagio di un corpus legislativo moltiplicato per 21 non deve far dimenticare che la legislazione regionale consente di avvicinare la norma al territorio..

... se capiti da queste parti fammi sapere!
Nella zona del Cimone ci passiamo, anche se di straforo, per il Raduno Toscano a giugno.

Da parte di Cimone MTB si vocifera di un'escursione gastro-enologica dalle Tue parti in settembre, spero di esserci.
Se avete bisogno di info chiedete pure! :prost:
 

timmy

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Scusa il ritardo nella risposta...ciò che intendo dire è questo: se, per dire, un Vigile del Fuoco ha ricevuto l'addestramento come tale, penso che possa svolgere le proprie funzioni in qualunque regione d'Italia, così come un Poliziotto o un Carabiniere (senza voler con questo paragonare il nostro "mestiere" con questi senz'altro più importanti), ovvero, la BASE secondo me è la stessa. Poi, A.M.I. per esempio, ma penso che sia uguale anche per altri, distingue la difficoltà di percorso
e di personale abilitato, un Maestro può accompagnare su tracciati di elevata difficoltà mentre un Accompagnatore NON è abilitato a questo,
come grado di competenza Tecnica penso che un distinguo del genere possa essere valido in qualunque parte del Paese, stante ovviamente la serietà delle Scuole. Per le situazioni a carattere locale è ovvio che
"ognuno sa di casa sua" nel senso che io non porterei certo qualcuno in escursione dalle Tue parti non conoscendo niente dei luoghi, ma contatterei Te. Così come se qualcuno mi chiedesse escursioni in Trentino contatterei Ivan, sull'Altopiano di Asiago sentirei Andrea o in Valle Olona Marco.........una rete del genere, come abbiamo noi, serve anche e soprattutto a questo, perchè solo chi opera sul posto può sapere quale sentiero è praticabile in quel dato periodo, o quale leggenda esiste in quel luogo, oppure cosa è successo su quella montagna. Io non sono uno "da competizione" nel senso che per me l'escursione non deve essere un gara, ma va fatta per gustarsi il percorso senza fretta, specialmente in SALITA, d'altro canto molti sono tornati in escursione con me perchè sanno che, dei percorsi su cui li porto, so aneddoti, storie, leggende o quanto serve per "far conoscere" i luoghi, è chiaro che prima di tutto li devo conoscere io!
Preferisco NON dire una cosa che dirla sbagliata, di aria fritta in giro ce n'è già abbastanza!!!
> Non so se è il Tuo genere, ma se vieni al Funki Day a Sestola io sono lì in "servizio".
> Per settembre ci "scriviamo + avanti.
Bye!
 

Wu Ming

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12/10/05
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Timmy hai scritto
...Per cui io penso che sia più che giusto che chi accompagna gente, a piedi, in bici o a cavallo o che so io, sia competente per quello che sta facendo, ma certe "pretese" di corsi da 600 ore o simili mi sembrano esagerazioni!
Anche perchè se uno deve fare 600 ore di Corso impegna questo tempo trascurando famiglia, lavoro e altro e non so se alla fine ne vale veramente la pena! Altro discorso per Corsi "umani" che, consentendo di coltivare una passione, Ti possano permettere un arrotondamento riconosciuto e in regola
...
.
Concordo sul disappunto nei confronti della burocrazia e della brutta abitudine italiana di creare rogne a chiunque voglia iniziare una nuova attività eccetera..

Tuttavia, da addetto ai lavori, penso che l'attuale tentativo di organizzazione della "professione mtb" abbia delle lacune, limiti ed imprecisioni: per esempio, tutte le professioni "assimilabili", anche a largo spettro, dalla guida alpina alla guida turistica, hanno un test di ammissione, un numero chiuso, un monteore significativo di teoria e pratica, anche il CAI, per i suoi accompagnatori MTB, prevede un corso che dura una stagione, con diversi momenti di verifica, e, (credo) un test di ammissione, il tutto "solo" per poter esercitare gratis il ruolo di accompagnatore all'interno del sodalizio; insomma se si vuole essere dei
"professionisti" bisogna essere pronti ad investire tempo, fatica e studio, altrimenti il confine con "L'espertone" di turno è troppo labile.

Le Scuole MTB hanno sottovalutato questo rigore inseguendo l'uovo di oggi della partecipazione di massa a discapito del lavoro di qualità; se questo atteggiamento è comprensibile dal punto di vista del guadagno economico immediato, lo è di meno da quello della qualità.

Sarebbe bello un giorno vedere la figura del "maestro mtb\accompagnatore cicloturistico" riconosciuta e tutelata come quella del maestro di sci, non solo da accordi tra gli enti o infilata a forza in qualche legge generica sulle attività sportive ma da Leggi quadro come la n.6 2\1\1989 o 8\3\'91, fino a quel giorno la confusione regnerà ed il "fai da te" sarà la regola.
Con stima ed auguri di una buona stagione
Enrico Pizzorni
 

cllocate

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Sarebbe bello un giorno vedere la figura del "maestro mtb\accompagnatore cicloturistico" riconosciuta e tutelata come quella del maestro di sci, non solo da accordi tra gli enti o infilata a forza in qualche legge generica sulle attività sportive ma da Leggi quadro come la n.6 2\1\1989 o 8\3\'91, fino a quel giorno la confusione regnerà ed il "fai da te" sarà la regola.

Con stima ed auguri di una buona stagione
Enrico Pizzorni

Difficile non essere d'accordo speriamo ( ma ci spero poco :nunsacci:) di vedere dei risultati a breve, soprattutto nell'interesse del movimento MTB evitando deleterie contrapposizioni e come garanzia dei potenziali clienti.:medita:
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
.....
Tuttavia, da addetto ai lavori, penso che l'attuale tentativo di organizzazione della "professione mtb" abbia delle lacune, limiti ed imprecisioni: per esempio, tutte le professioni "assimilabili", anche a largo spettro, dalla guida alpina alla guida turistica, hanno un test di ammissione, un numero chiuso, un monteore significativo di teoria e pratica, anche il CAI, per i suoi accompagnatori MTB, prevede un corso che dura una stagione, con diversi momenti di verifica, e, (credo) un test di ammissione, il tutto "solo" per poter esercitare gratis il ruolo di accompagnatore all'interno del sodalizio; insomma se si vuole essere dei
"professionisti" bisogna essere pronti ad investire tempo, fatica e studio, altrimenti il confine con "L'espertone" di turno è troppo labile.

Il CAI ha al momento "sospeso" la figura dell'accompagnatore di cicloescursionismo, in quanto la nascita del gruppo si lavoro sul cicloescursionismo all'interno della Commissione Centrale Escursionismo deve seguire dei passi ben precisi. Ci sarebbe da discutere sul fatto che il cicloescursioinimo sia all'interno dell'escursionismo e venga, a mio giudizio, considerato alla stregua di un "figlio di un dio minore", spero di venir smentito ma non è questo il posto il fatto che si sia accettata la MTB è giò un grande passo avanti :-).
Questo comporta la necessità di rivedere i corsi di formazione all'interno dell'ottica UNICAI, quindi "piani di studio" uniformati,qualità didattica ecc.
Per le durate normalmente (io parlo dei corsi AE) si richiedono 2 anni di anzianità CAI e un curriculum che deve essere certificato dalla sezione , quindi un propedeutico, due anni di attività come accompagnatore sezionale, quindi il corso esame totali circa 150 di corso ed esame, lontani dalle 600 ore richieste per i professionisti... ma si richiede attività (tirocinio) certificato. Se poi vuoi accompagnare in ambiente innevato un altro corso.
E' inoltre richiesto un aggiornamento annuali obbligatorio per ogni qualifica (uno per AE normale uno per ambiente innevato, questo anche biennale).

Le Scuole MTB hanno sottovalutato questo rigore inseguendo l'uovo di oggi della partecipazione di massa a discapito del lavoro di qualità; se questo atteggiamento è comprensibile dal punto di vista del guadagno economico immediato, lo è di meno da quello della qualità.

Si e secondo me anche la chiarezza è stata sacrificata... nel regolamento degli ae del cai è chiaramente scritto che non si può fare attività professionale (a pagamento).

Sarebbe bello un giorno vedere la figura del "maestro mtb\accompagnatore cicloturistico" riconosciuta e tutelata come quella del maestro di sci, non solo da accordi tra gli enti o infilata a forza in qualche legge generica sulle attività sportive ma da Leggi quadro come la n.6 2\1\1989 o 8\3\'91, fino a quel giorno la confusione regnerà ed il "fai da te" sarà la regola.
Con stima ed auguri di una buona stagione
Enrico Pizzorni

SI peccato che in Italia il caos burocratico regnianche per i maestri di sci, le guide ecc.

Ciao
Gianluca
 

Wu Ming

Biker velocissimus
12/10/05
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Grazie DR Balfa per le puntualizzazioni, io ero restato alle norme dello scorso anno, anche su mtbcai.it non ho trovato traccia delle tue news, ma so che sei uno "dentro" la cosa, quindi mi fido!
 

more diablo

Biker novus
9/4/08
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chieti
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Riporto qui delle osservazioni già scritte altrove :-).

Credo che se nelle professioni di montagna "standard" c'è il caos qui è peggio :-)....

Allora dico alcune cose così come sono nella mia regione (Abruzzo) che è una delle poche se non l'unica che ha regolamentato questa professione

1) La Regione, sotto la spinta di alcuni, ha regolamentato la cosa definendo la figura professionale per accompagnare in MTB e rimandando la preparazione alla FCI... insomma io ho avuto da ridire perchè una cosa è preparare un agonista (xc, dh, 4cross) e una cosa è conoscere la montagna ed accompagnare persone in ambiente.
E loro sono gli unici (almeno pore) che possono accompagnare in modo "professionale".
In ogni caso se vuoi ulteriori informazioni cerca sul sito della regione abruzzo.

2) poi ci sono le Guide di MTB che come recita il loro sito:
"Le Guide dell’Accademia possono operare liberamente sull’intero territorio nazionale come riconoscimento dalla Legge 29 marzo 2001, n. 135 “Riforma della legislazione nazionale del turismo” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001 e successive modifiche D.Lgs. 196/2003."
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Ma leggerei attentamente anche qui http://mybike.myblog.it/archive/2008...erritorio.html
Per assonanza (ed esperienza personale in altri campi) il titolo è valido all'interno dell'associazione che, bisognerebbe leggere lo statuto, potrebbe (più probabilmente è certo) non avere scopo di lucro quindi puoi accompagnare ma "a gratis" :-(... spero di sbagliarmi e che quindi non si ricrei una situazione simili alle guide alpine e agli accompgnatori di media montagna... ma la via tracciata dall'abruzzo :-(...

3) poi c'è AMIBike http://www.amibike.it/ che è riconosciuta dalla UISP quindi se ricordo bene puoi operare solo con tesserati e avere un rimborso spese quindi lavori a gratis...

Poi c'è il solito marasma legislativo italiano...

se le associazioni citate leggono questo post e mi vogliono smentire, ma in maniera chiara ovvero dicono "i nosti maestri/guide possono operare professionalemente e quindi possono essere retribuite" senza nascondersi dietroa leggi cavilli ecc. ben vengano...

Ma a tutti voglio ricordare la sentenza a favore delle Guide Alpine sugli istruttori FASI.

Le professioni di montagna in Italia sono bene o male (a seconda dei punti di vista) regolamentate... la mtb fino ad oggi è sfuggita a questa regolamentazione (forse tranne che in Abruzzo)... ma prima o poi.

Ciao Gianluca

PS non sono un professionista della montagna, ma studiatevi attentamente le leggi sull'abuso di porfessione, sui rischi (responsabilità civili e penali) prima di avventurarvi nell'accompagnamento di chiunque (un bel libro è edito dal CAI "responsabilità dell'accompagnatore" dell'avv. Torti)...

Ciao

Mi riferisco al coso specifico dell'Abruzzo xkè è la regione nella quale opero e xkè è la 1° regione a statuto ordinario a dotarsi di una legge del genere. La L.R. n23 del Luglio 2006, disciplina la professione di Maestro di MTB & CF.
Tale legge è in fase di attuazione ossia si stando compiendo alcuni passi previsti dalla legge stessa per renderla operativa, dopo di chè si inizia a lavorare sul serio. I qualificati secondo la legge saranno gli unici a poter operare sil territorio della Regione, sia come guide che per tracciare i percorsi. Ovviamente credo che si debba sfruttare quanto è già stato fatto sul territorio (vedasi CAI), integrarlo e migliorarlo x la mtb.
A scanso di equivoci ci sono 2 fasi della formazione una in carico alla FCI ed una in carico alla regione per formare i Maestri anche come guide turistiche.
 

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