La normativa è un po' fumosa e ammetto di non conoscerla bene, il principio sul quale si basa dovrebbe essere che il comune (ovvero l'ente a cui fa riferimento il proprietario del terreno) obbliga il proprietario a garantire l'accesso ai luoghi che possono avere un interesse pubblico: storico naturalistico, paesaggistico. Infatti nel caso dei sentieri ufficiali del parco colli, nel caso il proprietario voglia impedire il transito su un tratto di sentiero ( ad esempio perchè gli passa in "corte"), deve realizzare un percorso alternativo che garantisca la percorribilità sull'itinerario. Es case Brombolina sul Venda.
Poi ci sono altri aspetti tipo se i sentieri sono censiti nel catasto comunale mi sembra che siano considerate come vie e non possono essere chiuse, dall'altra parte però sarebbero in gestione al comune che se ne guarda bene a reclamarle in quanto obbligato a fare manutenzione.
Insomma, nella selva burocratica l'unico riferimento è il buon senso! Pensa che Sentieri Puliti ha fatto degli omaggi di Natale ai proprietari dei terreni sui quali passano i trails più frequentati... un gesto gratuito a vantaggio di tutti i bikers!
Adesso con l'ufficializzazione del Parco Colli della gestione della manutenzione da parte di SP ai sentieri 6,10 e 31 ( M. Ricco, M. Gallo-Basse, Mola/M.Valli ) speriamo che si consolidino i rapporti di reciproco rispetto e convivenza con i proprietari.
(p.s.: solo questo è un ottimo motivo per supportare Sentieri Puliti! Di fatto l'unica associazione che cerca un dialogo con le autorità per una gestione della mtb sui colli Euganei e non solo!)