In salita vado, in discesa... diciamo che vadicchio! Solo perchè eri sempre davanti!! Chiedilo a Severino come andavo in discesa!!
Comunque ti ringrazio molto per il complimento!
Per quanto riguarda il percorso... visto che chiedi dettagli...
La salita su asfalto è ottima, con pendenza dolce, perfetta per scaldare un po' le gambette e abituarsi allo sforzo in modo graduale. Bene la sosta all'Abbazia, come tutte le altre soste storico/culturali, forse si dovrebbe cercare una variante che permetta di non ripetere quel tratto di asfalto in discesa e che si raccordi allo sterrato in modo più dolce perché prenderlo così di brutto, se non si è come Simba
, è un po' dolorosetto... (ma che volete, non si può avere tutto...).
Bellissimi i tratti di salita su sterrato e i vari sù e giù, più sono tostarelli più mi danno soddisfazione!
La Cavendish... premesso che io odio i pietroni smossi e che, di conseguenza, la prima parte non mi è piaciuta molto (l'ho fatta a piedi...), penso che per chi in discesa va sia un sentiero molto divertente. Appena i pietroni si trosformano in sassetti diventa facile e adatta a tutti, con finale di pozzanghera che ti inzacchera al punto giusto per far sembrare a chi ti vede passare che hai fatto davvero un giro serio.
Con la primavera il raccordo per imboccare la Cavendish regala un fantastico passaggio tra sterpi spinosi che ricopre le gambe di una ragnatela di graffi. Tutta salute! E un passaggio su prato ci sta sempre bene.
Forse chi ama più la discesa della salita preferirebbe una discesa più lunga, vista tutta la fatica fatta in salita, ma per quanto mi riguarda... benissimo così, questa è la fisionomia propria di questo giro.
Direi che è stato tutto molto soddisfacente.
p.s.: per le didascalie delle foto, come si chiama il ragazzo con i pantaloni rossi e bianchi?