Dopo circa 5 mesi di utilizzo di una 29er , dopo i 7.000 e più km pedalati e i su una mtb, dopo circa 78.500 metri di dislivello ...posso dirvi qualcosa di più su una 29er oltre a quelle che sono le dinamiche fisiche del "mezzo"
... La biomeccanica e la 29er...Sono ben consapevole che la questione è molto più complessa e articolata di quanto possa apparire, ritengo cosa utile cercare di fornire qualche spunto di riflessione riguardante le diversità tra l'insieme uomo-29er e uomo - 26er.
Per iniziare il discorso e farvi capire quanto ho potuto appurare in sella ad una 29er è bene credo fare una premessa sul centro di gravità.
In linea generale vi sono tre tipi le variazioni del centro di gravità che si riscontrano in bicicletta e che concorrono alla sua modifica.
Si possiamo identificare e distinguere tra permanenti, temporanee e cicliche. Tra le prime ricordiamo la geometria del telaio e il posizionamento dei punti di appoggio del corpo del ciclista. Linclinazione del tubo verticale, così come la collocazione longitudinale e in altezza della sella, nonché la lunghezza/inclinazione dellattacco manubrio e la forma della piega del reggisella, concorrono al posizionamento del corpo e quindi del centro di gravità risultante.
Tra le variazioni temporanee dobbiamo invece elencare gli spostamenti fuorisella del corpo, come spesso capita in salita e nelle discese impegnative. Tra le variazioni cicliche del centro di gravità dobbiamo ricordare, infine, quella dovuta al gesto caratteristico del pedalare, che impone una rotazione ciclica delle masse delle gambe.
Quella che a mio parere su una mtb da 29 è più evidente è sicuramente la variazione permanente. Ho potuto infatti notare come la geometria del telatio e il conseguente riposizionamento dei punti di appoggio del mio cordo hanno avuto diversi effetti sullo stesso.
Non mi dilungo in discorsi tecnici e brevemente vi elenco quanto mi è accaduto e quanto ho potuto osservare sul mio corpo:
Le differenze "biomeccaniche e posturali" sono naturalmente evidenti soprattutto in salita e in pianura.
Durante salita la posizione è completamente cambiata, non essendoci più il pericolo che l'avantreno si alzi, il bacino non cambia posizione sulla sella rispetto alla pianura se non in modo marginale, il busto rimane molto più eretto con l'immediata sensazione di respirare meglio, i polmoni non vengono schiacciati, le spalle si allargano, la testa rimane molto più alta, dorsali si rilassano, così come i trapezi.
Conseguentemente a questa posizione le braccia devono lavorare meno e saranno le gambe e gli addominali a dover spendere di più...non sarà più necessario l'aggrapparsi al manubrio , salvando in questo modo sia la schiena che il collo.
Inoltre la posizione molto più eretta e meno distesa sul telaio farà lavorare in modo diverso anche i glutei, si lavorerà molto anche con il gluteo superiore esterno, andando a modificare logicamente l'aspetto dello stesso, i fianchi si stringeranno notevolmente.
Insomma i vantaggi delle 29er non sono solo quelli palpabili affrontando meglio ostacoli e/o salite e discese. Sarà anche il nostro corpo a trarne vantaggio con una postura molto meno "nervosa" più confortevole.
E i vantaggi sono altri, magari li approfondiamo insieme nel corso dei post.
... La biomeccanica e la 29er...Sono ben consapevole che la questione è molto più complessa e articolata di quanto possa apparire, ritengo cosa utile cercare di fornire qualche spunto di riflessione riguardante le diversità tra l'insieme uomo-29er e uomo - 26er.
Per iniziare il discorso e farvi capire quanto ho potuto appurare in sella ad una 29er è bene credo fare una premessa sul centro di gravità.
In linea generale vi sono tre tipi le variazioni del centro di gravità che si riscontrano in bicicletta e che concorrono alla sua modifica.
Si possiamo identificare e distinguere tra permanenti, temporanee e cicliche. Tra le prime ricordiamo la geometria del telaio e il posizionamento dei punti di appoggio del corpo del ciclista. Linclinazione del tubo verticale, così come la collocazione longitudinale e in altezza della sella, nonché la lunghezza/inclinazione dellattacco manubrio e la forma della piega del reggisella, concorrono al posizionamento del corpo e quindi del centro di gravità risultante.
Tra le variazioni temporanee dobbiamo invece elencare gli spostamenti fuorisella del corpo, come spesso capita in salita e nelle discese impegnative. Tra le variazioni cicliche del centro di gravità dobbiamo ricordare, infine, quella dovuta al gesto caratteristico del pedalare, che impone una rotazione ciclica delle masse delle gambe.
Quella che a mio parere su una mtb da 29 è più evidente è sicuramente la variazione permanente. Ho potuto infatti notare come la geometria del telatio e il conseguente riposizionamento dei punti di appoggio del mio cordo hanno avuto diversi effetti sullo stesso.
Non mi dilungo in discorsi tecnici e brevemente vi elenco quanto mi è accaduto e quanto ho potuto osservare sul mio corpo:
Le differenze "biomeccaniche e posturali" sono naturalmente evidenti soprattutto in salita e in pianura.
Durante salita la posizione è completamente cambiata, non essendoci più il pericolo che l'avantreno si alzi, il bacino non cambia posizione sulla sella rispetto alla pianura se non in modo marginale, il busto rimane molto più eretto con l'immediata sensazione di respirare meglio, i polmoni non vengono schiacciati, le spalle si allargano, la testa rimane molto più alta, dorsali si rilassano, così come i trapezi.
Conseguentemente a questa posizione le braccia devono lavorare meno e saranno le gambe e gli addominali a dover spendere di più...non sarà più necessario l'aggrapparsi al manubrio , salvando in questo modo sia la schiena che il collo.
Inoltre la posizione molto più eretta e meno distesa sul telaio farà lavorare in modo diverso anche i glutei, si lavorerà molto anche con il gluteo superiore esterno, andando a modificare logicamente l'aspetto dello stesso, i fianchi si stringeranno notevolmente.
Insomma i vantaggi delle 29er non sono solo quelli palpabili affrontando meglio ostacoli e/o salite e discese. Sarà anche il nostro corpo a trarne vantaggio con una postura molto meno "nervosa" più confortevole.
E i vantaggi sono altri, magari li approfondiamo insieme nel corso dei post.