24h CUP 2013

andrea19801

Biker serius
20/7/10
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silvi
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non pensavo che le 24h di endurance fossero considerate all'interno del regolamento FCI...

Comunque per il gioco delle differenze.... :duello:

con il regolamento FCI

1) non sarebbero previsti i solitari :nunsacci:
2) le squadre dovrebbero essere composte da 6 elementi
3) i tracciati dovrebbero essere da 5 a 10 km e non eccessivamente tecnici (solo finale sarebbe stata fuori)
4) devono esserci lungo il percorso due aree di assistenza meccanica
5) il costo d'iscrizione, che avrebbe un limite massimo di 90€ a squadra per il campionato nazionale e di 60€ per gli altri
6) non si ammettono abbinamenti con pedalate ecologiche
7) bisogna essere tesserati ad FCI o ad un ente di promozione sportiva

:medita:
 

El.Diablo

Biker ultra
20/1/12
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non pensavo che le 24h di endurance fossero considerate all'interno del regolamento FCI...

Comunque per il gioco delle differenze.... :duello:

con il regolamento FCI

1) non sarebbero previsti i solitari :nunsacci:
2) le squadre dovrebbero essere composte da 6 elementi
3) i tracciati dovrebbero essere da 5 a 10 km e non eccessivamente tecnici (solo finale sarebbe stata fuori)
4) devono esserci lungo il percorso due aree di assistenza meccanica
5) il costo d'iscrizione, che avrebbe un limite massimo di 90€ a squadra per il campionato nazionale e di 60€ per gli altri
6) non si ammettono abbinamenti con pedalate ecologiche
7) bisogna essere tesserati ad FCI o ad un ente di promozione sportiva

:medita:

Complimenti carissimo Paolo, ben si intuisce che tu sia un fedelissimo de "La Settimana Enigmistica" :-)


Scherzi a parte, hai sicuramente dimostrato pazienza certosina nell'analisi, rilevando buona parte delle dissomiglianze o carenze riscontrabili dal confronto delle due "immagini".

Ovviamente tra tutte quelle elencate, la prima di quelle enunciate è sicuramente la più inquietante.

L'atleta solitario, se ne desume, non avrebbe quindi ragione di essere, né potrà mai essere indetto un Campionato per assegnare un titolo ad una categoria che trova il proprio spazio unicamente nelle allucinazioni dei pochi strampalati cultori.

Di certo ancor più inquietanti dell'evidente (ed immaginabile) carenza normativa, sono sicuramente le ragioni che impongono questa scelta di cui nulla è dato sapere.

Ragionevolmente potremmo ipotizzare che un'attività sportiva protratta per un lasso temporale eccessivo colliderebbe inevitabilmente con il giusto principio afferente la tutela della salute, venendo meno il condizionale assunto che assegna all'attività sportiva la patente dell'assoluto benessere, convinzione quest'ultima più che altro ingiunta da discutibili retaggi culturali.
Va da sé che nessun medico consiglierebbe di applicarsi in una disciplina sportiva così massacrante, ben più frequentemente fonte di problemi piuttosto che di benefici. (è lo stesso principio che suggerisce di consumare un bicchiere di vino al giorno, ma non una bottiglia!)

Ergo, chi corre in qualità di solitario lo fa a proprio rischio, e ciò potrebbe rientrare nelle conseguenze dettate dalla logica, ancorchè non parrebbe ipotesi remota né giuridicamente peregrina il ravvisare molteplici pregiudizi in materia di responsabilità.

Ma vado oltre, e mi dispiace unicamente pensare agli enduracers solitari quasi alla stregua dei famigerati corridori di corse clandestine...:nunsacci:
 

CapoGufo

Biker ultra
9/11/07
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Niner J.E.T. 2010; Niner A.I.R 2009
Comunque caro El Diablo, le differenze (non scritte) con il "regolamento" FCI sono ancora più vessatorie, come quella, se non ricordo male che vietava qualsiasi ostacolo non naturale, ponti o passatoie in legno inclusi...
Mi ricordo ancora la fatica per soddisfare l'FCI quando si pensò di organizzare il Campionato Italiano Endurance 24h team da 6...........larghezze minime di percorso, età minime, ecc. ecc.
Tant'é che poi si decise di desistere con FCI e si trovò l'escamotage del Campionato Tricolore, in quanto l'altra dicitura più blasonata, era di ESCLUSIVO appannaggio dell'FCI.
Ma a chi frega dell'endurance, in una federazione che si crogiola ancora nel mito dei campioni (stradisti) del passato? basti vedere cosa hanno fatto con le convocazioni per i mondiali MX........figurarsi se perdono tempo con noi, la nicchia della nicchia......
Morale:
freghiamocene dell'FCI e proponiamo qualcosa che possa essere utile a chi organizza le 24h.

P.S.
come categorie SOLO c'é già chi ha codificato le stesse regole in diverse prove: Wembo ha lo stesso regolamento, categorie e forse per quanto riguarda l'Europa, anche i costi d'iscrizione.
Dubito fortemente che nel 2013 Finale si scosti dall' age group che ha proposto quest'anno.
 

andrea19801

Biker serius
20/7/10
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silvi
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Devo correggerti:
solo atleti FCI

2.1.72 Le categorie degli Enti di Promozione non possono concorrere ai titoli Nazionali.

si, ma comunque possono partire per una gara di 24h anche i non tesserati FCI che ovviamente non potranno competere per i titoli nazionali.
Come poi gia' avviene anche in altre prove aperte, organizzate sotto l'egida FCI.


Concordo con capoGufo che a me interessa poco quello che regolamenta FCI e mi piacerebbe in questo momento solo uniformare i regolamenti delle diverse 24h che fanno parte della C24CUP

... e metterei al top proprio le categorie previste.
 

El.Diablo

Biker ultra
20/1/12
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Comunque caro El Diablo, le differenze (non scritte) con il "regolamento" FCI sono ancora più vessatorie, come quella, se non ricordo male che vietava qualsiasi ostacolo non naturale, ponti o passatoie in legno inclusi...
Mi ricordo ancora la fatica per soddisfare l'FCI quando si pensò di organizzare il Campionato Italiano Endurance 24h team da 6...........larghezze minime di percorso, età minime, ecc. ecc.
Tant'é che poi si decise di desistere con FCI e si trovò l'escamotage del Campionato Tricolore, in quanto l'altra dicitura più blasonata, era di ESCLUSIVO appannaggio dell'FCI.
Ma a chi frega dell'endurance, in una federazione che si crogiola ancora nel mito dei campioni (stradisti) del passato? basti vedere cosa hanno fatto con le convocazioni per i mondiali MX........figurarsi se perdono tempo con noi, la nicchia della nicchia......
Morale:
freghiamocene dell'FCI e proponiamo qualcosa che possa essere utile a chi organizza le 24h.

P.S.
come categorie SOLO c'é già chi ha codificato le stesse regole in diverse prove: Wembo ha lo stesso regolamento, categorie e forse per quanto riguarda l'Europa, anche i costi d'iscrizione.
Dubito fortemente che nel 2013 Finale si scosti dall' age group che ha proposto quest'anno.

Carissimo Marco, ben comprendo le motivazioni che ti inducono a prendere una posizione intransigente nei confronti di una Federazione sostanzialmente impermeabile all’evoluzione del ciclismo agonistico ed arroccata ai retaggi del passato, ancorché recenti “aperture”, fors’anche suggerite dalla pressioni di un mercato a cui nessuno oggi può sottrarsi, paiono alimentare la brezza del rinnovamento.

La mia bislacca natura, però, mi induce sempre ad evitare la facile via del disfattismo “oltranzista”, suggerendomi cautelare prudenza nei confronti di ciò che nella vulgata siamo soliti definire “menefreghismo”.
Già la nostra recente storia ci ha riservato un campione di democrazia che ha assurto il “me ne frego” a stato dell’arte, con il quale condivido solamente l’acconciatura, vivaddio!

Al di là di questa ruvida digressione, sono dell’idea che lo scopo di questa avvincente argomentazione sia proprio quello di raccogliere più informazioni ed esperienze possibili, afferenti anche la disciplina della norma, giusto al fine di poter consegnare a chi ne potrà beneficiare una “Summa” (non me ne voglia il venerabile Tommaso) di ampio respiro e ben distante da sommersi ed apologetici intenti.

Proprio a tal guisa, sarei davvero curioso di conoscere (e chi meglio di te, caro Marco, può renderci edotti in merito) cosa accade fuori dai patri confini, acciocché sia possibile coniare una “via Italiana” dell’endurance o, in difetto, obbligarsi sostanzialmente ad una sorta di “format” internazionale. :nunsacci:
 

24hpassion

Biker perfektus
Carissimo Marco, ben comprendo le motivazioni che ti inducono a prendere una posizione intransigente nei confronti di una Federazione sostanzialmente impermeabile all’evoluzione del ciclismo agonistico ed arroccata ai retaggi del passato, ancorché recenti “aperture”, fors’anche suggerite dalla pressioni di un mercato a cui nessuno oggi può sottrarsi, paiono alimentare la brezza del rinnovamento.

La mia bislacca natura, però, mi induce sempre ad evitare la facile via del disfattismo “oltranzista”, suggerendomi cautelare prudenza nei confronti di ciò che nella vulgata siamo soliti definire “menefreghismo”.
Già la nostra recente storia ci ha riservato un campione di democrazia che ha assurto il “me ne frego” a stato dell’arte, con il quale condivido solamente l’acconciatura, vivaddio!

Al di là di questa ruvida digressione, sono dell’idea che lo scopo di questa avvincente argomentazione sia proprio quello di raccogliere più informazioni ed esperienze possibili, afferenti anche la disciplina della norma, giusto al fine di poter consegnare a chi ne potrà beneficiare una “Summa” (non me ne voglia il venerabile Tommaso) di ampio respiro e ben distante da sommersi ed apologetici intenti.

Proprio a tal guisa, sarei davvero curioso di conoscere (e chi meglio di te, caro Marco, può renderci edotti in merito) cosa accade fuori dai patri confini, acciocché sia possibile coniare una “via Italiana” dell’endurance o, in difetto, obbligarsi sostanzialmente ad una sorta di “format” internazionale. :nunsacci:

Ah beh, allora, siamo a posto.........:medita:

Meglio che lasci perdere ogni velleità di regolamento e ti prepari ad un'invasione di bikers birraioli (i quali, molto spesso, sono più veloci degli esaltati italiani), a percorsi estremi, non segnalati e poco presidiati, ad organizzazioni raffazzonate (ma non per questo meno rispettabili, anzi) ed a categorie istantanee.:il-saggi:
 

El.Diablo

Biker ultra
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Ah beh, allora, siamo a posto.........:medita:

Meglio che lasci perdere ogni velleità di regolamento e ti prepari ad un'invasione di bikers birraioli (i quali, molto spesso, sono più veloci degli esaltati italiani), a percorsi estremi, non segnalati e poco presidiati, ad organizzazioni raffazzonate (ma non per questo meno rispettabili, anzi) ed a categorie istantanee.:il-saggi:

Beh, caro Angelo, volendo estremizzare anche la totale assenza di norme è di per sé una norma, peraltro non disdicevole!:-)

In verità al sottoscritto potrebbe garbare alquanto, a patto che si eviti di elevare al rango di competizioni delle allegre e bucoliche scampagnate tra alcolisti! :-P

Ergo, risulterebbe inutile "assemblare" una Challenge dallo spiccato allure corsaiolo quale la 24Cup, e parrebbe ben più profittevole trasformarla in una sorta di Oktoberfest dei bikers!!!:smile:
 

CapoGufo

Biker ultra
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Ah beh, allora, siamo a posto.........:medita:

Meglio che lasci perdere ogni velleità di regolamento e ti prepari ad un'invasione di bikers birraioli (i quali, molto spesso, sono più veloci degli esaltati italiani), a percorsi estremi, non segnalati e poco presidiati, ad organizzazioni raffazzonate (ma non per questo meno rispettabili, anzi) ed a categorie istantanee.:il-saggi:
Caro El Diablo, come vedi il boss mi ha preceduto....:adore!:


per la mia esperienza estera confermo quanto sopra,
percorsi "tosti" e più lunghi, sicurezza al minimo quando va bene, servizi "basic", costi d'iscrizione moooolto più alti, categorie senza troppi age group per i SOLO (a parte il defunto circuito Adrenalin) Team al max di 5 persone tra cui obbligatoriamente una donna, altrimenti da 4.
Tutti che se la prendono per quello che é, un divertimento, anche se vanno come dei razzi, molto fair play.
Ovviamente ci sono anche i contro,non tutti sono disposti a fare gare spartane, a rischiare di avere assistenza medica "border line", ma questo fa parte del gioco...lo ripeterò fino allo sfinimento... nessuno ci punta una pistola alla testa per andare a fare questa o quella gara....
In Italia siamo abituati troppo bene e ci lamentiamo comunque...io per primo.....
 

El.Diablo

Biker ultra
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Caro El Diablo, come vedi il boss mi ha preceduto....:adore!:


per la mia esperienza estera confermo quanto sopra,
percorsi "tosti" e più lunghi, sicurezza al minimo quando va bene, servizi "basic", costi d'iscrizione moooolto più alti, categorie senza troppi age group per i SOLO (a parte il defunto circuito Adrenalin) Team al max di 5 persone tra cui obbligatoriamente una donna, altrimenti da 4.
Tutti che se la prendono per quello che é, un divertimento, anche se vanno come dei razzi, molto fair play.
Ovviamente ci sono anche i contro,non tutti sono disposti a fare gare spartane, a rischiare di avere assistenza medica "border line", ma questo fa parte del gioco...lo ripeterò fino allo sfinimento... nessuno ci punta una pistola alla testa per andare a fare questa o quella gara....
In Italia siamo abituati troppo bene e ci lamentiamo comunque...io per primo.....

Sta bene, ed è tutto ampiamente comprensibile...

Ma ciò che io contesto è quella sorta di curiosa "rassegnazione" tipicamente italica, quella vaga sensazione di atavica impotenza che nutriamo nei confronti di qualsivoglia "assetto costituito", quella tenace volontà di non voler mai cambiare nulla, quantomeno sino a quando la realtà oggettivamente ce lo imponga.

In tal senso mi sento assai poco "italiano", in quanto troppo radicale per votarmi all'arte del compromesso, arte nella quale l'italiano assurge ad indiscusso campione planetario!

Ma l'italiano, ben si sa, non appena posa le proprie delicate terga sul sellino di una bicicletta, immediatamente si sente in gara!
Sono nato letteralmente ad un tiro di schioppo sabaudo dalla casa natale del grande Fausto Coppi, e sulle strade del tortonese la bicicletta è soprattutto cultura della competizione.
Quando giro in città con la tradizionale biciclettona nera, di ghisa e senza marce, ogni occasione è buona per sprintare al semaforo con il fornaio o con il pony express di turno, perchè l'agonismo -diciamocelo!- lo custodiamo gelosamente nel nostro patrimonio genetico!

Per questo, e solo questo motivo, non è così facilmente decifrabile l'ambiguità (consentitemi il termine, ma non ne trovo altri che possano supplire) che pervade talune manifestazioni, eccentricamente in bilico tra la sagra gastronomica, l'happening hippie e la Coppa del Mondo!


Comunque sia, al di là di queste sterili divagazioni e venendo al sodo, parrebbe equa la suddivisione in categorie per fasce d'età come precedentemente prospettato, nonchè mantenute univoche nell'ambito delle prove inserite nella Challenge?
 

24hpassion

Biker perfektus
Caro El Diablo, come vedi il boss mi ha preceduto....:adore!:


per la mia esperienza estera confermo quanto sopra,
percorsi "tosti" e più lunghi, sicurezza al minimo quando va bene, servizi "basic", costi d'iscrizione moooolto più alti, categorie senza troppi age group per i SOLO (a parte il defunto circuito Adrenalin) Team al max di 5 persone tra cui obbligatoriamente una donna, altrimenti da 4.
Tutti che se la prendono per quello che é, un divertimento, anche se vanno come dei razzi, molto fair play.
Ovviamente ci sono anche i contro,non tutti sono disposti a fare gare spartane, a rischiare di avere assistenza medica "border line", ma questo fa parte del gioco...lo ripeterò fino allo sfinimento... nessuno ci punta una pistola alla testa per andare a fare questa o quella gara....
In Italia siamo abituati troppo bene e ci lamentiamo comunque...io per primo.....

Veramente il mio post era per preparare......e spianare.......il terreno alla tua venuta:il-saggi:

Eheheheh.......

Comunque, al di là delle esperienze soggettive - di tutti qua dentro - ritengo ci siano delle incolmabili differenze di fondo riguardo l'ambiente endurance in Italia.

Il che, per inciso, non è male né peccato né tantomeno un difetto, intendiamoci; ciò però difficilmente può far trovare connessioni in merito all'auspicata uniformazione dei regolamenti.

Tantomeno delle visioni tra le differenti ideologie.

Ciao ;-)
 

CapoGufo

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Veramente il mio post era per preparare......e spianare.......il terreno alla tua venuta:il-saggi:

Eheheheh.......

Comunque, al di là delle esperienze soggettive - di tutti qua dentro - ritengo ci siano delle incolmabili differenze di fondo riguardo l'ambiente endurance in Italia.

Il che, per inciso, non è male né peccato né tantomeno un difetto, intendiamoci; ciò però difficilmente può far trovare connessioni in merito all'auspicata uniformazione dei regolamenti.

Tantomeno delle visioni tra le differenti ideologie.

Ciao ;-)

Certamente sarebbe utopistico pensare di "trasportare" un regolamento di realtà e culture così differenti nel nostro paese; l'intento di El Diablo penso sia stato si sapere cosa avviene al di là degli Italici confini, per prendere, nel caso, qualche spunto utile.
 

CapoGufo

Biker ultra
9/11/07
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Niner J.E.T. 2010; Niner A.I.R 2009
tornando "sul pezzo", oltre ad una uniformità sull' age group dei solo per tutto lo challenge, il resto va tutto bene? mi piacerebbe che nella discussione qualcuno dei team esprimesse il proprio parere. vedo che questo thread ha molto viste e poca gente che poi "posti" la sua opinione....
 

El.Diablo

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tornando "sul pezzo", oltre ad una uniformità sull' age group dei solo per tutto lo challenge, il resto va tutto bene? mi piacerebbe che nella discussione qualcuno dei team esprimesse il proprio parere. vedo che questo thread ha molto viste e poca gente che poi "posti" la sua opinione....


Verissimo, ma siamo in Italia, e questo è un particolare non trascurabile.

L'Italia è un paese davvero singolare, è il luogo sull'intero Pianeta dove ben difficilmente gli individui prendono posizioni.

Non mi stupisce, quindi, che a fronte di un numero ragguardevole di visite a questo thread, corrispondano in verità pochi interventi,
pur avendo la certezza di essere "seguiti" da diversi enduracers (confermatomi dagli stessi) che preferiscono rimanere nell'ombra.

Esiste, però, uno strumento assai potente in grado di superare le innate ritrosie, politicamente corretto ed ormai entrato nelle abitudini e nelle case di ogni Italiano: il sondaggio!

Di fronte ad un sondaggio l'italiano solitamente si scatena: protetto dall'anonimato ed ispirato dalle risposte predefinite, il Sig. Rossi non esita a togliersi ogni sassolino dalle scarpe!

Ergo, io propongo di indire un sondaggio multiplo (se tecnicamente possibile) sui temi sino ad ora trattati (classifiche finali senza scarti - categorie solitari/fasce età e squadre/n°componenti - premiazioni riservate ai soli primi tre classificati di ogni categoria - abolizione pacco gara/gadget a favore di migliori servizi e/o sconto iscrizione - sistema segnalazione visiva per riconoscimento corridori solitari - sanzione o squalifica a carico dei solitari che si avvantaggiano di "gregari" o profittano della scia aerodinamica, etc. etc.)

Che ne dite?:nunsacci:
 

andrea19801

Biker serius
20/7/10
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silvi
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Scusami, ma a mio parere non servirebbe a nulla un sondaggio.

Anche perché come lo imposteresti? :nunsacci:
Non è che se primeggia un argomento rispetto ad un altro, a noi cambia qualcosa... :medita:

I contributi fin qui scritti, mi sembrano tutti interessanti allo stesso modo e degni di essere presi in considerazione dal coordinamento della 24cup


E poi sara' che sono abituato alle assemblee condominiali,,,,:omertà: dove chi NON partecipa si adegua semplicemente alle decisioni prese dai presenti! semplice e democratico :rosik:

Spero ovviamente che arrivino altri contributi/commenti utili
 

manuel72

Biker serius
17/9/08
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manuel72.blogspot.it
E allora, via con il sondaggio!
Io ho già espresso le mie opinioni più volte, e non devo trovare il coraggio di espormi, espormi in poi che cosa?
Ci fosse da pigiare il fantomatico "bottone" rosso ai tempi della guerra fredda potrei avere delle remore, ma ormai per quel che mi resta da "pigiare" di sicuro non mi faccio scrupoli per esporre i miei pensieri!

Se poi ne nasce qualcosa di buono o delle sempici migliorie, ben venga, felice da dare il mio supporto!
 

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