Purtroppo le gare "pane e salame" non si possono più fare perchè quando ci sono di mezzo federazioni,assicurazioni,cronometri,atleti,ambulanze ed avvocati si innescano dei meccanismi che sono gli unici che possono tutelare gli organizzatori. Se organizzi una gara dove non c'è tutto questo, allora ti esponi a dei rischi e nessuno ti tutela. Se pensiamo che l'obiettivo è quello di far divertire gli altri sperando di non rimetterci troppi soldi oltre al tempo, allora devi valutare tutte le precauzioni possibili e ti assicuro che fare la gara della "luganiga" o un campionato ufficiale l'impegno è lo stesso. Comunque se uno vuole fare le gare è a tutti gli effetti un atleta in qualsiasi sport e disciplina. Nel DH ci si tessera, nell'XC anche, non vedo perchè nell'Enduro non lo si debba fare.
Noi di 360 MTB che siamo stati l'anno scorso tra i promotori del Nordest Trophy, quest'anno abbiamo optato per organizzare il nuovo circuito Triveneto proprio per questo. Standard qualitativi uniformi per tutte le gare e coperture assicurative uguali per tutti gli atleti, tutelano gli organizzatori.
Non credo che una spesa di pochi euro sia il motivo per cui uno non vuole tesserarsi, è una questione di mentalità forse, dove chi pratica l'enduro non si sente agonista, ma un freerider che ogni tanto vuole mettersi alla prova senza troppi vincoli con i compagni di uscite e con il cronometro; NON E' COSI'...l'Enduro oramai è una disciplina a tutti gli effetti in continua crescita a livello mondiale e le regole devono essere chiare ed uniformate sia per gli atleti che per gli organizzatori. Tutti vorremmo un sistema di gestione più snello rispetto a quello delle federazioni, ma è l'unico che garantisce qualità e uniformità. Superenduro, il precursore di tutto questo insegna...
Il discorso non fa una piega, ma quando dico che molti all'esordio si possono scoraggiare non mi riferisco particolarmente ai costi.
non sono 50 di visita medica a mettere in ginocchio gente che mediamente spende 3000 per una bici.
secondo me è proprio l'aumento del livello di difficoltà, dato soprattutto dalla durata e dal dislivello della gara che può scoraggiare gente che vorrebbe provare.
io ad esempio quando correvo in DH non avrei mai provato a fare una gara di enduro con 1000 m di dislivello, nonostante avessi già la tessera, è il numerone che spaventa, meglio 999 m
può essere scoraggiante, inoltre quella validità nazionale per il campionato sloveno, solo a parole può incutere timore.
è come nel superenduro, punta ala è una PRO come le altre, se si è allenati si può correre... con l'enduro series, punta ala resta sempre una PRO, ma fa un altro effetto sapere che c'è il team syndicate che ti passa sulla testa... questo però è un altro discorso...
dal mio punto di vista la 3 camini non cambia, cioè c'è una prova in più e questo mi farà arrivare alla fine bello cotto (per me i 1000 m sono il limite fisico, dopo inizia a pedalare l'orgoglio), e il fatto che sia nazionale sloveno non mi tocca particolarmente, immagino che i forti sloveni ci fossero già l'anno scorso, ma questo è il mio punto di vista...
presumo che molti meno esperti o meno allenati leggendo la validità nazionale e quel dislivello possano pensare
sbagliando: "se va bene finisco penultimo sempre se non muoio prima".
vorrei che queste persone non si sentano scoraggiate e se leggono qui, che vengano a provare, le PS sono belle e non sono ad un livello tecnico tale da dover mettere ansia, anche col bagnato si riesce a girare senza rischiare di uccidersi e nei punti più ostici soprattutto in salita sono sicuro che scenderanno tutti a spingere (spingere non è da key).
nelle salite ci si tiene su il morale l'un l'altro e alla fine si arriva.
tra l'altro avete visto quanti sloveni iscritti??
nei trasferimenti dovrò andare in cerca di un italiano per un po' di supporto morale.