... beh, famme scrive du cazzate pure a me, sinnò Romina se preoccupa
Cominciamo col dire che, per non ammazzarmi anche stavolta, avevo nottetempo montato al posteriore la ruota con gli SM8 al posto dei cingoli con cui avevo fatto Trisulti, salvo poi rendermi conto, al momento di caricare la bici, che aveva i dischi da 160 anzichè 180, sicchè le pastiglie arrivavano appena a pizzicarlo. Vabbè era destino, mi metto in macchina la ruota cingolata per rimontarla poi.
Il giro, nonostante partisse dal cimitero, è stato meno faticoso di quanto sembrasse sulla carta, contrariamente a quelli fatti in precedenza che si erano rivelati più tosti di quanto potesse sembrare.
La partenza è quella classica cui ormai ci siamo abituati ... pronti, via ... rampe al 12/14%, l'ideale per scaldare i muscoli
... la salita invece, è sì senza soluzione di continuità per oltre 21 kilometri, ma sempre dolce, con pendenze del 4/10% e buon fondo, quindi siamo saliti di buon passo senza ammazzarci. Anche perchè la SFORTUNA, senza l'aiuto di ... ehmmm ... nessuno
ha voluto che Andrea bucasse e noi, PER NON FARLO SENTIRE A DISAGIO, abbiamo continuato a salire
Solo mcnab, avendo ricevuto promesse di aiuto in gara, ha assistito al travaglio tecnico de "il fenomeno"
Arrivati ad un bivio, e sapendo che nè Andrea nè Mcnab avevano la traccia, proponevo di tirare dritti avendo il 50% di probabilità di perderseli
, ma Beppe, il solito buonista
, ci convinceva ad aspettarli.
Bellissimo il tratto nel bosco, pieno di fango, però, i cingoli che avevo bestemmiato fino a quel momento, si rivelano di grande aiuto
Arrivati ad un punto panoramicissimo, cominciava il teatrino ... "la vedi la scritta?" ... "no, non vedo una cippa" ... "ma guarda meglio, li sotto le nuvole" ... "ce sta un monte sotto le nuvole" ... "e certo, ma c'è scritto qualcosa!!!" ... "si era er Pellecchia ce stava scritto VENCEMARIO, ma quello che monte è?" ... "e su che si vede bene che c'è scritto DUX!!!" ... "sarà, lo poi intuì solo ci ce lo sai, sinnò nun vedi na cippa" ... "ma devi leggere il pieno, no i vuoti" ... "e scusa io de solito leggo i fondi ... de caffè!!!" ... siccome tirava un vento che sembrava da esse alla spedizione de Umberto Nobili, abbiamo concordato una versione comune ... "ammazza, ahoooo, se legge benissimo!!!" e semo ripartiti
L'ultimo tratto di salita per arrivare a Pian de Valli, è su asfalto ... noooooooooooooooooooooooooo!!! I cingoli tornano a cingolare, è incredibile come si incollino al bitume, scorrono molto meglio sul fango!!!
Comunque arriviamo e Beppe mi fa "ma siamo fuori traccia" ... "te credo ... stamo annà a magnàààààààààààààà!!!" Beppe si tranquillizza ed assume l'espressione di un bimbo davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli
Durante il pranzo, complice la telecronaca della tappa del Tour, si discute di ciclismo, ed in particolare del fatto che se un uomo di classifica buca, il gruppo non tira per facilitargli il rientro ... più o meno quello che abbiamo fatto noi
Al ristorante, dopo aver magnato antipasti molto abbondanti, compresi facioli colle cotiche e trippa, un bel piatto di pasta ed un tiramisù, Andrea se ne esce "mejo nun prende il secondo sinnò s'appesantimo e dovemo ancora fa la salita più tosta del giro" ... "e sì, mejo nun pijallo, tenemose leggeri!!!"
Romina sostiene che la sua trippa è migliore, ma rifiuta di alzarsi la maglietta per farci constatare la veridicità dell'affermazione
Si riparte, Romina e Andrea per il percorso originario e gli altri per la variante. La pendenza del singhe
trek, in effetti c'è, ma Diego, non contento si mette a tagliare i tornantini seguito da Beppe. Io me ne guardo bene, e faccio strada a mcnab sulla traccia che prevede, appunto, i tornantini. A forza di vedere i due giostraroli, contravvengo alla mia impostazione minimalista e mi metto a tagliare anch'io ... salto il primo, salto il secondo, al terzo c'è un gradone, devo andare in fuori sella, ma mentre mi sposto sulla sella, mi impiglio coi calzoncini e rimango con tutto il peso del corpo in avanti ... ce semo, penso, se va per terra ... ed infatti me cappotto abbobbandomi proprio dalla parte del polso fratturato colla bici pe cappello (poi dice che è na cazzata alleggerì la bici!!!
), prendendo anche una bella tranvata sulle costole. Vabbè, risalgo in bici e seguo fedelmente la traccia, con molta molta cautela
Arriviamo all'intersezione tra il percorso originario e la variante, contemporaneamente a Romina ed Andrea, manco se ci fossimo dati un appuntamento
Ci avviamo verso la salita finale, temendo il peggio e con la solita litania ..."se è dura scendiamo" ..."ma chi celo fa fare" ..."ma mica ce pagheno" ..."vorrà di che spingiamo", ma non ci crede più nessuno :mrgeen:, infatti, cominciano le rampe, ma nessuno scende, anzi qualcuno sale
visto che quell'infami de Andrea e Diego, me s'aggrappano allo
zaino ... nonostante le mie cortesi esortazioni a non farlo
In discesa, nonostante mi sia appena addobbato, parto a cannone e vado giù a palla, arrivando a toccare i 50 km/h e rischiando più di una volta di riaddobbarmi
anche perchè il cingolo davanti fa un gran bel lavoro sia in tenuta laterale che in frenata, mentre quello dietro arriva spesso al bloccaggio in frenata intraversando la bici e costringendomi a continue correzioni.
Alla fine il garmino, nonostante lo abbia acceso solo alla prima sosta, quindi a giro già iniziato da un pò, segna 40,51 km. per 1.267 mt di dislivello.
Grazie a tutti, ragazzi, è stata la solita giornata divertente, piacevole ed anche di grande soddisfazione per aver conquistato un'altra cima, in maniera, tutto sommato, rilassata, anche se ho una spalla ed un paio di costole indolenzite
e mi spiace per chi non è riuscito a venire, vi siete persi una gran bella giornata ed un bel giro.