Il mio
"CATRIA DAY"
6.20 del mattino, tutti i cristiani normali dormono e a me invece suona la sveglia, col pensiero fisso al cusino mi alzo e mi vesto.
Mia moglie apre un occhio facendo lo stesso sguardo che fanno i gatti quando gli passi vicino mentre dormono. Un misto di compassione e rottura di coglioni.
Espleto le abluzioni mattutine non tralasciando niente; devo essere perfetto per il CATRIA DAY.
Partenza in perfetto orario, arrivo a Scheggia in anticipo sul gruppo, scelgo il bar più bello (l'unico aperto) e dopo essere stato neanche tanto velatamente perculato dal barista, in perfetta solitudine e anonimato mi infilo in bagno per un attacco... d'ansia.
Esco lasciandomi dietro un aura mortale e trovo la sala invasa da Chirocefali, Musty Family&Co... "Ottima entrata Bisu, non c'è che dire" mi sussura il neurone mentre mi presento cercando di ricordare se mi sono lavato le mani.
Mentre mi vergogno di me stesso noto che i signori Musty sono vestiti per andare a messa e mi chiedo se per caso non ho capito lo scopo del raduno.
Il pensiero scompare, finalmente si parte alla volta di Fonte Avellana dove troviamo gente che è arrivata intorno alle 3 di notte e comincia a innervosirsi.
Mi presentano Barth, Bax, Max, Marth, Parx, Sac, e tutti gli altri Sorci. Io come al solito ascolto ma non sento e non capisco neanche un nome però tutti capiscono il mio e ridono... chissà perchè...
Arriva il Vence che comincia subito a dire che s'è alzato troppo presto, che la strada era troppo lunga, con troppe curve, con troppi saliscendi, con troppi cartelli ma neanche una bella signora. Per rifarsi comincia subito a molestare la Topa, La Fiacca, Lady Musty e BelliCapelli.
Si montano le bici e ci si veste sfoggiando ognuno la sua mise migliore.
Io ho tentato un patchwork tra l'XC e l'AllMountain con discutibili risultati ma non importa, tra la folla mi confoderò.
Chi non passa inosservato invece è il solito Vence che ha comprato per l'occasione le
scarpe nuove su Ebay ma si è dimenticato di scartarle e ora tenta di spacciare del volgare nastro da pacchi per una nuovissima membrana idrorepellente.
Foto di gruppo utile anche per controllare chi sono i dispersi e partenza con:
"LA SALITA DEL CARDIOLOGO"
Nota scorciatoia conosciuta ai locali e appunto ai cardiologi ma poco trafficata a causa della sua IMMANE PENDENZA.
Consigliata come test cardiaco o per tentare il suicidio.
Si prosegue in un ambiente naturale fantastico per una salita infinità ma lieve che mi permette pure di parlare stressando tutti con racconti fantascentifici frutto solo della mia fervida fantasia alimentata dalla mancanza d'ossigeno.
Attraversiamo la Terra di Mezzo e incontriamo una Hobbit che passeggia nel bosco con sua figlia. Non pensavo esistessero davvero. Carina l'idea di portare una bimba di 5 anni in cima a una montagna avvolta nella nebbia con circa 6 gradi, se ci provo con la mia gli vengono 18 polmoniti, 9 raffreddori e il gomito del tennista. Ma erano Hobbit mica umani come noi...
Il gruppone si ricompatta e tutti mangiano si cambiano mangiano e preparano le bici come se dovessimo affrontare chissà cosa.
Mi comincio a preoccupare ma seguo il gruppo sgonfiando le gomme e mettendo le
protezioni che mi sono portato. Sciarpa, guanti, passamontagna, ginocchiere santino e preservativo.
Barth si ferma sull'orlo di un precipizio e io penso che stia scherzando.
Quando il primo Sorcio scompare nel bosco comincio ad avere un filo di paura.
Mi butto senza frenare, poi freno ma non cambia nulla e vengo inghiottito dagli alberi.
Dentro una scena alla Hamburger Hill, gente in terra, pezzi di bici ovunque e smadonnamenti in ogni dialetto. Seguendo le proteste più colorite ritrovo il Vence e mi metto a seguirlo.
Faccio il primo volo e mi rendo conto che sarà una lunga giornata. Rimetto nello
zaino il mio orgoglio di maschio e mi accodo alla Topa che ho letto essere una ottima biker.
Cercherò di fare come fa lei e infatti scendiamo praticamente a piedi.
Vengo sverniciato orribilmente da degli alieni che non stanno scendendo, stanno precipitando in maniera controllata. Tra loro riconosco Stex. Come lo riconosco? ma ovvio, dai sacchetti dei surgelati che gli escono dalle scarpe, trovata che gli dovrebbe valere la nomina a "Moderatore Insacchettatus".
Tra un sasso, 'n greppo, 'n volo e 'na Madonna arriviamo al punto di ritrovo.
Barth mi spiega che devo andare con le gambe larghe e io lo lascio fare perchè non posso dirgli il motivo per cui ho le gambe strette....
Riparto con un filo di fiducia in più, riprendo un po' di coraggio e complice il fatto che ora sembra una discesa e non più un orrido baratro, comincio a scendere un po' più sciolto.
Siamo arrivati, attraversiamo la strada asfaltata e ci apprestiamo a fare gli ultimi 30 metri, 30 metri semplicissimi rispetto al pezzo iniziale.
Parto.
Ramo.
Salto.
Guardo giù.
Urlo.
La vita mi passa davanti come in un film muto in bianco e nero.
Improvvisamente colore e voce.
Mia moglie: "Se torni fratturato ti finisco sul portone di casa"
"San Bannato Protettore del Sonato" mi lancia i componenti e atterro.
Vivo
Guardo su e trovo Aborigeno che sta mettendo in vendita la MTB su ebay, Barth che sta annullando la richiesta dell'Elisoccorso, altri due che avendo visto la scena si sono subito convertiti e stanno puntando dritti il convento.
Mi spolvero (dove l'avro trovata poi sta polvere non si saprà mai) e risalgo, o risorgo, accolto come Lazzaro.
Arrivo a piedi al parcheggio, per oggi basta, se fossi stato PacMan c'avrei rimasto solo 2 vite.
Il resto è Pranzo, magnata, bevuta, regali, foto, urla, porcini, sargicce, cazzate, simpatia, saluti.
In una parola Amici.
Grazie e alla prossima.
p.s. alla fine le gomme erano tutte sane