Never End
Rocca di Narni.
Senti galoppare e ti accorgi che non è il cavaliere con armatura e alabarda dietro te, ma un individuo che piomba giù da basso similmente vestito e che non porta messaggi per il Re, ma ha negli occhi la bramosia di arrivare prima possibile.
Non stiamo nel medioevo, ma è una domenica di Ottobre dell’inizio del III millennio e la piazza di Narni fa da cornice splendida all’evento fortemente voluto e magnificamente realizzato da quella coppia di matti (e dai loro assistenti) di Luca e Stefano.
Rabbrividiscono ai complimenti, ma sono meritati perché aver tirato su un tracciato spettacolare come la DownTown di Narni, aver coniugato le esigenze del fuoristrada con quelle del percorso cittadino, in un dedalo di viuzze larghe come un manubrio, che sembrava Desafio (
http://freecaster.tv/mtb/1010006/red-bull-desafio-no-morro-onboard ), con una conclusione da Campionato del mondo con Nicco e Coccia che si contendono il titolo come Peat e Minnar a suon di decimi, con un servizio navette che girava meglio di una seggiovia, con una rampa di partenza che ti faceva sentire un pro, con la ristorazione i vigili urbani e il paese tutto che viveva l’evento in maniera positiva e subendo positivamente qualche disagio, insomma tutto ha filato liscio e ci ha fatto sentire a nostro agio, attori principali di un film che si girava nella splendida Umbria.
Un plauso a Stefano, speaker per l’occasione, a cui serviva una lista dei concorrenti con i nick, a Luca che lo trovavi ora sul percorso, ora al parterre ora a fotografare, agli autisti puntuali come un orologio svizzero, a Ruota Libera che ha reso possibile realizzare questo evento e che si sta dimostrando un punto di riferimento in questo mondo gravitazionale.
Da parte mia, la gara l’ho vinta.
7 secondi tra prima e seconda manche, l’avversario ero io stesso e lo splendido pubblico, i fischietti ad ogni passaggio, i Marshall precisi e puntuali tutti riconoscibili (il massimo era quello appostato prima della passerella a centro paese, che ogni volta che passavi ti faceva il gesto “…vai piano, vai piano” e ogni volta ci cascavo pensando che c’era qualcuno oltre la curva!!!! Alla fine lo prendevo come riferimento…),a quel tal Francesco Petrucci , ferito nel fisico ma non nello spirito, che mi incoraggiava ad ogni passaggio gridando “ vai Cicciooo…” che avrei riconosciuto tra mille incitamenti e che tanto mi caricava, i cronometristi simpatici ed efficienti, le classifiche uscite subito a fine gara…
Sentivo che per molti era la prima gara, mi sono trovato a salire con ragazzini di 14 anni, il panorama umbro si sta riempiendo di nuovi talenti, qualcuno già è un Pro del mondiale, ma per me, che era la prima stagione da tesserato, è stato il più bel modo di concludere questa splendida stagione.
Da lassù sicuramente qualcuno c’ha messo lo zampino, scaricando il giorno prima tutta l’acqua che aveva e regalandoci ieri una giornata estiva che ha fatto asciugare ben presto ogni segno di umidità.
In conclusione, chi non è venuto si è perso sicuramente un bel modo per chiudere in bellezza e allegria la stagione, per chi ha partecipato avrà dei bei momenti da assaporare durante questo inverno che è oramai alle porte. Da rifare e da ripartecipare per gli anni a venire.
Belli&Bravi
Ciccio