partiamo dai dati di fatto: il forum e' pieno di post su inutilita' spaziali mentre il piu' importante per la performance di una bici (peraltro discutibile in alcuni passaggi), quello sulla regolazione dell'estensione, ha 0 risposte.
ulteriore conferma del fatto che la personalizzazione di fino potrebbe servire allo 0.5% degli utenti, per la quasi totalita' di "non tecnici" e' solo incitazione a tarature accazzum spacciate per "cuciture su misura".
per il casalingo di voghera molto meglio una molla sul suo peso che gli garantisce una taratura perfetta al 95% per 365gg/anno di una pompetta con cui esercitarsi in pressioni improbabili , dimenticabile per mesi in
officina quando magari la temp esterna e' cambiata di 20°C.
poi sull'elemento elastico non c'e' molto da sperimentare. le sospensioni esistono da mille anni, si sa perfettamenrte qual e' il sag corretto. su qualsiasi mezzo si scelgono le molle in base alla massa totale e poi si fanno le personalizzazioni sull'idrauilica, funziona perfettamente anche sulle bici.
per me quel che viene scambiato per reattivita' e' il maggior attrito del sistema ad aria che ti fa partire dopo, come se ci fosse una specie di piattaformina, ma quella e' minore capacita' di copiare non reattivita'.
il discorso progressivita' dell'ultimo terzo puo' essere facilmente risolto con i livelli dell'
olio ( dal lato cartuccia cosi' ne devi usare meno e risparmi peso) o , per i ricconi, con molle progressive che esistono da una vita (es: hyperpro sulle moto o adesso valt/canecreek).
sulla prima parte di corsa il problema non esiste perche' e' gia' coil , non l'imitazione "coil like" che richiede tenute- compensazioni tra camere- fori di compensazione ostruiti - tocken a volume variabile - variazioni di proporzione tra camere che ovviamente migliorano ogni anno perche' l'anno prima si sono sbagliati i calcoli......