Non discuto le situazioni estreme, l'idiozia di un ingegnere, gli intrallazzi politici, la normativa lacunosa e altri fattori che per qualcuno sono fondamentali e per qualcun altro sono dietrologia.
Discuto il principio generale.
La pista ciclabile serve per spostarsi in sicurezza, per togliere un ciclista dalla strada ed incentivare i cittadini a spostarsi in bici piuttosto che in auto.
Queste sono gli obiettivi che una pista ciclabile deve rispettare, ed è del tutto ovvio che anche una ciclopedonale piena di attraversamenti assolve a queste caratteristiche, laddove è sufficiente moderare la velocità in presenza di pedoni o di attraversamenti a raso.
Sfugge ad alcuni ciclisti ciò che sfugge da secoli agli automobilisti, e cioé che tenere una velocità adeguata alle condizioni esterne è il modo più facile, sicuro e economico per non avere problemi.
Gli automobilisti, con le loro vetture sempre più potenti, riescono più facilmente ad essere pre-potenti, a dare per scontati diritti che si basano su 2 tonnellate di lamiera, a credere che la possibilità di accelerare e sparire li renda esenti dal senso civico.
Il ciclista, che a sviluppo di watt è un tantino messo peggio, trova più difficile giustificare i suoi comportamenti, ma spesso anche lui avrebbe voglia di fare un po' come cazzo gli pare.
E dove poterlo fare se non in una fantastica pista ciclabile?
Allora sveste i panni della vittima (su strada siamo vittime) e diventa lui quello potente, potente nei confronti dei pedoni e di tutto quello che non gli piace perché lui ora è su una pista c-i-c-l-a-b-i-l-e.
Ecco, a mio giudizio la strada della intolleranza non funziona mai, la fatica è sempre la stessa, quella di tirare fuori il nostro civismo e agire in modo responsabile, per quanto vago sia il codice, se c'è una pista ciclabile incentiviamola, se c'è un pedone rallentiamo, se c'è un attraversamento a raso organizziamoci.
Alternative non ne vedo, c'è solo la guerra tra poveri, l'intolleranza e l'incomprensione, che storicamente non hanno mai portato a nulla di buono.
Naturalmente ho estremizzato, io ero una piccola istituzione nel più grande forum automobilistico d'Italia, ma da anni l'ho abbandonato, perché quel senso civico che ancora sostengo (è il mio unico valore politico, tutto deriva da questo) in questo forum abbonda.
Claudio