Voi usate le piste ciclabili?

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ilcentaurorosso

Biker dantescus
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Paperopoli
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si lo sò che non sono consigliate le cuffiette...
ma in aperto offroad troppo belle, un'esperienza unica con la musica giusta. (La Cinquetti no... etc.)

Che cos'è il campanello?
io il campanello nn lo metterò mai sulla mia bici è un accessorio troppo nerd...
A me l'hanno dato di serie, solo che pensavo fosse l'antitaccheggio. Sai com'è ricordavo il padellone cromato all'antica non quel cosino nero. Poi un giorno sistemando i freni ci ho battuto il cacciavite e ha fatto din... mi si è accesa una lampada... (ecco quelle invece le ho tolte subito insieme ai catarifrangenti sulle Mavic CrossMax SLR di serie... non si potevano vedere) e ce l'ho lasciato. Finchè non si rompe resta là dov'è. E lo uso pure (anche se sarebbe meglio la tromba da stadio).

zitto, capra!!!!11!!!!!!



:smile: o-o

OT ma questa mi è piaciuta (vedi allegato):smile:
 

Allegati

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PierVI

Biker tremendus
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per dirla tutta:
gli iscritti alle società sportive non sono obbligati a circolare sulle piste ciclabili come gli altri, quindi si, molti bitumari come li chiamate non stanno facendo nessun illecito.

Rimane il fatto che rispettare leggi va bene fino ad un certo punto, finchè sono applicabili, ben felice di percorrere le piste ciclabili dove possibile ma nelle città la maggior parte di esse sono fatte per far cassa, si fà un 50 metri qua, un 50 metri la dove si può cosi l'amministrazione può dire di avere 10 chilometri di piste ciclabili.
 

hesediel

Biker poeticus
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per dirla tutta:
gli iscritti alle società sportive non sono obbligati a circolare sulle piste ciclabili come gli altri, quindi si, molti bitumari come li chiamate non stanno facendo nessun illecito.

Rimane il fatto che rispettare leggi va bene fino ad un certo punto, finchè sono applicabili, ben felice di percorrere le piste ciclabili dove possibile ma nelle città la maggior parte di esse sono fatte per far cassa, si fà un 50 metri qua, un 50 metri la dove si può cosi l'amministrazione può dire di avere 10 chilometri di piste ciclabili.


Non è vero. Ci sono casi in cui si può essere dispensati dal passare sulla pista, ma solo durante la corsa agonistica, il che è scontato perchè se c'è una gara agonistica sarà interdetto il transito alle auto.
Se esci per i fatti tuoi per allenarti o altro non sei esentato.

Che proprio le piste ciclabili vengano fatte per far cassa mi sembra alquanto improbabile
 

sembola

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per dirla tutta:
gli iscritti alle società sportive non sono obbligati a circolare sulle piste ciclabili come gli altri, quindi si, molti bitumari come li chiamate non stanno facendo nessun illecito.
Ti invito a citare la norma di legge che consentirebbe quanto dici...:spetteguless:
 

PierVI

Biker tremendus
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Ti invito a citare la norma di legge che consentirebbe quanto dici...:spetteguless:
questo mi è stato detto dalla società alla quale sono iscritto, potrebbero avermi pigliato per u culo ma francamente mi sembra una cosa anche logica, dubito i professionisti svoltino dentro una pista ciclabile ogni volta che ne trovino una, domani cercherò la fonte.

piste per far cassa suonera anche male ma cosa credi, che quando vengono date tutte le statistiche su questo che è un tema caldo si facciano scrupoli?
 

sembola

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questo mi è stato detto dalla società alla quale sono iscritto, potrebbero avermi pigliato per u culo ma francamente mi sembra una cosa anche logica, dubito i professionisti svoltino dentro una pista ciclabile ogni volta che ne trovino una, domani cercherò la fonte.
L'obbligo a passare dalle piste ciclabili è previsto dall'articolo 182 comma 9 del Codice della Strada: " I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento."
Come vedi non si fa alcuna menzione di società sportive o simili.

piste per far cassa suonera anche male ma cosa credi, che quando vengono date tutte le statistiche su questo che è un tema caldo si facciano scrupoli?
Se sapessi quanto costa realizzare una pista ciclabile in sede separata probabilmente non lo penseresti. Con quello che ti costano due o tre km ci vorrebbero anni ed anni di multe per rientrare della spesa...:spetteguless:
 

NEMESI61

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Il codice della strada, per gli aspetti che riguardano l'uso della bici, è a dir poco lacunoso e poco realista. Prima di tutto andrebbe chiarito il concetto di pista ciclabile e la destinazione d'uso. Bici e pedoni, con ovviamente i secondi in una posizione di privilegio, non possono coesitere, a meno di creare una latente situazione di pericolo. Spulciando in internet ho trova una interessante disquisizione sugli articoli del codice stradale e la bici (evidenziare il sito presumo sia consentito ). http://www.studiochiarini.it/TEMA_2_rev24.pdf
 

sembola

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Il codice della strada, per gli aspetti che riguardano l'uso della bici, è a dir poco lacunoso e poco realista.
E' vero, ma il poco realismo di una legge non impedisce (e non può impedire) che venga applicata...

Prima di tutto andrebbe chiarito il concetto di pista ciclabile e la destinazione d'uso. Bici e pedoni, con ovviamente i secondi in una posizione di privilegio, non possono coesitere
Personalmente non sono d'accordo. Certo, se si vogliono fare le trenate a 50 all'ora è pericoloso... ed occhio che la stessa identica obiezione di chi vorrebbe vietare le bici sulle strade, perchè appunto "si crea un pericolo".
 

NEMESI61

Biker dantescus
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E' vero, ma il poco realismo di una legge non impedisce (e non può impedire) che venga applicata...".
Indubiamente, ma la mancanza di una adeguata chiarezza della norma rende altrettanto facile attuare una eventuale azione di contestazione, tant'è che difficilmente viene posta in essere una azione sanzionataria per violazioni commesse dai ciclisti, in presenza di situazioni che realisticamente presentano dubbi interpretativi.


Personalmente non sono d'accordo. Certo, se si vogliono fare le trenate a 50 all'ora è pericoloso... ed occhio che la stessa identica obiezione di chi vorrebbe vietare le bici sulle strade, perchè appunto "si crea un pericolo".
Mi è capitato di assistere alla scena di un cugino bitumaro, che percorreva a velocità contenuta un tratto di ciclabile delimitata da balaustre ai due lati tipo budello, al quale un pedone ha repentinamente attraversato la strada davanti alle ruote, chiaramente venendo centrato. E' successo il finimondo. Senza parlare di chi per retaggio anglosassone usa correre a piedi contro mano. Anche percorrendo la strada esistono dei rischi e vi sono gli incoscenti, ma almeno si va tutti nella stessa direzione e la segnaletica è definita in modo chiaro.
Personalmente utilizzo gli attuali "percorsi ciclo-pedonali" (definizione più consona), ma non li vedo molto indicati, a parte alcuni tratti extra urbani, per chi vuole fare sport o allenamento intensivo, la strada è decisamente più scorrevole.
 

Tc70

Entomobiker
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Picola ma carattarastica...
Il campanello è quell' oggetto che se non ce l'hai e chiedi permesso sulla pista ciclabile intasata dalla famigliola a piedi che si tiene per mano ti rispondono incazzati "e suona il campanello perdio!", se ce l'hai e lo suoni ti rispondono male di "andare a fare le corse da un'altra parte".

Qui per esempio il campanello non serve, dalla parte marcata per bici nessuno si azzarda a camminarci e viceversa sulla parte pedonale. vedi appunto alla voce buonsenso :omertà:

image.php
Quoto Semb,qui siamo avanti anni luce....in Italia di queste dimensioni ci fai una provinciale....:celopiùg:
 

ottomilainsu

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Io la/le uso.
Salvo dove si rischia la vita perché nessuno rispetta la precedenza e ci sono accessi a non finire.
In quel caso è meglio correre sulla statale, almeno lì gli automobilisti che vengono dalle laterali sono costretti a fermarsi perché la probabilità che vengano stirati da un camion è molto alta.
Ad ogni modo anche quelle strade, salvo brevi tratti, sono evitabili, quindi le evito.

Il problema comunque è la ghettizzazione, ovvero il costringerci ad andare in situazioni promiscue con pedoni su tracciati larghi un metro, con uno stop ogni 20 metri, oppure deviate a 90° ad ogni laterale, con scalini e tombini incassati o in rilievo, eccetera eccetera.
In fondo si chiede di poter viaggiare ad una velocità decente (20-25 km/h) senza stop ad ogni pié sospinto, senza paletti in mezzo, con un fondo decente per non dover prendere per forza la full e con la sicurezza di non essere inforcati ad ogni laterale.
 

PierVI

Biker tremendus
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Se sapessi quanto costa realizzare una pista ciclabile in sede separata probabilmente non lo penseresti. Con quello che ti costano due o tre km ci vorrebbero anni ed anni di multe per rientrare della spesa...:spetteguless:

trattasi di pubblicità, o di tramacci con gli appalti.. o di stupidita.. una pista ciclabile di 50 metri con quattro cinque attraversamenti carrai che finisce nel nulla..... non ha nessun senso di esistere e ripeto, è fatta per altri scopi, non certo per rendere le città più ciclabili.


riguardo ai professionisti esenti dalle ciclabili non trovo effettivamente nessun riscontro alle mie parole :rosik:
 

sembola

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Indubiamente, ma la mancanza di una adeguata chiarezza della norma rende altrettanto facile attuare una eventuale azione di contestazione, tant'è che difficilmente viene posta in essere una azione sanzionataria per violazioni commesse dai ciclisti, in presenza di situazioni che realisticamente presentano dubbi interpretativi.

Io credo che la ragione della mancata contestazione dipenda da ben altri motivi. La scarsa diffusione delle piste in rpimo luogo, ma soprattutto dalla presenza di situazioni più impellenti e bisognose di controllo da parte delle Polizie municipali. Diciamo che, salvo problemi specifici, i vigili hanno ben altre gatte da pelare.

Personalmente utilizzo gli attuali "percorsi ciclo-pedonali" (definizione più consona), ma non li vedo molto indicati, a parte alcuni tratti extra urbani, per chi vuole fare sport o allenamento intensivo, la strada è decisamente più scorrevole.
Appunto, il problema è proprio questo: pretendere di usare una pista ciclopedonale per un allenamento agonistico. Se un aspirante Loeb o Rossi usasse le strade per "fare sport od allenamento intensivo" dubito che saremmo così comprensivi ;-)


trattasi di pubblicità, o di tramacci con gli appalti.. o di stupidita.. una pista ciclabile di 50 metri con quattro cinque attraversamenti carrai che finisce nel nulla..... non ha nessun senso di esistere e ripeto, è fatta per altri scopi, non certo per rendere le città più ciclabili.
Su questo sono d'accordo. Ma che i comuni, specialmente in questi chiari di luna, "piste ciclabili" per poter poi fare le multe a chi non ci va è pura fantascienza...;-)


ottomilainsù;6056234 ha scritto:
In fondo si chiede di poter viaggiare ad una velocità decente (20-25 km/h) senza stop ad ogni pié sospinto...
In linea di teoria sono d'accordo con te. Ma mi permetto di far notare che è lo stesso meccanismo psicologico che fa rifiutare agli automobilisti le rotonde, i semafori, i dissuasori, gli autovelox e qualunque altro dispositivo che cerchi di moderare la velocità nelle aree urbane e con esso il pericolo di incidenti, quasi sempre a danno di utenti più deboli...
 

Clab04

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Non discuto le situazioni estreme, l'idiozia di un ingegnere, gli intrallazzi politici, la normativa lacunosa e altri fattori che per qualcuno sono fondamentali e per qualcun altro sono dietrologia.
Discuto il principio generale.
La pista ciclabile serve per spostarsi in sicurezza, per togliere un ciclista dalla strada ed incentivare i cittadini a spostarsi in bici piuttosto che in auto.
Queste sono gli obiettivi che una pista ciclabile deve rispettare, ed è del tutto ovvio che anche una ciclopedonale piena di attraversamenti assolve a queste caratteristiche, laddove è sufficiente moderare la velocità in presenza di pedoni o di attraversamenti a raso.
Sfugge ad alcuni ciclisti ciò che sfugge da secoli agli automobilisti, e cioé che tenere una velocità adeguata alle condizioni esterne è il modo più facile, sicuro e economico per non avere problemi.
Gli automobilisti, con le loro vetture sempre più potenti, riescono più facilmente ad essere pre-potenti, a dare per scontati diritti che si basano su 2 tonnellate di lamiera, a credere che la possibilità di accelerare e sparire li renda esenti dal senso civico.
Il ciclista, che a sviluppo di watt è un tantino messo peggio, trova più difficile giustificare i suoi comportamenti, ma spesso anche lui avrebbe voglia di fare un po' come cazzo gli pare.
E dove poterlo fare se non in una fantastica pista ciclabile?
Allora sveste i panni della vittima (su strada siamo vittime) e diventa lui quello potente, potente nei confronti dei pedoni e di tutto quello che non gli piace perché lui ora è su una pista c-i-c-l-a-b-i-l-e.
Ecco, a mio giudizio la strada della intolleranza non funziona mai, la fatica è sempre la stessa, quella di tirare fuori il nostro civismo e agire in modo responsabile, per quanto vago sia il codice, se c'è una pista ciclabile incentiviamola, se c'è un pedone rallentiamo, se c'è un attraversamento a raso organizziamoci.
Alternative non ne vedo, c'è solo la guerra tra poveri, l'intolleranza e l'incomprensione, che storicamente non hanno mai portato a nulla di buono.
Naturalmente ho estremizzato, io ero una piccola istituzione nel più grande forum automobilistico d'Italia, ma da anni l'ho abbandonato, perché quel senso civico che ancora sostengo (è il mio unico valore politico, tutto deriva da questo) in questo forum abbonda.

Claudio
 
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Quoto Semb,qui siamo avanti anni luce....in Italia di queste dimensioni ci fai una provinciale....:celopiùg:

Da quello che ho visto a suo tempo mi sento di dire che NYC per il ciclista urbano è molto più sicura di qualsiasi grande città italiana. La dimensione dei catenacci usati per chiudere le bici invece mi fa pensare che il problema dei furti non sia un'esclusiva nostrale ;-)


..Discuto il principio generale...
:hail::hail::hail:
 

ottomilainsu

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Io credo che la ragione della mancata contestazione dipenda da ben altri motivi. La scarsa diffusione delle piste in rpimo luogo, ma soprattutto dalla presenza di situazioni più impellenti e bisognose di controllo da parte delle Polizie municipali. Diciamo che, salvo problemi specifici, i vigili hanno ben altre gatte da pelare.


Appunto, il problema è proprio questo: pretendere di usare una pista ciclopedonale per un allenamento agonistico. Se un aspirante Loeb o Rossi usasse le strade per "fare sport od allenamento intensivo" dubito che saremmo così comprensivi ;-)



Su questo sono d'accordo. Ma che i comuni, specialmente in questi chiari di luna, "piste ciclabili" per poter poi fare le multe a chi non ci va è pura fantascienza...;-)



In linea di teoria sono d'accordo con te. Ma mi permetto di far notare che è lo stesso meccanismo psicologico che fa rifiutare agli automobilisti le rotonde, i semafori, i dissuasori, gli autovelox e qualunque altro dispositivo che cerchi di moderare la velocità nelle aree urbane e con esso il pericolo di incidenti, quasi sempre a danno di utenti più deboli...

Più no che si, perché una cosa è dover fare i conti con l'esistente e quindi considerare che se la via va da A a B si può contare su una corsia riservata che goda degli stessi diritti di precedenza su eventuali immissioni laterali, un altro è vedere che ad ogni intersezione ti mettono il cartello di fine pista e cicli a mano... ovvio che se per una via di 200 metri mi costringono a smontare dalla bici ogni 30 metri, beh, va a finire che non la uso affatto.

Da quello che ho visto a suo tempo mi sento di dire che NYC per il ciclista urbano è molto più sicura di qualsiasi grande città italiana. La dimensione dei catenacci usati per chiudere le bici invece mi fa pensare che il problema dei furti non sia un'esclusiva nostrale ;-)



:hail::hail::hail:

Come dicevo sopra, io ho sperimentato molte realtà estere (Germania, Austria, Svizzera, Francia, Danimarca, Olanda, Belgio, Rep. Ceca) e ovunque la sicurezza di chi va in bici è infinitamente maggiore.

Praga ad esempio è organizzatissima, in auto è caotica, in bici si va più che bene, gli stop e le deviazioni sono studiati per farti tenere una media tale da invogliarti a prendere la bici.
Da noi certe ciclabili sono un insulto alla normale intelligenza, oltre che un evidente sistema per spendere soldi in una foresta di cartelli stradali.

Su alcune piste puoi anche correre senza problemi, lungo il canale Alberto tra Maastricht e Anversa hai 180 km di "strada" larga più di 6 metri quasi esclusiva per le bici salvo pochi tratti.
Difatti trovi gli "squadroni" di ciclisti di ogni età che fanno le corse ben sapendo che hanno lo spazio per poterlo fare.

Quanto ai furti, mi dicono che tutto il mondo è paese, almeno nelle grosse città.
 
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PierVI

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Su questo sono d'accordo. Ma che i comuni, specialmente in questi chiari di luna, "piste ciclabili" per poter poi fare le multe a chi non ci va è pura fantascienza...;-)

malinteso... con cassa non intendevo assolutamente questo, intendevo che certe volte sono più operazioni di facciata, per far bella figura e poco più


il paragone con altre citta comunque è sempre difficile, noi siamo pieni ci centri storici con spazzi ristrettissimi, non ci passano i bus, non ci stanno i parcheggi per le auto, figuriamoci le piste ciclabili :)
 

sembola

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malinteso... con cassa non intendevo assolutamente questo, intendevo che certe volte sono più operazioni di facciata, per far bella figura e poco più
Su questo spesso purtroppo hai ragione...:-(

il paragone con altre citta comunque è sempre difficile, noi siamo pieni ci centri storici con spazzi ristrettissimi, non ci passano i bus, non ci stanno i parcheggi per le auto, figuriamoci le piste ciclabili :)
Ok, ma non esistono solo i centri storici... pensiamo per esempio a Firenze, con dei viali enormi... le piste ciclabili sono anche e soprattutto una questione di volontà, come è una questione di volontà far funzionare bene i mezi pubblici. Chiaro che quando ci sono le sollevazioni popolari perchè si rimuovono le auto parcheggiate sulle corsie dei bus o quelle in doppia fila che li bloccano, si va poco lontano...
 

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