domani scopriremo se è così come dici...anzi lo scoprirà mario per primo.
comunque lo spazio e la pendenza per accelerare c'è...bisogna solo avere il pelo di farlo, accantonando per un momento l'istinto di conservazione.
forse dalla foto sembra che spara parecchio, ma in realtà è inclinato quel minimo sindacale che serve per sputarti dall'altra parte...sempre se gliene dai la possibilità...
p.s.
l'effetto ottico su questo tipo di cose mi ha già inculato 'na volta, mò basta.
Secondo me, adesso che lo vedo in foto, il problema (se di problema si tratta) non è tanto nell'inclinazione della rampa o nella lunghezza della corsa di lancio, ma è data da una serie di fattori tutti concatenati.
La lunghezza della corsa di lancio è più che sufficiente: prendendo bene la curva precedente e pedalando per un paio di metri a monte credo che i 40/50 Km/h non ce li toglie nessuno!! Ma è anche vero che il terreno non è proprio omogeneo e quel roccione che affiora a circa 2/3 del discesone rompe un po' le balle...
La rampa spara bello in alto quanto basta per evitare di finire dritti sul dente prima del landing...
Il problema, sempre secondo me, viene dalla mancanza di una parte in piano prima della rampa! Un paio di metri in piano avrebbero avuto l'effetto di far scaricare la compressione che si genera venendo giù a cannone da quel discesone per poi, repentinamente, cambiare assetto da discesa a salita. Li nell'incavo tra discesone e rampa, per come è stato fatto, si genera sicuramente una compressione bella forte, il corpo starà posizionato un po' arretrato, e quindi in quel brevissimo lasso di tempo che passa dalla compressione al salto bisogna ritrovare un giusto assetto "centrato" sulla bici in modo che ti possa dare la possibilità di tirar su l'avantreno e, allo stesso tempo, staccare in lunghezza il salto dalla rampa.
Ecco credo che un breve tratto in piano avrebbe avuto l'effetto di far scaricare un po' la compressione e dare il tempo di posizionarsi bene in bici in modo da avere l'assetto corretto e "lucido" per il salto!
Ovviamente tutto questo l'analizzeremo dopo il tentativo di Mario
Nel disegno che ho fatto qui di seguito vi mostro quello che la mia testa mi suggerisce quando parlo della compressione: la freccia indica dove la bici subirà lo schiacciamento al suolo dovuto alla rincorsa, e si vede come nel primo caso, che è quello che che abbiamo in questo momento, tra la compressione e lo stacco passa pochissima distanza. Nel secondo caso invece avremmo un piccolo momento "neutro" in cui scaricare la compressione e posizionarsi per bene per il salto.