E' molto triste vedere queste immagini.
Pensare che molti di questi grandi telaisti vennero in Italia negli anni 70/80 ad imparare il mestiere dagli artigiani italiani.
Poi iniziarono a sviluppare telai sempre più evoluti e fecero nascere i grandi marchi USA e da cui la MTB moderna mentre qui un c'è un produttore che produce una MTB degno di questo nome, ci hanno superato anche i tedeschi.
P.S. si c'è MDE, ANCILLOTTI ed altri ma sono marchi di nicchia e non fanno grandi numeri.
Tutti gli artigiani non fanno grandi numeri, perchè sono artigiani...
Darren Crisp fa meno di 50 telai l'anno, ancillotti e mde ne faranno il doppio, ma è normale che siano realtà piccole... d'altronde i laboratori servono proprio a "formare" gente che poi va a lavorare e innalzare il livello delle grandi produzioni.
Un artigiano che fa tanti pezzi, diventa una piccola industria, e quello è ormai il settore che sta morendo, perchè tra piccola industria e grandi produzioni il livello è simile e i costi, più salgono i numeri, più si abbassano.
Il problema è del biker... tanti scrivono "peccato che gli artigiani facciano fatica" poi però se devono scegliere tra un telaio artigianale a 3000 euro, un telaio di
Specialized a 2800 e un YT a 2000, scelgono quasi sempre di spendere meno...
Scusa mi sono spiegato male.
Volevo dire che nessun artigiano italiano è riuscito a ingrandirsi e diventare industria e fare grandi numeri nonostante fossimo leader nella costruzione dei telai.
I tedeschi che non erano nessuno in pochi anni sono riusciti ad imporsi con marchi come Canyon ed ora altri stanno emergendo come YT certo sfruttando anche la rete e prodotti semplici (cioè non con soluzioni tecniche esotiche e costose ma soluzioni semplici ed affidabili) ed economici
Sarebbe bello se ci fosse almeno un grande marchio MTB italiano ... si va' bene poi i telai sarebbero comunque fatti tutti in Cina o giù di li.
mah... oddio, c'è un nessuno che si chiama Bianchi che qualche bici la fa e la vende, e 50 anni fa erano artigiani, c'è una dinastia di nome Campagnolo che nonostante non sia facile continua a cercare di produrre il grosso in italia, ci sono produttori di componenti come
Formula che sono realtà nate piccole ma oggi molto conosciute e apprezzate.
In campo BDC poi, oltre ad artigiani apprezzatissimi, ci sono aziende come Pinarello o Willier che oggi producono all'estero, ma che sono nate e diventate grandi grazie al made in italy.
Marchi come YT o CANYON sono progetti di marketing, vanno a taiwan, scelgono un design, e organizzano un e-commerce ben strutturato, con la metà dei costi di un marchio come specialized o
trek...
Voi pensate che YT e CANYON siano degli eroi, e che grazie a loro noi biker possiamo comprare bici spendendo il giusto, ma in realtà a loro un telaio costa come a specialized, lo vendono al 20-30% in meno ma in realtà, visto che non hanno rete vendita, marginano molto di più di marchi con una rete di distribuzione e di negozi.
Per me gli eroi rimangono i Tom Ritchey, i Mert Lawwill, i Frank The Welder, i Jeff Steber, Tullio Campagnolo, Giovanni Pinarello o Alberto Ancillotti per rimanere in italia... gente che le bici le ha create, che ha contribuito a lasciare il segno nella storia di mtb o strada, i marchi sono marchi, vanno e vengono, ieri c'era CANYON, oggiu c'è YT e domani ci sarà qualcun altro... ma chi davvero inventa qualcosa di nuovo rimane negli annali, gli altri no.