Ovvio che il disco più grosso ti implementa le vibrazioni e la loro frequenza. Io credo che delle vibrazioni siano intrinseche nell'impianto frenante.
La questione è che non dovrebbero essere trasmesse al telaio. Se questo succede ci sono forti probabilità che il telaio le propaghi, specie questi telai in leghe molto rigide e poco elastiche. Un tentativo Avid l'ha fatto, quello di dare un disco senza fori e senza asole di raffreddamento. Risultato, minore potenza e maggior riscaldamento ed estetica anni 70.
Probabilmente a breve comprerò una SJ Elite che monta gli Elixir. Già tremo e vibro!
Spero di non avere il problema ma qualora capitasse anche a me ho già detto come risolverò. Piazzerò degli "ammortizzatori" tra l'adattatore e il telaio. Anzi, ora che ci penso credo che sostituirò in toto le rondelle del sistema tri align con delle altre fatte in nylon, sperando così di smorzare le frequenze.
Ho una Rockhopper con telaio in M4 e freni Juicy 3.
Intanto penso che l'M4 abbia frequenze diverse rispetto all'M5. Teoricamente l'M4 è più robusto ma più pesante, ergo dovrebbe avere frequenze più basse. Poi il carro dietro è tradizionale, i foderi superiori non ganno la forma a U o a diapason. Credo che mi abbiano salvato queste due peculiarità che mi sa che sulla Elite non avrò proprio...
Marco, che ne pensi della mia idea di cambiare il materiale delle rondelle?
Qualora le cose non andassero mi costruisco un adattatore ad hoc alla fresa, me lo studio bene che non abbia la forma ad U e poi lo provo. Dovesse funzionare lo posto poi qui sul forum. Ma spero di non averlo il problema.
Boda
...penso che se tu abitassi vicino a me molto spesso farei una capatina nel tuo antro...ehehehehehehhe.
Gli impianti freno a disco moderni (quelli piu` potenti) quasi tutti basati su fluido DOT 4 o 5.1 (escludendo i
Magura e gli Shimano) possono generare problemi del tipo di quelli oggetto di questa analisi.
Se fate una piccola ricerca sul motore dei motori di ricerca con i termini in inglese giusti, vi accorgerete che gli stessi problemi che ora qui affrontiamo per i nostri amati impianti Avid, sono stati rilevati anche per i
Formula (che come forza di clamping sono in cima alla piramide, al vertice).
Ho paura che parecchi telai e non solo quelli in leghe di alluminio o comunque metallo in genere, moderni, abbiano la inclinazione e la propensione ad amplificare le vibrazioni prodotte dinamicamente (cioe` non a bicicletta ferma) dalla azione di chiusura dei pistoni.
Noi ad occhio nudo non possiamo accorgercene ma, i rotori si deformano in fase di frenata divenendo ondulati e questa ondulazione tende a far oscillare dalla posizione di "riposo" anche i pistoni e relativi elementi di attrito (una azione opposta a quella che vorrebbe mantenere chiusa la pinza).
Chi assembla le biciclette, partendo magari da un telaio concepito totalmente in "casa", dovrebbe conoscere nel dettaglio come questo ultimo reagisce a determinate sollecitazioni (anche di tipo oscillatorio/meccanico di bassa ampiezza...non solo i drop di dieci metri per le full per intenderci)...
Tutte le moderne suite di progettazione (che va fatta in modo critico) C.A.D hanno questo tipo di opzione.
Il problema come ho detto e` che chi ha progettato il telaio, lo ha fatto quasi sicuramente per compartimenti stagni dal resto della pipeline che poi provvede all`assemblaggio.
Cioe` voglio dire, il problema che avevo io gia` con i Juicy 5 sarebbe stato immediatamente rilevabile, quanto meno terminata la cosiddetta fase di bedding (o bed in) in cui si deposita gradualmente materiale di attrito sulle superfici dei rotori fino ad arrivare al massimo coefficiente di attrito...
Trascorso questo periodo, sarebbe bastato azionare la leva freno dell`impianto posteriore e magicamente si sarebbero accorti del problema...
Questo in un mondo artificiale, perfetto...
Invece no, per anni sono state messe in commercio biciclette con telai progettati a mo` di strumento musicale, pronte a suonare se accoppiate con i moderni impianti freno a disco.
Maggiore collaborazione ed integrazione tra il produttore dell`impianto e quello che assembla le biciclette...ecco quello che sarebbe dovuto accadere.
Avete presente gli Shuttle ed avete presente da quanti costruttori vengono i componenti meccanici, elettromeccanici ed elettronici che concorrono alla realizzazione del veicolo finito ?
Ecco con la filosofia che hanno utilizzato per le nostre gufette, riportata in campi di frontiera come quello cosiddetto aerospaziale, nessuno Shuttle si sarebbe mai alzato in volo...per i problemi del sottosistema x piuttosto che di quello y.
Quanto al cambio di rondelle ed al tipo di materiali di cui sono costituite forse avresti qualche speranza con materiali come il gopren che viene usato anche come smorzatore di vibrazioni indovinate un poco dove ?
In fondo alle basi dei grattacieli, sospesi contro i terremoti.
I tubi del telaio che amplificano la oscillazione meccanica, oggi sono molto elaborati e nella densita` del materiale e soprattutto nel profilo interno degli spessori.
Ve ne` potete accorgere con il classico sistema del dito che percuote la lunghezza del tubo.
Grazie.
Marco1971.