io con la Slayer guido moltissimo anche con il posteriore, e non serve toccare il freno ant per fare noosepress anche con i pedali flat. E' una manovra importantissima da saper fare, IMHO, perché non è raro trovarsi con la ruota ant appoggiata in posizioni precarie, sassi viscidi, bordi friabili e inconsistenti, e toccare il freno ant vorrebbe dire cadere.
Ai tempi d'oro sapevo fare 180 ollando da fermo con la Slayer, ora boh... sono mille secoli che non ci provo più. L'ho anche ingrassata con ruote da fr 36 raggi e Z1 freeride. Eheh...
è terribilmente plushosa
Però sui passaggi tecnici molto impervi, ho desiderato la mia 66rc2x... o forse una 29", per mangiarmi certe asperità rocciose.
PS: vert, alta montagna e passaggi esposti, per me sono inscindibili. Non sono mai stato su una montagna senza la possibilità di rotolare TANTO o precipitare da qualche parte se si mette un piede in fallo... figuriamoci una ruota... un'impuntamento in una situazione a rischio...
Cmq il rischio maggiore del vertriding è farsi una salita micidiale, con una fatica inimmaginabile, per poi spararsi una discesa magari brutta, magari troppo rapida, magari impraticabile. Cioé, il mio timore è che la fatica della salita non valga il piacere della discesa. Cioé.. finché la bici è sotto, va bene tutto... quando la bici è sopra, in spalla... porca trottola... la storia cambia!
Ho già avuto brutte esperienze con tanto di uscita di un'ernia per una salita suicida e una discesa ORRENDA!
per me la rigidezza rimane un fattore importante, perché non si può prescindere da una precisione assoluta.
Ai tempi d'oro sapevo fare 180 ollando da fermo con la Slayer, ora boh... sono mille secoli che non ci provo più. L'ho anche ingrassata con ruote da fr 36 raggi e Z1 freeride. Eheh...
è terribilmente plushosa
Però sui passaggi tecnici molto impervi, ho desiderato la mia 66rc2x... o forse una 29", per mangiarmi certe asperità rocciose.
PS: vert, alta montagna e passaggi esposti, per me sono inscindibili. Non sono mai stato su una montagna senza la possibilità di rotolare TANTO o precipitare da qualche parte se si mette un piede in fallo... figuriamoci una ruota... un'impuntamento in una situazione a rischio...
Cmq il rischio maggiore del vertriding è farsi una salita micidiale, con una fatica inimmaginabile, per poi spararsi una discesa magari brutta, magari troppo rapida, magari impraticabile. Cioé, il mio timore è che la fatica della salita non valga il piacere della discesa. Cioé.. finché la bici è sotto, va bene tutto... quando la bici è sopra, in spalla... porca trottola... la storia cambia!
Ho già avuto brutte esperienze con tanto di uscita di un'ernia per una salita suicida e una discesa ORRENDA!
per me la rigidezza rimane un fattore importante, perché non si può prescindere da una precisione assoluta.