Complimenti Luca ! Però il resoconto è un po' scarno, Andrea ha fatto un tema ed era il "solito" Carpegna (
), appena ti sarai ripreso vogliamo un bel resoconto dettagliato 
Valconca e dintorni
- Creatore Discussione apenseri
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Complimenti Luca ! Però il resoconto è un po' scarno, Andrea ha fatto un tema ed era il "solito" Carpegna (
), appena ti sarai ripreso vogliamo un bel resoconto dettagliato 
mi associo e......hai portato una bella fetta di Schwarzwalder Kirschentorte??????????!!!!!!!Complimenti Luca ! Però il resoconto è un po' scarno, Andrea ha fatto un tema ed era il "solito" Carpegna (
bravissimi ottima prestazione,invece noi a Gabicce abbiamo pedalato con Monia & co., domenica vengono all'adriaticoast di carpegna.Un' incredibile giornata di temporali epiogge torrenziali in un spettacolare percorso tra i boschi e le montagne della Garfagnana. Questa è stata la mia piu' grande esperienza di guida in condizioni veramente al limite :
Iron-pist è salito sul podio ,3° classificato; io ho concluso in 13° posizione
"Non riesco a riprendere la traiettoria, volo in avanti a braccia tese, quando mi accorgo di non riuscire a cadere in piedi decido inconsciamente di rotolare; caduta senza conseguenze, sento le ginocchia che bruciano ma non le guardo neppure, controllo gli occhiali che erano infilati nel casco, non ci sono più! Li devo cercare e, ovviamente, sono senza occhiali, temo una lunga ricerca ma dopo qualche decina di secondi li trovo, intatti.
Riprendo la bici, un ramo di almeno due metri è infilato tra i raggi e la forcella, capisco che risucire a controllare la MTB ed evitare la caduta sarebbe stato impossibile, sfilo il ramo, salgo in sella, riparto."
leggo sempre con molto piacere i tuoi resoconti ma esco un attimo dai panni del biker ed indosso quelli quotidiani del genitore apprensivo: lasci almeno detto a qualcuno che giro fai quando parti da solo??
presumo che la risposta sia affermativa, vedo che sei solito organizzare i minimi dettagli di ogni uscita
Riprendo la bici, un ramo di almeno due metri è infilato tra i raggi e la forcella, capisco che risucire a controllare la MTB ed evitare la caduta sarebbe stato impossibile, sfilo il ramo, salgo in sella, riparto."
leggo sempre con molto piacere i tuoi resoconti ma esco un attimo dai panni del biker ed indosso quelli quotidiani del genitore apprensivo: lasci almeno detto a qualcuno che giro fai quando parti da solo??
presumo che la risposta sia affermativa, vedo che sei solito organizzare i minimi dettagli di ogni uscita
no purtroppo era finito in compenso ho portato una nuvoletta fantozziana che ci ha seguito fino a qui
Ci sono tre ragazzotti alla partenza: gente di campagna, poco abituata alla confusione. Nessuno di loro spiccica una parola di Tedesco e si fanno piccoli piccoli, per non infastidire nessuno degli storicamente non sempre amici "crukki".
Le loro maglie variopinte nascondono qualche sponsor malaugurante ma la "vw" posizionata sul fondoschiena qui è la benvenuta.
Il cuore batte forte, le tasche piene di sostanze al limite della liceità, pensano agli amici lasciati in Italia e li invidiano perchè probabilmente sono ancora sotto le coperte.
Suona lo start, partono tranquilli, lo "spilungone" scatta per affrontare il primo muro in testa, gli altri gli osservano il "cudrone" i tifosi crukki gli appoggiano le mani sulla "vw" e lo spigono verso la vetta.
Gli altri non lo vedranno più fino alla fine.
Ora la gara fila via liscia ma poco dopo arrivano già i crampi per il vecchietto del gruppo: ormai lui è uno stradista e qui non si può fingere; le tanto millantate barrette, "per i crampi", "a rapido assorbimento", "a lunga gittata", "a basso contenuto di grassi" produrranno effetti solo molte ore dopo, ormai appollaiato sul vaso bianco. Finalmente arriva la discesa, ora recupererà terreno; dietro di lui sente un campanello: è una signora incinta, al quinto mese, che chiede strada, imprecando e dicendo che tra non molto dovrebbe partorire, cerca di prenderle subito la scia, ci riuscirà per 25 metri, il bimbo si chiamerà Turokk.
Ora siamo in pianura, arriva anche il Bordo che se la prende comoda, sta bevendo il caffé e si scotta pure la lingua, urlando "bruciaaaa!" sussura, senza alzare la voce: "passo addestraaaa!".
Lo spilungone è ormai lontano, vede figure evangeliche levitare attorno a lui, sente le voci, le gambe girano senza nemmeno volerlo; aspetta di essere superato dai compagni di squadra ma non arrivano, probabilmente hanno trovato da "far bene".
Ormai sono superati i 100 chilometri, da qui all'arrivo nessuna immagine verrà memorizzata, solo qualche migliaio di pedalate inconscie li separa dallo striscione, entrano nello stadio, apre lo spilungone, segue il Bordo, chiude, 20 minuti dopo, il Turo.
Nel nostro piccolo paese di campagna,
anche se vi hanno spinto,
anche se vi ha superato la donna incinta,
anche se avete appoggiato il viso dove dovrebbero scorrere le ruote,
sarete per qualche tempo narrati come eroi.
Bravo Luca,
bravo Bordo,
bravo Turo.
Le loro maglie variopinte nascondono qualche sponsor malaugurante ma la "vw" posizionata sul fondoschiena qui è la benvenuta.
Il cuore batte forte, le tasche piene di sostanze al limite della liceità, pensano agli amici lasciati in Italia e li invidiano perchè probabilmente sono ancora sotto le coperte.
Suona lo start, partono tranquilli, lo "spilungone" scatta per affrontare il primo muro in testa, gli altri gli osservano il "cudrone" i tifosi crukki gli appoggiano le mani sulla "vw" e lo spigono verso la vetta.
Gli altri non lo vedranno più fino alla fine.
Ora la gara fila via liscia ma poco dopo arrivano già i crampi per il vecchietto del gruppo: ormai lui è uno stradista e qui non si può fingere; le tanto millantate barrette, "per i crampi", "a rapido assorbimento", "a lunga gittata", "a basso contenuto di grassi" produrranno effetti solo molte ore dopo, ormai appollaiato sul vaso bianco. Finalmente arriva la discesa, ora recupererà terreno; dietro di lui sente un campanello: è una signora incinta, al quinto mese, che chiede strada, imprecando e dicendo che tra non molto dovrebbe partorire, cerca di prenderle subito la scia, ci riuscirà per 25 metri, il bimbo si chiamerà Turokk.
Ora siamo in pianura, arriva anche il Bordo che se la prende comoda, sta bevendo il caffé e si scotta pure la lingua, urlando "bruciaaaa!" sussura, senza alzare la voce: "passo addestraaaa!".
Lo spilungone è ormai lontano, vede figure evangeliche levitare attorno a lui, sente le voci, le gambe girano senza nemmeno volerlo; aspetta di essere superato dai compagni di squadra ma non arrivano, probabilmente hanno trovato da "far bene".
Ormai sono superati i 100 chilometri, da qui all'arrivo nessuna immagine verrà memorizzata, solo qualche migliaio di pedalate inconscie li separa dallo striscione, entrano nello stadio, apre lo spilungone, segue il Bordo, chiude, 20 minuti dopo, il Turo.
Nel nostro piccolo paese di campagna,
anche se vi hanno spinto,
anche se vi ha superato la donna incinta,
anche se avete appoggiato il viso dove dovrebbero scorrere le ruote,
sarete per qualche tempo narrati come eroi.
Bravo Luca,
bravo Bordo,
bravo Turo.
leggo sempre con molto piacere i tuoi resoconti ma esco un attimo dai panni del biker ed indosso quelli quotidiani del genitore apprensivo: lasci almeno detto a qualcuno che giro fai quando parti da solo??
presumo che la risposta sia affermativa, vedo che sei solito organizzare i minimi dettagli di ogni uscita
Sì, normalmente sì, anche se in questo caso le informazioni lasciate a casa erano approssimative. Purtroppo in questa uscita mi sono ritrovato inaspettatamente solo, era comunque un peccato sciupare la mattinata.
Nei (rari) casi in cui mi trovo da solo senza avere informato nessuno del percorso il mio livello di attenzione in sella sale notevolmente, l'andatura in discesa al contrario cala.
E' anche per questo che mi fa piacere avere compagnia: anche un percorso ben programmato può essere modificato a causa del meteo, di una frana imprevista, della sensazione del momento.
Ti devo comunque confessare che l'avventura nel bosco, da solo, lascia un "gusto" impalpabile, quasi inconscio, che fatico pure a descrivere; sono comunque il primo a sconsigliare vivamente di andare in MTB in posti isolati, da soli, senza informare nessuno.
Complimenti Luca ! Però il resoconto è un po' scarno, Andrea ha fatto un tema ed era il "solito" Carpegna (
[url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?p=3975402#post3975402[/URL]
...vedo che sei tornato alla normalità....Oggi risalita acquatica dal fiume.......
Vi diro che si stava proprio bene
...vedo che sei tornato alla normalità....
e proprio bella e divertente la normalita
Ma la bici non poteva stare a riva?Oggi risalita acquatica dal fiume.......
Vi diro che si stava proprio bene
noi partiamo alle 7....da Riccione.
ieri eri tu con la divisa black forest?
no io ieri non cero a carpegna, cmq grazie ma alle 7 a riccione e lunga.....
Oggi come previsto giretto in zona Monte San Paolo fino alla vetta discesafino a Savignano e poi su e giu fino a Montecerignone, da qui la Morte in discesa e su ancora all'osservatorio, e sono scesa da "Caramella" (non e un dolce e una localita), mamma come e ignorante la discesa, pietre smosse qualche scanello, pero divertentissima, infine rientro a casa..........30km e 1000 disl un bel giretto!!!
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