• Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Valconca e dintorni - bis

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CRISTIAN.D

Biker velocissimus

O, Glass!

Ma dov'è sta roba? Che io me ne occupo anche di ste cose...

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glassman

Biker grossissimus
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@Cristian e @Ispettore

non vi conviene andarci, il posto è infestato da strani esseri, probabilmente bikers primordiali






se proprio volete rischiare, tentate un baratto.
io ho ottenuto ottimi risultati con una camera d'aria rattoppata ed una mezza barretta morsicata

questo l'ingresso più evidente, l'altro è difficile da vedere/trovare, sommerso dalla vegetazione



solitamente chiedo dei compensi (prodotti di viticoltura) ma, visto che siete voi, visto che i festeggiamenti per il mio mezzo secolo son durati 3 giorni, faccio un' eccezione.
ricavo dalla traccia le coordinate spazio-temporali e ve le giro. intanto Ispettore, se passa DIAVLE, chiedi alcune anticipazioni.
 
Se non sbaglio è tufo....forse è la zona alta del Boncio?
 

Barto

Biker marathonensis
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ispettore Derrick ha scritto:
Stamattina si stava troppo bene nel letto ,al caldo…
Confermo nel lettuccio caldo si stava veramente bene!
Complimenti anche per il kilometraggio....sulla neve vale doppio
.......e un complimento speciale anche all'amico Picasso

glassman ha scritto:
non vi conviene andarci, il posto è infestato da strani esseri, probabilmente bikers primordiali


sicuramente è tufo, molte gallerie c'erano anche nella zona di Covignano,stessa tipologia di terreno, alcune anche molto lunghe, da ragazzini andavamo in esplorazione con le torcie.....poi le hanno chiuse in quanto ritenute pericolose....durante la guerra mi raccontava mio suocero si nascondevano durante i bombardamenti....
 

apenseri

Moderatur....... chi, io?
20/6/08
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R.R. 9.2 (AM)
Quando esco di casa, dopo aver fatto colazione, preparato il caffé, indossato abbigliamento adeguato, è ancora buio; mentalmente sto pensando a quali e quante luci montare sulla mia MTB, decido per luce posteriore accesa + gilet catarifrangente, escludendo il fanale anteriore: tra poco farà giorno ed il riverbero della neve permetterà alla luce di arrivare un po’ prima del solito.
Prendo le chiavi del garage quando lo sguardo viene attirato da un movimento in lontananza; mi blocco e vedo una figura muoversi rapida e furtiva, si blocca anche lei e gira lo sguardo verso di me: passano attimi, il buio non mi impedisce di riconoscerne le sembianze: la folta e lunga coda è inimitabile ed inconfondibile, non vedo il colore ma la figura scura ma nitida si staglia evidente sullo sfondo bianco.
Credo che la sua colazione non sia stata abbondante quanto la mia, le galline per questa volta sono salve.
Lei capisce che non sono pericoloso e nemmeno i cani che abbaiano come impazziti vicino a lei la infastidiranno: sono evidentemente ben legati alle catene. Ora mi volta la coda e se ne va lentamente verso il vicino boschetto, che la proteggerà da altri sguardi indiscreti e forse più pericolosi dei miei.

Riprendo a muovermi, salto sulla MTB, finisco di incappucciarmi, accendo la luce e parto.
Non c’è assolutamente nessuno, salgo lentamente fino a Montegrimano senza incontrare anima viva, nessuna auto, i mezzi spazzaneve e spargisale non ci sono.
L’asfalto è quasi perfettamente pulito, i mucchi di neve ai lati delle strade aumentano con l’aumentare dell’altitudine, a Montegrimano sfiorano già il metro, sul viale del paese appare la neve anche sul manto stradale; imbocco la salita del San Paolo ed il ghiaccio sostituisce la neve sotto le ruote: occorre abbassare la soglia di attenzione.
Il giorno incomincia a schiarire, obiettivo la vetta del San Paolo per le 8:00.
Una curva particolarmente gelata mi costringe a scendere e a spingere per qualche metro, fatico a reggermi in piedi tanto è vivo il ghiaccio, cammino sul lato della strada per trovare maggiore aderenza, risalgo in sella e ricomincio a pedalare.
La nevicata è stata veramente abbondante, non si riesce quantificare lo spessore del manto nevoso, molti rami si sono spezzati ed ostruiscono parzialmente la strada, tutto è incantato, il mio respiro l’unico rumore.
Sfioro una fattoria, supero a piedi un altro tratto ghiacciato e mi accingo ad affrontare l’ultimo ripido tratto verso la vetta.
Supero la curva e mi accorgo che qui si è fermata l’opera dello spazzaneve, oltre è passato solo un trattore e due profonde ruotate sono l’unico segno umano sul manto immacolato. Dubito che riuscirò a pedalare ma ci provo comunque, a tornare indietro si fa sempre in tempo.
Affronto il primo tratto pedalando, poggio il piede a terra e riparto, svolto la curva e mi fermo di nuovo, è durissima, penso seriamente di tornare sui miei passi quando, dietro di me, l’abbaiare rabbioso di due cani che mi inseguono, ognuno in una delle due ruotate, mi convince che il posto migliore dove andare è davanti a me.
Cerco di tranquillizzare i due cani che continuano ad abbaiare ma che si sono fermati, mi fanno chiaramente capire che da lì non vogliono che si passi. Spingo per un po’ poi risalgo e pedalo, continuamente nella ruotata di sinistra.
Intravedo in lontananza la piana del San Paolo, non la vetta ma comunque il mio GPM, per oggi. Tardo di qualche minuto rispetto alla mia tabella di marcia, sono in vetta un po’ dopo le 8:00.
Ora sono in piano e pedalo agevolmente, sempre nella ruotata, quasi ½ metro al di sotto del livello della neve, la ruotata è larga 40 centimetri, più o meno, sotto le mie ruote uno spessore di neve che non riesco a misurare.
I segni dei pneumatici mi sembrano contrari al mio incedere ma alcune tracce mi dicono in maniera inequivocabile che il trattore procedeva nel mio stesso senso di marcia; proseguo e capisco il motivo dei miei dubbi: un alto mucchio di neve ha sbarrato la strada anche al trattore (che non aveva le catene) che con una rapida manovra nella neve ha fatto quello che sto per fare io: tornare indietro!
Anche se il mio tempo stamattina è limitato, mi fermo a sentire i rumori: niente, silenzio totale, tutto questo vale ben oltre il prezzo del biglietto, fisso in memoria le immagini. Svolto la MTB e proseguo verso i cani, sempre nel medesimo solco, che è quindi diventato quello di destra.
Surfare nella neve è bellissimo, ma scendere in un solco come fosse una pista da bob lo è altrettanto, le braccia vibrano con le sollecitazioni causate dai segni degli enormi tasselli delle gomme del trattore, mi aspettano i cani ma penso solo a divertirmi e mi concentro per non cadere, raggiungo la fattoria e sento abbaiare in lontananza segno che i cani si sono ritirati dalla strada, forse si stanno nuovamente avvicinando ma ora la mia velocità è enormemente più alta di poco fa; esco dalla ruotata ed ora la strada è nuovamente aperta; so dove sono i lastroni di ghiaccio più vivo e li evito, veloce dove posso, prudente dove necessita, arrivo a Montegrimano, un rapido giro del borgo innevato è d’obbligo, scivolo due volte su improvvise lastre di ghiaccio ma le strette ed alte pareti del sentiero aperto nella neve per i pedoni mi impediscono di finire a terra.
Mi aspetta la discesa di Ca’Mazza, sempre bella con la neve; stavolta purtroppo rimarrò deluso: siamo a circa 400 mt. s.l.m. e qui ieri la temperatura è risalita ammassando la neve, nella nottata il freddo ha gelato la parte superficiale rendendo di fatto impossibile pedalare; scendo a spinta, anche questo rimarrà nei miei ricordi.
Arrivo alla provinciale mancando di poco il rendez-vous con il gruppo dell’Ispettore; al cellulare comunque li informo che il Monte San Paolo per oggi non è percorribile, rientro al luogo di partenza senza altre grandi emozioni, il paese ora si sta svegliando, pochi incuriositi occhi mi guardano di sbieco, arrivato a casa l’orologio segna 9:02: molti bikers a quest’ora devono ancora partire, tanti altri non ci pensano neppure alla MTB, oggi!
 
Sei riuscito almeno ad arrivare al cippo di Garibaldi?
 

apenseri

Moderatur....... chi, io?
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R.R. 9.2 (AM)
Sei riuscito almeno ad arrivare al cippo di Garibaldi?
No, il Cippo distava un centinaio di metri.
Appena finita la pineta che si ha sulla destra, il vento aveva ammucchiato neve per forse due metri di altezza.
Era impensabile andare avanti, e non sarebbe servito a nulla: di certo tutti i sentieri erano impraticabili.
 

glassman

Biker grossissimus
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@Apenseri

ti prometto che stasera, con calma...me lo gusto tutto.
adesso non gli renderebbe giustizia, ho chiuso gli occhi e non ho letto neanche mezza riga.
 

picasso70

Biker dantescus
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Complimenti anche per il kilometraggio....sulla neve vale doppio.......e un complimento speciale anche all'amico Picasso

Grande Barto! Un piacere sentirti, ogni tanto leggo le vs. avventure sul topic R.A.M.
Devo dirti che da quel giro di fine agosto 2010 un pò sono migliorato sia nel tecnico-discesa che come tenacia in salita. A presto per un giro insieme!
 

glassman

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Grande Barto! Un piacere sentirti, ogni tanto leggo le vs. avventure sul topic R.A.M.
Devo dirti che da quel giro di fine agosto 2010 un pò sono migliorato sia nel tecnico-discesa che come tenacia in salita. A presto per un giro insieme!
@bARTO
MA.......stò Frana trail ,che tanto m'acchiappa (ogni tanto se ne parla), è molto tecnico o potrebbero tentarlo anche i simil crosscrautisti??
 

picasso70

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