Stupendo giro all mountain quasi estremo in Val di scalve lungo i sentieri 416 e 414 attraverso il passo del Gatto,affrontato in esplo insieme agli amici Milzo,Pat,Lonfo,Frog,Gilbo,Dario,Perse,Wilmer e Seby.
PERIODO CONSIGLIATO: da fine giugno ad ottobre(fino alla prima nevicata)
PUNTI DI APPOGGIO : oltre al rifugio al passo del Vivione....il nulla.
CARTOGRAFIA :VALLE DI SCALVE(1:25000-il meglio sulla piazza) oppure KOMPASS n°94 EDOLO APRICA(1:50000)
Descrizione:
Parcheggiamo l'auto a Schilpario(ultimo paese della val di Scalve in provincia di Bergamo,Orobie orientali),ed iniziamo a salire su asfalto in direz.passo del Vivione(1820slm).Dopo 14 km raggiungiamo il passo e poco prima del rifugio,giriamo a sx su sterrata che in un km pianeggiante ci porta all'attacco della salita su mulattiera tab 416(inizialmente sconnessa) a destra.
Inizia la salita vera e propria(6 km per 600mtdisliv) su mulattiera militare(sent.naturalistico"A.Curò") con pendenze quasi mai superiori al 12%,pur non essendo molto ripida è molto dura,ma con forza,tecnica e calma è pedalabile per la maggior parte(l'ammo e la forcella settati bene mostrano l'indispensabile utilità per una salita del genere).Passiamo il lago di Valbona e dopo un tratto esposto(fare molta attenzione,c'è anche una fune metallica)si raggiunge il passo del Gatto(2430slm).
Ora inizia il tratto in quota con un traverso verso dx, attraverso scenari da favola e due brevi risalite,raggiungiamo i laghetti di San Carlo e il laghetto del Venerocolo proprio sotto l'omonimo passo(2330slm).
Ad un bivio giriamo a sx su mulattiera(tab n°414),inizia una delle discese più belle che conosco(9km per 1300mtdisliv)su mulattiera molto sassosa,tecnica,faticosa che attraverso la valle del Venerocolino ci porta ad incrociare la statale(1070slm),giriamo a sx e in breve salita raggiungiamo il punto di partenza.
Considerazioni finali:
ecco come è nato: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2308350&postcount=1809
Sicuramente il più bel giro che ho fatto in provincia di Bergamo.
Non è un giro da affrontare a cuor leggero,necessari se non indispensabili,un più che buon allenamento fisico e tecnico nella salita(pedalata al 90% da Dario Stefano Seby Wilmer e Perse) e nella discesa(tutta in sella),una bici full con buone escursioni e assenza di vertigini permettono di godere appieno questa meravigliosa cicloescursione, in un ambiente a dir poco fantastico, circondati da montagne"dolomitiche"come la Concarena,il pizzo Camino,la Presolana,e le impressionanti e ripide pareti delle alpi orobie.Se si è fra i primi a salire è facile l'incontro(oltre alle numerose marmotte) di vipere e camosci(a sx dopo il passo del gatto).Salita e tratto in quota discretamente frequentati nei weekend estivi da escursionisti a piedi.
Un doveroso ricordo a chi ha costruito queste mulattiere, durante il conflitto bellico 1915-1918 ancora ben conservate in alcuni punti,anche se non ce ne rendiamo conto,un sacco di bei percorsi è fattibile grazie a questo incredibile lavoro:grazie alpini italiani e d'oltralpe.
mappa del giro
PERIODO CONSIGLIATO: da fine giugno ad ottobre(fino alla prima nevicata)
PUNTI DI APPOGGIO : oltre al rifugio al passo del Vivione....il nulla.
CARTOGRAFIA :VALLE DI SCALVE(1:25000-il meglio sulla piazza) oppure KOMPASS n°94 EDOLO APRICA(1:50000)
Descrizione:
Parcheggiamo l'auto a Schilpario(ultimo paese della val di Scalve in provincia di Bergamo,Orobie orientali),ed iniziamo a salire su asfalto in direz.passo del Vivione(1820slm).Dopo 14 km raggiungiamo il passo e poco prima del rifugio,giriamo a sx su sterrata che in un km pianeggiante ci porta all'attacco della salita su mulattiera tab 416(inizialmente sconnessa) a destra.
Inizia la salita vera e propria(6 km per 600mtdisliv) su mulattiera militare(sent.naturalistico"A.Curò") con pendenze quasi mai superiori al 12%,pur non essendo molto ripida è molto dura,ma con forza,tecnica e calma è pedalabile per la maggior parte(l'ammo e la forcella settati bene mostrano l'indispensabile utilità per una salita del genere).Passiamo il lago di Valbona e dopo un tratto esposto(fare molta attenzione,c'è anche una fune metallica)si raggiunge il passo del Gatto(2430slm).
Ora inizia il tratto in quota con un traverso verso dx, attraverso scenari da favola e due brevi risalite,raggiungiamo i laghetti di San Carlo e il laghetto del Venerocolo proprio sotto l'omonimo passo(2330slm).
Ad un bivio giriamo a sx su mulattiera(tab n°414),inizia una delle discese più belle che conosco(9km per 1300mtdisliv)su mulattiera molto sassosa,tecnica,faticosa che attraverso la valle del Venerocolino ci porta ad incrociare la statale(1070slm),giriamo a sx e in breve salita raggiungiamo il punto di partenza.
Considerazioni finali:
ecco come è nato: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2308350&postcount=1809
Sicuramente il più bel giro che ho fatto in provincia di Bergamo.
Non è un giro da affrontare a cuor leggero,necessari se non indispensabili,un più che buon allenamento fisico e tecnico nella salita(pedalata al 90% da Dario Stefano Seby Wilmer e Perse) e nella discesa(tutta in sella),una bici full con buone escursioni e assenza di vertigini permettono di godere appieno questa meravigliosa cicloescursione, in un ambiente a dir poco fantastico, circondati da montagne"dolomitiche"come la Concarena,il pizzo Camino,la Presolana,e le impressionanti e ripide pareti delle alpi orobie.Se si è fra i primi a salire è facile l'incontro(oltre alle numerose marmotte) di vipere e camosci(a sx dopo il passo del gatto).Salita e tratto in quota discretamente frequentati nei weekend estivi da escursionisti a piedi.
Un doveroso ricordo a chi ha costruito queste mulattiere, durante il conflitto bellico 1915-1918 ancora ben conservate in alcuni punti,anche se non ce ne rendiamo conto,un sacco di bei percorsi è fattibile grazie a questo incredibile lavoro:grazie alpini italiani e d'oltralpe.
mappa del giro