Uso delle mtb per cicloturismo (e su asfalto)

kikhit

Biker incredibilis
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al di là di leggi sulla fisica, io ho fatto il primo viaggio di 500km anni fa su una bici da turismo con ruote da 28", e mi sono trovato bene.
Gli anni successivi, mettendoci in mezzo anche sterrato per un 30-40%, sempre su distanze tra i 350 e i 500km, ho usato una mtb in alluminio, montando una pipa regolabile e le appendici, in modo da potere variare la posizione, e stare in posizione più eretta su lunghi pezzi pianeggianti. Mi ci sono trovato molto bene.
Le tappe giornaliere che faccio abitulamente non sono lunghissime, dai 50 ai 70km massimi, per metterci in mezzo visite a luoghi vari di interesse e relax nei punti di ristoro sulla strada, e con una mtb da 26" direi che si ha una ottima versatilità.
 

BSTH

Biker superioris
28/8/04
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al di là di leggi sulla fisica, io ho fatto il primo viaggio di 500km anni fa su una bici da turismo con ruote da 28", e mi sono trovato bene.
Gli anni successivi, mettendoci in mezzo anche sterrato per un 30-40%, sempre su distanze tra i 350 e i 500km, ho usato una mtb in alluminio, montando una pipa regolabile e le appendici, in modo da potere variare la posizione, e stare in posizione più eretta su lunghi pezzi pianeggianti. Mi ci sono trovato molto bene.
Le tappe giornaliere che faccio abitulamente non sono lunghissime, dai 50 ai 70km massimi, per metterci in mezzo visite a luoghi vari di interesse e relax nei punti di ristoro sulla strada, e con una mtb da 26" direi che si ha una ottima versatilità.

Concordo con te. Anche se non ho una pipa regolabile credo che rimanga valido il concetto di ottima versatilità delle 26".
Io uso una biammortizzata che in tutta franchezza non sarebbe l'ideale per lunghi percorsi cicloturistici, ma certamente contribuisce a "spianare" molti buchi e avvallamenti del fondo, asfalto, sterrato o ghiaia che sia.
Anche per me rimane valido il fatto dei 60/70Km giornalieri se si parla di collina per tenersi il tempo da dedicare a paesaggi e paesini tipici dei luoghi che si incontrano. Possono anche diventare un centinaio se si percorre pianura.
 

fabiopon

Biker novus
1/10/09
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A mio modesto parere la biciclette da trekking hanno l'unico vantaggio di essere solo più comode. Per il resto sono meglio le mtb.

Se qualcuno mi chiedesse quale è la bici adatta per fare cicloturismo gli risponderei sicuramente una mtb. E' vero che sono più scomode, ma questa "scomodità" è data per avere una migliore postura sulla bicicletta (la schiena ti ringrazierà poi in salite lunghe e ripide) e maggiori prestazioni.
Pensiamoci bene, le MTB sono costruite per macinare chilometri su sentieri sconnessi, quando le usi per fare cicloturismo sono "sottodimensionate" e quindi super affidabili.

Discorso Decathlon che ho più volte fatto su questo forum. Partendo dal presupposto che "compri quel che paghi", sicuramente ci sarà chi ti dice che per fare MTB o cicloturismo devi spendere più di mille euro perchè sennò.... bla bla bla...! Ti dico la mia. Ho iniziato a praticare MTB (quella vera) con una RR 6.0 da 180 euro e sono andato insieme a persone che avevano delle superMTB con 0 problemi... Questa estate il mio amico che si è fatto il viaggio in sardegna con me aveva una RR 5.2 e di 600 km misti 0 problemi.... Le conclusioni le lascio a te!

Quoto in pieno.
Io ho una Rockrider 5.1 di Decathlon e ci faccio molto asfalto, e quando mi "gira" giro la bici e prendo qualche bel sentiero!
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
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Trovo adesso questa discussione.
La mia esperienza è questa: consiglio assolutamente la MTB per il cicloturismo, la sua robustezza intrinseca la rende adattissima.
Ho una discreta esperienza e ho fatto anch'io i miei errori.
Consiglio prima di tutto gomme semislick, battistrada liscio ma tassellatura laterale, poco attrito al rotolamento ma danno un minimo di garanzia nel caso di percorsi sterrati.
Mai usare sezioni strette, feci questo errore madornale nel 1999 e in 15 giorni forai una ventina di volte...
Mi trovo bene con la forcella rigida e le appendici manubrio.

Sulla preferenza per la MTB potrei dire:
- maggior rigidezza dell'insieme, con 25 kg di bagaglio si nota eccome;
- ovvia robustezza del telaio;
- freni adeguati al maggior peso (io peso sugli 80 kg e il bagaglio arriva a 25 kg a secco, + almeno 2 litri di acqua di scorta, fate voi...)
- affidabilità delle ruote: m'è capitato di rompere dei raggi, ma era per via della ruota un po'... ehm... usata e strausata. Capito quello, mai avuto altri problemi;
- puoi cavartela in qualsiasi situazione o quasi.

Una raccomandazione: si, anche biciclette economiche possono andar bene, ma non troppo.
Consiglio un occhio di riguardo per le ruote, mozzi in particolare, e pedali, che devono essere di provata affidabilità.
Nell'ultimo viaggio di quest'estate è venuto con me un amico con una MTB apparentemente valida.
Ha rotto un pedale (cedimento della parte in plastica...) e a Berlino, dopo 500 km, i mozzi erano completamente andati a farsi benedire.
Io invece ho usato dei mozzi Shimano XT del 2001, che avevo accuratamente revisionato, ho percorso 2000 km in condizioni gravosissime (pioggia e soprattutto sabbia di mare) e, a parte il consumo pressochè totale di catena e pacco pignoni dovuto all'abrasione della sabbia, non ho avuto alcun inconveniente meccanico.
 

kikhit

Biker incredibilis
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ottomilainsù;3527055 ha scritto:
Una raccomandazione: si, anche biciclette economiche possono andar bene, ma non troppo.
Consiglio un occhio di riguardo per le ruote, mozzi in particolare, e pedali, che devono essere di provata affidabilità.
Nell'ultimo viaggio di quest'estate è venuto con me un amico con una MTB apparentemente valida.
Ha rotto un pedale (cedimento della parte in plastica...) e a Berlino, dopo 500 km, i mozzi erano completamente andati a farsi benedire.
Io invece ho usato dei mozzi Shimano XT del 2001, che avevo accuratamente revisionato, ho percorso 2000 km in condizioni gravosissime (pioggia e soprattutto sabbia di mare) e, a parte il consumo pressochè totale di catena e pacco pignoni dovuto all'abrasione della sabbia, non ho avuto alcun inconveniente meccanico.


un po' OT: che giro avete fatto? hai info? anche via mp..
 
Ma ancora megli delle appendici .
su una mountai... no , diciamo su una bici con le ruote da 26"
metterei un manubrio a farfalla :

2907942322_0695e212cf.jpg

5488_barsfinal2_1.jpg


o una piega da ciclocross , con tanto di levedeifreni supplementari .
 

kikhit

Biker incredibilis
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Ma ancora megli delle appendici .
su una mountai... no , diciamo su una bici con le ruote da 26"
metterei un manubrio a farfalla :
o una piega da ciclocross , con tanto di levedeifreni supplementari .

io le vedrei bene anche su una mtb montata da cicloturismo per uso prevalentemente stradale..
Le appendici le ho montate l'ultima volta, ma non le ho usate molto. Questa soluzione invece mi sembra interessante, magari abbinata ad una pipa con angolo regolabile...dopo tante ore in sella magari raddrizzare un po' la schiena nei tratti pianeggianti fa piacere...
 
io le vedrei bene anche su una mtb montata da cicloturismo per uso prevalentemente stradale..
Le appendici le ho montate l'ultima volta, ma non le ho usate molto. Questa soluzione invece mi sembra interessante, magari abbinata ad una pipa con angolo regolabile...dopo tante ore in sella magari raddrizzare un po' la schiena nei tratti pianeggianti fa piacere...

Certo !
Poco fa ho guardato le immagini trovate da Google , e per i termini Reiseräder , Randonneur , Bici da viaggio , vengono comunque fuori bici con ruote da 28" .
reiserad-2006-neu.jpg


reiserad-reiseraeder.jpg


7638_0_400px.jpg
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
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Personalmente sono un po' scettico verso tutte le soluzioni "regolabili".
Sarà che ho percorso tantissimi chilometri in condizioni anche difficili (se qualcuno di voi ha mai provato i pavèe del Meclemburgo...) ma ogni vite in più è un possibile guasto, e può capitare quando meno ce lo si aspetta.
 

kikhit

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ottomilainsù;3527486 ha scritto:
Personalmente sono un po' scettico verso tutte le soluzioni "regolabili".
Sarà che ho percorso tantissimi chilometri in condizioni anche difficili (se qualcuno di voi ha mai provato i pavèe del Meclemburgo...) ma ogni vite in più è un possibile guasto, e può capitare quando meno ce lo si aspetta.

si, ma salvo essere isolati in Patagonia, soprattutto nel nord europa è facile trovare un negozio ove sistemare i problemi, che non si sono riusciti a risolvere conn un po' di viteria e attrezzi che si dovrebbero sempre avere dietro, considerato che le misure di viti etc sono standard e limitate.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
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Certamente, non si è mai completamente soli.
Ma a volte potrebbe capitare un problema apparentemente banale ma la cui soluzione richiede di proseguire a piedi perchè il paese più vicino è a parecchi chilometri e si è senza attrezzi adatti alla bisogna.
Quindi io adotto viti con chiavi unificate, metto i controdadi ove possibile, serro tutto al massimo valore di coppia permesso (anche di più dove so che è possibile) ed evito tutta la componentistica troppo elaborata.
In questo modo sono in grado di contare su una buona affidabilità del mezzo.

A me è capitato, quest'estate, in una escursione in gruppo di dover fare il meccanico per la rottura della catena della bici di un amico... non vi dico come abbiamo risolto!
Eravamo a due passi da una ferrovia abbandonata e con due "caviglie", una staffa a mò di incudine e una pinza :specc:sono riuscito a sistemare la catena (nessuno aveva lo smagliacatena...)
Per la cronaca la catena è ancora lì che funziona da allora...

Altro episodio: il mio socio di vacanze è venuto con la bici "revisionata" dal suo meccanico di "fiducia".
Beh, dopo 2 giorni viti allentate, mozzi traballanti, portapacchi mezzo staccato, pedale rotto... per fortuna che in Germania i negozi sono fornitissimi e i problemi sono capitati di lunedì, sennò avremmo dovuto pigliare il treno e perdere la zona più bella.
 

kikhit

Biker incredibilis
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si, ma una pipa regolabile in altezza per cicloturismo non è tutto 'sto concentrato di tecnologia! ;-) è una pipa normale con uno snodo e una vite in più..va bene ridurre al minimo il rischio di rotture, ma questo non mi sembra sia così rischioso..

ps: il mio meccanico di fiducia sono io...almeno se ho problemi so con chi prendermela.. ;-)
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
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Anch'io sono il mio meccanico di fiducia e so con chi prendermela
:pirletto::azz-se-m:
La pipa regolabile va benissimo in città, per brevi escursioni o impieghi leggeri.
Per cicloturismo la ritengo un pericolo, troppo "traballante" perlomeno quelle che ho visto.
Nei miei vagabondaggi ho percorso tappe anche di 200 km con situazioni di sterrato, pavèe, discese al 19% pavimentate a cubetti di basalto, strade lastricate con blocchi di cemento nella ex DDR... al pensiero che l'attacco manubrio mi tradisca... brrr...
 

kikhit

Biker incredibilis
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Occam Lt, Alma
ottomilainsù;3527675 ha scritto:
al pensiero che l'attacco manubrio mi tradisca... brrr...

questo si...ma in un negozio austriaco specializzato in cicloturismo in cui, durante una viaggio, mi ero fermato a curiosare, ne avevano un paio di modelli molto ben fatti e resistenti...poi...io rabbrividisco a vedere certuni che fanno mtb con delle pipette in carbonio con le quali non ci farei neppure asfalto..
 
Ma si !
La X-tasy inserita alla fine del messaggio ha le due parti -che si muovono l'una sull'altra in corrispondenza della indicazione dei gradi - sagomata con una dentatura ciascuna che si innestano l'una sull'altra . Quindi le possibilità di regolazione non sono "infinite" ma un cedimento di quella struttura ( 4 viti 4 ...) mi sembra persino meno probabile di una pipa normale che ruota sul cannotto , del reggisella che precipita nel telaio durante la pedalata , o del filo dei freni che si stacca dall'unico innesto sui vbrake .

o-o

altrimenti ...
xa2090127094100.jpg

:mrgreen:
 

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