... come da programma, siamo riusciti a fare il giro, ieri. La giornata non era cominciata proprio benissimo, visto che mi sono alzato alle 6.30 essendo andato a nanna alle 2.00, ma tant'è la voglia di pedalare era tanta.
Scendo in garage, la mojo me guarda con l'espressione de chi sta a pensà "e mo, che vole questo che viè a rompe li c.....i a quest'ora"
... controllo la pressione della gomma posteriore (2,2) vado per togliere il tappino a quella anteriore e psssssssssssssssssssssssssss, il
lattice si era incollato alla valvola che era venuta via
... vabbè, la riavvito e stringo a mano visto che non so dove diavolo è l'apposito attrezzino, gonfio a 2,0 carico la bici e parto, portandomi dietro l'altra ruota, non si sa mai
Arrivato a Fonte Nuova, mentre sto a cercà la pasticceria dove avevo appuntamento con Danilo, vedo una bici su un portapacchi da tetto con le inconfondibili e vezzose mutande e nel contempo un figuro che esce fuori da un bar gesticolando verso di me ... è lui!!! ... ma questa non è una piazza e quella non è la pasticceria!!! ... "l'altra è chiusa, mi fa, te stavo a chiamà ... pensavo che vista la notturna di ieri non saresti venuto" ... "ahooooooooooo, ma io so no stimato professionista, mica un quaquaraqua"
Nel fare colazione scopro che anche Danilo è laureato in economia e commercio, me comincio a spiegà un po de cose
Arrivati al posto convenuto, Danilo imbocca a palla una strada contromano, lo seguo perplesso ... "aho, nun c'era sto senso unico prima" mi fa per tranquillizzarmi, vabbè
Inforchiamo le bici e si parte su bitume, manco a dillo ... in salita, quello che ci voleva per sciogliere un pò le gambe imballate dal ritorno a palla dalla notturna per non fare troppo tardi
Nun so passati manco un par de kilometri che Danilo me fa "bono, conserva le energie che poi ce so na serie de rampe toste" ... "a Danì, ma 'nsemo manco partiti!!!" ... c'aveva ragione, comincia lo sterrato e con esso le rampe, guardo la prima e capisco che la valvola svitata era un segno del destino che avrei dovuto ascoltare
... 23%!!! minchia, e stamo solo all'inizio, poi, per fortuna, spiana
e ci stabilizziamo al 16/18%, si sale parecchio. Finite le rampe ci fermiamo a mangiare qualcosa ... "mo c'è una salita, non dura, saremo intorno al 10% medio, ma moltooooooo lunga" ... "grazie, Danì, sei sempre foriero di belle notizie"
... però c'ha ragione, la salita non è durissima ma sembra non finire mai, sale sempre senza soluzione di continuità, in più guido con una mano solo visto che con l'altra sono impegnato ad ammazzare tafani
... mi passa vicino un suv alzando una nuvola di polvere ... "si suda eh?!? ... è dura!!!" mi vengono in mente molte cose dure con cui sottoporlo ad una approfondita ispezione rettale, ma mi limito a dire "eh già" col tono di chi in relatà sta pensando "ma vaffan.... va!!!"
Alla fine, la salita finisce, e con essa lo sterrato, siamo arrivati a Monte Flavio, ci fermiamo ad abbeverarci e riprendiamo a salire verso la pineta, passando davanti alla nostra agognata meta ... il mitico ristorante "Lorenzo allo Scapicollo"
Le pendenze sono dure, ed il fondo difficile, in alcuni punti mi ricorda la salita nel bosco da campo felice verso il rifugio sebastiani, si pedala il doppio per avanzare la metà, insomma un gran BDC
Arrivati nel punto più alto, ci dirigiamo verso il rifugio con un susseguirsi di salite e discese su fondo bastardo, tanto che Danilo, distratto dal panorama, cade sbucciandosi un braccio. La reazione è tutto sommato contenuta, io avrei moltiplicato per 1.7 i padre nostro e per 1,6 le ave maria
Mi ricordo di avere nello
zaino il kit del piccolo dr kildaire, mai utilizzato, visto che di solito usufruiamo dei mitici kit di pronto soccorso del garga
Funzionano ancora e cospargo il braccio di Danilo di polvere disinfettante e cicatrizzante alla temperaturta di -20 circa, col povero Danilo che comincia a chiedersi se la
cura non sia peggiore del male
Arriviamo al rifugio ... relax, telefonate di controllo e si riparte per andare a prendere il single
trek che ci avrebbe riportato a monte flavio.
Lo prendiamo e si vede subito che aria tira, abbassiamo la sella e ci buttiamo ... è stretto, spesso in contropendenza ed esposto, pieno di rocce e di simpatici rovi che mi sferzano le gambe che manco alla passione de cristo ...
... dopo un primo tratto a scendere su tornantini in cui rischio più volte di andare di sotto o di stamparmi su qualche roccia, inzia un tratto sempre stretto, tutto scoperto di saliscendi, roba che a Ric avrebbe fatto venire le lacrime agli occhi per la felicità
una di quelle varianti alla fitzcarraldo che affronta con l'espressione di un bimbo a natale mentre guarda i regali sotto l'albero
Ne usciamo vivi, non so come, e riprendiamo la sterrata che ci porta a monte flavio, il più è fatto!!! ci avviamo verso il ristorante stanchi ma felici ... capisco perchè lo chiamano scapicollo ... per arrivarci si deve fare una rampa al 25% circa, che una qualunque persona dotata di un minimo di buon senso, a quel punto, avrebbe fatto a piedi, ma noi no, saliamo in bici per la gioia del proprietario che ci apostrofa con un "ma che siete venuti su un bici? ma che sete matti, se fatica pure a salì a piedi!!!"
... rispondiamo con un sorriso, ma solo per mancanza di ossigeno
Entriamo ... ahhhhhhhhhhhhhhhhh, cosa vedono le mie fosche pupille!!! una graziosissima fanciulla bionda, carnagione bianchissima, quasi eterea, uno splendore!!! Sono ancora rapito, quando ne appare un'altra mora, pelle scura, più casareccia, ma altrettanto graziosa. Ahooooooooooooooo, ma che so morto su quella salita e mo sto in paradiso?!?
... "te li magni li gnocchetti al sugo de castrato sì?!?" Danilo mi scuote dal mio torpore MILFICO
... "eccerto!!!", ne arriva una fiamminga piena, se ne famo du bei piatti ... chiedo il formaggio "mo te lo porto ma guarda che c'è già" ... "nun se semo capiti, pe me il formaggio c'è quando nun sembra che te stai a magnà un piatto de pasta in bianco!!!"
... Danilo pensa che esagero, ma scopre che non è così
Spolverati li gnocchetti si passa al filetto, bono pure quello, insalata per Danilo, patate fritte per me, bonissimeeeeeeee!!! Danilo chiede il caffè ... "e il dolce nun lo magnamo?!?" me gurda schifato ... "ma dai, che ce n'abbiamo ancora de strada da fa, e pure belle discese, mejo nun esagerà" ... rinuncio a malincuore al dolce e ripartiamo con negli occhi le immagini degli gnocchetti, del filetto e, soprattutto, delle due adorabili fanciulle che ce li hanno serviti.
Inizia la discesa, le buone intenzioni vanno a lastricare le vie dell'inferno, si scende a palla, nell'ordine dei 50 km/h, visto il fondo il rischio di addobbarsi è sempre dietro l'angolo, ma la voglia di divertirsi è tanta dopo tanto salire. Si conferma lo scarso feeling che ho con la mia gomma posteriore ed arrivo lungo un paio di volte, tanto lungo da riuscire a riprendere la bici solo sull'orlo della strada
ma la sfango anche questa volta. Ad un certo punto accade l'imponderabile, la cosa che non ti aspetti ... PASSO A PALLA UN BIVIO ED IMBOCCO LA STRADA SBAGLIATA
... Danilo rinuncia a condurmi sulla retta via, e mi segue su quella sbagliata
Arriviamo lo stesso a valle, ma più giù di dove saremmo dovuti sbucare, cosa che ci costringe a risalire su bitume ... tanto per gradire, ed arriviamo alle macchine.
Insomma, bel percorso, molto allenante e vario, anche divertente, a parte la variante alla fitzcarraldo in cui il divertimento, nel mio caso, è lievemente offuscato dalla paura d'ammazzamme ad ogni pedalata
Ottima compagnia, Danilo si è confermato un eccellente compagnio di pedale, si sale e si scende senza seghe mentali e quanno c'è da magnà nun se tira indietro. Gran bella giornata, grazie Danì o-o