Uscite sui monti Pisani e dintorni

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poppo

Biker poeticus
16/2/06
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tieMMeli boni..........tranNpò ppotrei aveNNe bisogno

( Guanto pesano? c' ho un escalescion in corso e troppo pesi non li posso prendere sennò faccio la figura del barbone....)

...in qualità di capo-meccanico-manicheo (carica che nel più fuRgido eseNpio di manicheismo, mi sono preso senza nessuna demoGratica votazione...), se pesa oltre 10 gr di quello fotografato non è bono...
Francesca sei aRtissima ed una S dovrebbe veramente essere la tua misura...
p.s. occhio al Secco, la prossima domanda che ti fà è relativa, dopo l'aRtezza a bacino, girovita e torace :smile:
 

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liberalemucche

Biker ultra
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sabato mancavi giusto te (e ti s'è pertanto offeso, ma, lo sai, bonariamente) ... visti l'acquisti vari (arrivati/ordinati/arrivati ma in attesa di pedaliAnziCiSonoMaNonVoglionoStaccarsi.. :-p ) poteva essere a buon diritto il "in qul0 alla crisi tour" ...

:smile::smile::smile:
ma verrà il momento in cui mi trascinerò boccheggiando sul faeta, prima o poi, eh!

grazie per tutti gli spu(n)ti, ora studio.
ormai sono propensa a pensare che la S sia la TAGLIA PERFETTA.
basta con i finti problemi, si può tornare a parlare solo di sella-ronda-NheUro in monopattino, oòòhh!
 

AlfA'

Biker incredibilis
18/10/04
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enno e checaxx..........

prendi n pomello sul tubo della forca e poi su una pipa lunga un metro e dimmi dove ti ci vole più forza per far girare la rota :celopiùg::celopiùg::rosik::rosik::rosik::rosik:
 

AlfA'

Biker incredibilis
18/10/04
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Mòlle;5190910 ha scritto:
sì ma con un manubrio largo hai una leva migliore che ti consente di governare meglio l'anteriore mentre l'attacco corto aiuta a recuperare la reattività che perdi allargando il manubrio e siccome guidi con le mani....

e quindi secondo te....mantenendo un manubrio più stretto e una pipa più lunga pole esse uguale o quanto meno il meglio o peggio soggettivo? :omertà::omertà::omertà:

comunque sul peso delle pipe scherzavo.......se son del diametro giusto e mi serviranno di quella lunghezza ne piglio una
 

Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
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che te frega
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e quindi secondo te....mantenendo un manubrio più stretto e una pipa più lunga pole esse uguale o quanto meno il meglio o peggio soggettivo? :omertà::omertà::omertà:

in teoria potresti usare un attacco lunghissimo con un manubrio strettissimo, otterresti lo stesso risultato in termini di forze applicate però è un caso per assurdo perché a quel punto le quote del telaio non andrebbero più bene in quanto servirebbe un telaio cortissimo.
 

AlfA'

Biker incredibilis
18/10/04
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Mòlle;5190962 ha scritto:
in teoria potresti usare un attacco lunghissimo con un manubrio strettissimo, otterresti lo stesso risultato in termini di forze applicate però è un caso per assurdo perché a quel punto le quote del telaio non andrebbero più bene in quanto servirebbe un telaio cortissimo.

molle edita il post che ho corretto il mio...unn' ho voglia di riaprì il flame :smile::smile::smile:
 

rischiav

Biker superioris
11/5/10
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GT,LTK,Daccordi
Mòlle;5190962 ha scritto:
in teoria potresti usare un attacco lunghissimo con un manubrio strettissimo, otterresti lo stesso risultato in termini di forze applicate però è un caso per assurdo perché a quel punto le quote del telaio non andrebbero più bene in quanto servirebbe un telaio cortissimo.


Non è la stessa cosa neanche in teoria... o almeno con un attacco lunghissimo e manubrio strettissimo puoi avere la stessa lunghezza di braccio di leva, ma ergonomicamente sei fuori da ogni schema e non riusciresti a far forza. In sostanza sarebbe la stessa cosa per un motore elettrico ma non per un ciclista...

Inoltre la differenza di lunghezza tra le pipe non giustifica la differenza di lunghezza tra i manubri. Il braccio utile della leva la distanza tra i punti di applicazione della forza ed il fulcro del manubrio.

Se supponiamo la forza applicata nel centro della mano con un manubrio di 78 ed una pipa di 4 si ha che la distanza utile è:
radice_quadrata( (78/2)^2 + 4^2) = 39cm

Se prendiamo un manubrio di 68 con una pipa di 8
radice_quadrata( (68/2)^2 + 8^2) = 35cm

Quindi la differenza non viene compensata, per riuscirci dovresti allongare la pipa molto più di quanto scorci il manubrio.

La differenza, apparte gli estremismi, è tutta nella posizione e quindi nell'uso che vuoi fare della bici. Se vuoi maggior controllo, nel senso di minor forza necessaria a girare la ruota, allora allarghi il manubrio spostando conseguentemente il peso in avanti. D'altra parte per avere una posizione sufficientemente arretrata in discesa allora devi scorciare la pipa...
Se invece vuoi una posizione più ergonomica per la spinta (leggi in salita) tendi ad avere un manubrio più stretto, e per recuperare la posione (e non impennare in salita) allunghi la pipa.

Per quanto mi riguarda ad esempio uso un manubrio di 68, sulla vecchia bici avevo un 59 ed onestamente non tornerei indietro, ho provato qualcosa di più largo ma già in salita mi passano le lumache zoppe, se poi allargo troppo inizio a scendre a retromarcia....
 

Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
10.822
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che te frega
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Non è la stessa cosa neanche in teoria... o almeno con un attacco lunghissimo e manubrio strettissimo puoi avere la stessa lunghezza di braccio di leva, ma ergonomicamente sei fuori da ogni schema e non riusciresti a far forza. In sostanza sarebbe la stessa cosa per un motore elettrico ma non per un ciclista...

Inoltre la differenza di lunghezza tra le pipe non giustifica la differenza di lunghezza tra i manubri. Il braccio utile della leva la distanza tra i punti di applicazione della forza ed il fulcro del manubrio.

Se supponiamo la forza applicata nel centro della mano con un manubrio di 78 ed una pipa di 4 si ha che la distanza utile è:
radice_quadrata( (78/2)^2 + 4^2) = 39cm

Se prendiamo un manubrio di 68 con una pipa di 8
radice_quadrata( (68/2)^2 + 8^2) = 35cm

Quindi la differenza non viene compensata, per riuscirci dovresti allongare la pipa molto più di quanto scorci il manubrio.

La differenza, apparte gli estremismi, è tutta nella posizione e quindi nell'uso che vuoi fare della bici. Se vuoi maggior controllo, nel senso di minor forza necessaria a girare la ruota, allora allarghi il manubrio spostando conseguentemente il peso in avanti. D'altra parte per avere una posizione sufficientemente arretrata in discesa allora devi scorciare la pipa...
Se invece vuoi una posizione più ergonomica per la spinta (leggi in salita) tendi ad avere un manubrio più stretto, e per recuperare la posione (e non impennare in salita) allunghi la pipa.

Per quanto mi riguarda ad esempio uso un manubrio di 68, sulla vecchia bici avevo un 59 ed onestamente non tornerei indietro, ho provato qualcosa di più largo ma già in salita mi passano le lumache zoppe, se poi allargo troppo inizio a scendre a retromarcia....
Formule a parte mi sembra di aver detto la stessa cosa. A me piace il 785 e me lo tengo. In cima arrivo uguale, tanto non ho furia.
 

france85

Biker infernalis
14/3/11
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39
Calcinaia (Pisa)
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Non è la stessa cosa neanche in teoria... o almeno con un attacco lunghissimo e manubrio strettissimo puoi avere la stessa lunghezza di braccio di leva, ma ergonomicamente sei fuori da ogni schema e non riusciresti a far forza. In sostanza sarebbe la stessa cosa per un motore elettrico ma non per un ciclista...

Inoltre la differenza di lunghezza tra le pipe non giustifica la differenza di lunghezza tra i manubri. Il braccio utile della leva la distanza tra i punti di applicazione della forza ed il fulcro del manubrio.

Se supponiamo la forza applicata nel centro della mano con un manubrio di 78 ed una pipa di 4 si ha che la distanza utile è:
radice_quadrata( (78/2)^2 + 4^2) = 39cm

Se prendiamo un manubrio di 68 con una pipa di 8
radice_quadrata( (68/2)^2 + 8^2) = 35cm

Quindi la differenza non viene compensata, per riuscirci dovresti allongare la pipa molto più di quanto scorci il manubrio.

La differenza, apparte gli estremismi, è tutta nella posizione e quindi nell'uso che vuoi fare della bici. Se vuoi maggior controllo, nel senso di minor forza necessaria a girare la ruota, allora allarghi il manubrio spostando conseguentemente il peso in avanti. D'altra parte per avere una posizione sufficientemente arretrata in discesa allora devi scorciare la pipa...
Se invece vuoi una posizione più ergonomica per la spinta (leggi in salita) tendi ad avere un manubrio più stretto, e per recuperare la posione (e non impennare in salita) allunghi la pipa.

Per quanto mi riguarda ad esempio uso un manubrio di 68, sulla vecchia bici avevo un 59 ed onestamente non tornerei indietro, ho provato qualcosa di più largo ma già in salita mi passano le lumache zoppe, se poi allargo troppo inizio a scendre a retromarcia....


in oltre non bisogna dimenticarsi dell'angolo di sterzo... più è aperto e più che la bici risulterà stabile e meno maneggevole, di conseguenza per riacquistare reattività in curva si scorcia la pipa.
su una bici da xc con angoli di 71/72 una pipa troppo corta secondo me rischia di non far caricare il peso sull'anteriore con la conseguente perdita di aderenza dello stesso.
 

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