Aggiungo solo una piccola chiosa a questa discussione che aveva avuto origine in un'altra sezione del forum, dove avevo già espresso il mio favore all'acquisto su internet.
Vorrei solo aggiungere qualche parola sui negozi on-line italiani e stranieri. Perché anche su questo esiste una disparità di prezzi che, a mio avviso, non è giustificabile con la semplice questione dei quantitativi né della tassazione, ma che, sempre a mio avviso, dipende da una scarsa mentalità imprenditoriale e da una modesta capacità di lavoro sui prezzi.
Vorrei fare due esempi precisi - scusate se non riguarda direttamente il settore ciclistico, ma proprio per questo è ancor più evidente nella sua assurdità (dico questo perché alcuni nella precedente discussione facevano dipendere le differenze di prezzo tra Italia e estero da una questione di quote di mercato diverse).
Devo acquistare un set di borse per box Thule. Non prendo nemmeno in considerazione i negozi fisici (l'esperienza di anni ormai, mi fa essere certo che i loro prezzi sono decisamente superiori a quel che si trova su internet). Cerco su internet in Italia: il prezzo migliore che trovo è 143 euro + s.s.
Cerco all'estero: UK 70 £ (al cambio odierno 78 euro) + s.s. (siamo all'assurdo che le spese di spedizione dall'UK e dall'Italia ormai quasi si equivalgono).
In ogni caso, la differenza è di 65 €. Siamo ad un prezzo di circa la metà.
Ora, il mercato dell'auto in Italia (metto un dato giusto per capirci, periodo di riferimento gen-nov 2008) è di 2.018.000, in UK 2.023.000 auto. Si tratta di mercati identici: come è possibile una simile diversità di prezzo?
Secondo esempio. Voglio comprare una spada da duello - ottima riproduzione di una spada della fine dell'800. La spada ha un uso sportivo, non collezionistico. La cerco in Italia: prezzo 134 euro. Giro un po' sui siti stranieri: UK 80 £, Olanda 78 euro.
Inutile dire che il mercato della scherma in Italia è doppio rispetto all'UK e probabilmente 10-20 volte quello olandese.
Perché queste disparità di prezzo?