Alcuni dubbi personali sulla cosiddetta "vaccinazione":
1. questa terapia sperimentale, che utilizza le proteine "spike", non ha nulla a che vedere con i vaccini tradizionali (infatti non contengono alcun virus attenuato);
2. le informazioni poco rassicuranti riportate dalle stesse case farmaceutiche nei "bugiardini" (zero dati su effetti a medio e lungo termine, in particolare su cancro e malattie autoimmuni);
3. lo scudo penale (un mostro giuridico) e l'impossibilità di ottenere una copertura assicurativa (i miei genitori ultraottantenni si sono informati e nessuna compagnia copre gli eventuali danni, quindi non si "vaccinano");
4. il martellamento mediatico a senso unico, senza possibilità di confronto, degno dei protocolli operativi militari di guerra psicologica;
5. la
cura imposta dal ministero, con paracetamolo e vigile attesa (quando mai si è visto curare una malattia virale con la vigile attesa e senza anti infiammatori?!);
6. sono convinto dell'estrema efficacia delle terapie domiciliari e non ho assolutamente paura di finire intubato all'ospedale;
7. gli effetti avversi su alcune infermiere "vaccinate", colleghe della mia compagna, e su una conoscente dei miei genitori;
8. la totale assenza di esami preventivi ai "vaccinandi", per sapere se ci sono rischi di allergie con i componenti dei sieri, o con l'eventuale assunzione di farmaci (sembra una modalità di vaccinazione zootecnica);
9. l'invito a vaccinare anche a chi ha già avuto il Covid ed è protetto dagli anticorpi naturali, la considero un'assurdità totale;
10. l'EMA finananziata da Big Pharma all'84% (il controllore pagato dal controllato).
Potrei continuare ma, per ora, mi fermo qui.
A chi mi dice che i benefici superano i rischi, rispondo, con tono scherzoso, che, probabilmente, i BONIFICI superano i rischi.
Invece, riguardo alla campagna vaginale, sono pienamente d'accordo!