Two is meglio che One. Così recitava una nota pubblicità qualche tempo fa e così è stato anche per noi riguardo al giro di sabato. Infatti dopo la prima esplorazione di mercoledi scorso abbiamo aggiustato il tiro e ne è venuto fuori un vero e proprio capolavoro: crinale eccezionale prima, discesa da sballo poi, risalita sul solito bosco fatato e discesa finale con variante totteriana inedita per evitare l'asfalto più di così proprio non si può fare.
Naturalmente viste le ore di luce odierne c'era bisogno di un aiutino per salire
e così ci è venuta in aiuto la funivia che da Cutigliano sale alla Doganaccia. Giornata a livelo meteo spaziale
e subito spingismo per il sentiero 66 che dalla doganaccia ci porterà al passo della calanca.
ma in realtà in questo sentiero si spinge veramente poco perchè eccetto questo primo pezzino che volendo si può evitare percorrendo la forestale che va a Croce Arcana per un brevissimo tratto poi da qui in poi è tutto pedalabile e tecnico al punto giusto una vera libidine
infatti il sentiero passa sotto il crinale ma non ha nulla da invidiare al crinale in fatto di bellezza del posto
certo i ripidi e i passaggi tecnici non mancano ma con una buona gamba e buona dose di tecnica si sale dappertutto, Tottero docet
e Stefano pure, oh oggi eravamo 4 stefani, chiamando Stefano prendevi tutto il gruppo
Dal passo della calanca ci immettiamo nel noto crinale classico dello 00, un crinale panoramico e pedalabile più di così si muore, qui la buffa sagoma del Monte Cupolino
e arriviamo così al lago Scaffaiolo con sopra il Rifugio Duca degli Abruzzi, ma non era sul Gran Sasso questo ?
da li ultima risalita fino allo Strofinatoio
con bei tratti vista mare
e da li super mega discesona Cancellino-segavecchia: primo tratto incazzato e tecnico, il Tot all'opera
il Monte La Nuda questa volta in topless ci osserva
dopo il tecnico un piccolo crinalino
e poi giù in picchiata fino al Cancellino
Dal cancellino discesa del 421 detta anche Segavecchia perchè sbuca all'omonimo rifugio o perchè come direbbe qualcuno è meglio di una sega.. vecchia
la discesa è flow ma l'ambiente sublime
guardate dove corre il sentiero
nel bosco poi è tutto un susseguirsi di zig zag, veramente divertente
e con la parte finale che presenta anche bei tornantini. Arriviamo così al rifugio Segavecchia dove io che non bevo ne approfitto per andare a ripetizione
Da li forestalone per risalire al Porta Franca che sarà anche la salita più lunga e dura di giornata, anche se qui ad alleviarci le fatiche ritroviamo il solito bosco fatato che avevamo lasciato mercoledi
il bosco in tecnicolor
e anzi stavolta ci sono anche le cascate
la forestale si innesta sul 111 e da Bocca del Lupo fino al Porta Franca diventa un single track irresistibile e pedalabile al 100%
da li ultima discesa del 5 fino ad Orsigna dove non ci sono foto perchè ce la siamo pappata tutta d'un fiato vi posso solo dire che prima parte stile Whistler, parte centrale un po sporca e senza infamia e senza lode e parte finale sulla castagneta con tornatini tranquilli. Arrivati ad orsigna giusto il tempo di vedere se le castagne sono cotte
e poi ecco la variantina tottera per evitare l'asfalto fino a Pracchia.
Infatti risaliamo per un breve tratto su asfalto fino a case Fagnoni-Poggio Gnocco poi da li divertente single track non segnato in discesa fino a Vizzero e infine la ciliegina sulla torta con la tecnica discesa del 143 fino a Setteponti, non è lunga ma è una bella scuola di tornantini ce ne sono due o tre che mettono veramente alla prova, provare per credere
E per finire a rendere la giornata fotonica ci ha pensato il bar Cielo a Pontepetri con dei Tortelli al ragu sublimi consigliatissimi solo questi valgono il viaggio fidatevi. :magna::magna:
e anche per stavolta è tutto.
tutte le foto qui:
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